Ai “Cantieri”
uno sportello
legale
per stranieri
(an. fa.) È stato inaugurato lo "Sportello Migranti Cantieri", un servizio di consulenza legale gratuita per i cittadini stranieri, all'interno del circolo culturale Cantieri di Monteciorock.
«È una scommessa - spiega Teo Molin Fop, uno dei promotori dell'iniziativa -. Nonostante il nostro sia fondamentalmente un circolo culturale, vorremmo intervenire realmente sul territorio. E dal momento che in zona la presenza di stranieri è molto alta, abbiamo reputato che una consulenza legale potrebbe essere di grande aiuto».
L'idea è proprio quella di offrire un supporto agli immigrati per tutto ciò che riguarda la tematica legale, grazie all’apporto concreto di un avvocato, nell'assistenza di disbrigo delle varie pratiche abitative e lavorative.
«Intendiamo offrire il nostro supporto per accompagnare gli stranieri nei vari uffici, facendo da tramite nelle traduzioni nel caso in cui non parlino bene l'italiano - continua Molin Fop -. Oppure aiutare nelle pratiche per il ricongiungimento familiare, per il permesso di soggiorno, naturalmente rivolgendoci agli uffici preposti».
Gli organizzatori tengono a precisare che il loro intento non è quello di fare concorrenza ad altre strutture preesistenti, come lo sportello legale Asgi di Arzignano, ma si augurano un domani di poter collaborare ed unire le forze per essere più incisivi nel territorio. «Questo progetto - concludono - è il primo di tutta una serie di attività che ci proponiamo di sviluppare in futuro. Il nostro fine, comunque, è quello di fare in modo che un domani lo sportello sia gestito da immigranti per gli immigranti».
Lo sportello, sarà aperto il martedì ed il venerdì dalle 10 alle 12 ed il mercoledì ed il giovedì dalle 17 alle 20.
Contro i nomadi ecco le trincee
Un fossato ora impedirà l’accesso di camper e roulotte
di Mauro Sartori
Una buca per non far tornare i nomadi in zona industriale. Un’eccezionale operazione di sgombero è stata portata a termine ieri mattina, congiuntamente, dai carabinieri guidati dal luogotenente Sergio Asciolla e dagli agenti di polizia locale, agli ordini del comandante Matteo Maroni. Ben 17 carovane sono state fatte sloggiare: 11 erano accampate in via Lago di Misurina, a ridosso di alcune aziende che da tempo lamentano la scarsa sicurezza della zona e il continuo andirivieni dei nomadi, abbinato ad episodi di microcriminalità e vandalismo. Le altre 6 erano in sosta nel piazzale Pubblici Spettacoli, accanto al palasport Campagnola.
Da qualche mese le forze dell’ordine stavano monitorando gli spostamenti delle carovane nel territorio adiacente la zona industriale scledense, sino a rilevare una presenza decisamente esagerata. Lunedì è iniziata l’opera di convincimento, nel tentativo di farle spostare con le buone. Preso atto che i consigli non sono stati ascoltati, l’altro giorno è stata emessa un’ordinanza di sgombero ad effetto immediato, eseguita in due giorni e completata ieri mattina. Carabinieri e vigili hanno invitato i nomadi ad andarsene e subito dopo sono entrate in azione, per la prima volta a Schio, le ruspe comunali che stanno predisponendo un fossato lungo un centinaio di metri, largo un metro e profondo una sessantina di centimetri, sufficiente ad evitare un eventuale ritorno di camper e roulotte.
Nel piazzale Pubblici Spettacoli invece, non essendo possibile procedere a scavi, sono stati posizionati dissuasori in plastica.
L’unica area che rimane disponibile per le carovane è quella retrostante il discopub XXI Settembre, di proprietà completamente privata e su cui perciò le forze di polizia non possono intervenire se non dietro denuncia.
«Finalmente - esclama Massimo Zampieri, portavoce del comitato di sicurezza cittadina nonchè imprenditore con attività in zona industriale -. È un’iniziativa apprezzabile ma è solo l’inizio. Confidiamo che l’operazione di riordino prosegua e non riguardi esclusivamente le zone di accampamento. Purtroppo riceviamo in continuazione lamentele relative a furti, atti vandalici, piccoli ricatti. Qualche mio collega si blinda in fabbrica e non esce. Per questo motivo chiediamo maggiori controlli. Intanto abbiamo avviato, nel portale "portadischio.it", un servizio di informazione e denuncia riservato alle attività commerciali e produttive. Vogliamo agevolare il loro contatto diretto con le forze dell’ordine».