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dal Giornale di Vicenza di Domenica 29 Dicembre 2002
Sanzioni da 2.500 a 10.000 euro per aver bloccato la circolazione a bordo... di una bicicletta. È il pacchetto natalizio che si sono visti recapitare dalla Polstrada di Vicenza, pochi giorni prima di Natale, cinque ciclisti che lo scorso 26 ottobre avevano partecipato ad una delle prime "critical mass" improvvisate in città, vale a dire le biciclettate che l’ultimo sabato di ogni mese (anche ieri pomeriggio) accompagnano i partecipanti per le vie del capoluogo nel mezzo delle masse automobilistiche cittadine per invitare i cittadini ad usare di più la bicicletta e i mezzi di trasporto alternativi, rivendicando su due ruote spazi di libera circolazione sulle strade per i mezzi non inquinanti. Nel corso di uno di questi appuntamenti, quello di fine ottobre, un centinaio di ciclisti, dopo essersi radunati come di consueto sul piazzale del Mercato Nuovo, hanno percorso (o invaso, a seconda dei diversi punti di vista) alcune strade e rotatorie della città: intorno ai rondò, in particolare, hanno indugiato a lungo, compiendo più di un giro e mandando conseguentemente in tilt il traffico. In alcuni di questi, fra cui il rondò che raccorda via Pecori Giraldi e via Btg. Val Leogra, si è verificato il blocco della libera circolazione degli autoveicoli contestato ad alcuni partecipanti nei verbali emessi dalla Polstrada. La violazione - si legge nei verbali - è stata contestata dopo la visione di filmati registrati nel corso della biciclettata da alcuni agenti della questura, dai quali risulterebbe che il traffico era stato «intenzionalmente» rallentato. I cinque - spiega il commissario Michele Marchese della questura - sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per violazione dell’articolo 18 del Testo unico sulla pubblica sicurezza: in buona sostanza per aver preso parte ad una manifestazione per la quale non era stata avanzata alcuna richiesta di autorizzazione. Le sanzioni notificate nei giorni scorsi si riferiscono invece al blocco della circolazione, «provocato, in concorso con altri, effettuando in sella ai propri velocipedi vari giri attorno alla rotatoria non consentendo la circolazione degli altri utenti», a violazione cioè di un articolo di legge (depenalizzato soltanto tre anni fa) che stabilisce che «se il fatto è commesso da più persone, anche se non riunite, si applica la sanzione amministrativa da cinque a venti milioni di lire». Per ora ai cinque ciclisti sono stati notificati i verbali, spetterà poi al prefetto stabilire l’ammontare della sanzione. A quel punto, annunciano alcuni dei multati, partiranno i ricorsi. «Perché - si chiede Ernesto Pettrachin, uno dei partecipanti (non fra quelli sanzionati) in una lettera inviata al nostro giornale - si è voluto colpire tanto duramente delle persone che, con una semplice passeggiata in bici per la loro città forse hanno provocato un breve momento di disagio alla circolazione delle onnipresenti e onnipotenti macchine mentre si riprendeva per un poco il diritto a circolare, a non inquinare e a vivere con dei ritmi che siano soltanto "umani".
(g.m.m.) L’appuntamento, da settembre, è alle cinque del pomeriggio dell’ultimo sabato di ogni mese in piazza "Graziano Predielis", com’è stato ribattezzato il piazzale del Mercato Nuovo. Questa è l’unica certezza che hanno i partecipanti dei Critical Mass vicentini, il movimento nato negli Stati Uniti e che da noi è sbarcato via internet solo da pochi mesi. Oltre all’ora e al luogo del ritrovo non si sa nient’altro: non ci sono capi o coordinatori, né si conosce in anticipo il percorso che verrà compiuto a bordo delle biciclette. |