Giornata di mobilitazione contro precarietà e per reclamare reddito.
Ore 9 al CSO Pedro: è qui che inizia la mia giornata.L'aria è abbastanza tesa,non
tanto per l'azione che dovevamo andare a fare,ma per la pesantissima notizia,che mi risveglia di colpo:
Max,Ace e Tommaso agli arresti domiciliari per i fatti di Marghera fino al processo.Si decide di fare lo stesso
l'iniziativa anche per rispondere immediatamente alle intimidazioni.
Nel giro di un'oretta ci troviamo tutti poco distante dall'obbiettivo.Ieri era la giornata
dello sciopero sia della FIOM che della CUB,dove si esprimeva il più netto rifiuto della legge 30 e della
precarietà in generale.Viene scelta quindi un'agenzia di lavoro temporaneo,la ManPower, che è direttamente
responsabile di alcuni licenziamenti in una fabbrica a Camposanpiero,che è stata picchettata dall'ADL-Cobas di Padova.
Questa volta non è un blitz,ma un'azione che va oltre al solito mordi e fuggi.Alcuni in tuta bianca,che stanno appunto a simboleggiare
gli invisibili,hanno cominciato a smontare l'ufficio dell'agenzia e rimontarlo in strada.Quindi sedie,scrivanie,computer,fotocopiatrici,telefoni,
quadri,orologi vengono piano piano portati fuori;nel frattempo vengono attaccati sulle vetrine manifesti degli invisibili per
il reddito di cittadinanza e coperte le insegne dell'agenzia con un sacco nero.
La situazione rimane tranquilla,il traffico,nonostante una scrivania in strada procede lo stesso, seppur rallentato, e l'iniziativa continua volantinando
ai sorpresi passanti.
Nel pomeriggio l'appuntamento era al Rivolta.Dopo l'iniziativa contro la precarietà alla mattina, nel pomeriggio
un'iniziativa per il reddito di cittadinanza.Si decide di andare in un supermercato,fare la spesa, e pretendere alla cassa un 10% in meno sul totale.Un 10% che comprende
l'inflazione e il passaggio dalla lira all'euro.
L'iniziativa si svolge veramente in un'atmosfera surreale: provate ad immaginarvi 150 persone che si aggirano in supermercato,facendo finta di niente,chi prende un caffè al bar,chi guarda le vetrine,chi cammina avanti ed indietro
per il centro commerciale.Ad un certo punto quando il cassiere dice il conto,due persone tirano fuori la carta "reclama reddito" e chiedono il 10% di sconto,altrimenti non pagano.Così anche in altre 10 casse!A questo punto vengono srotolati due striscioni,
inizia un volantinaggio di spiegazione dell'iniziativa.Siccome ovviamente i e le cassiere non accettano,si formano delle code interminabili,bloccando di fatto le casse(alcune comunque rimangono aperte).
La reazione della gente è svariata,chi condivide e vuole anche lei lo sconto,chi è d'accordo,ma ha fretta e vuole andare a pagare,chi fa la fila rassegnato.Per un'ora circa la situazione rimane stazionaria: o ci fate pagare il 10% o rimaniamo qua.Si cerca un dialogo col direttore.
Alla fine arriva l'incredibile notizia:verrà applicato il 10% di sconto!! Avevamo ottenuto quello che chiedavamo e lo sconto poteva essere richiesto da chiunque si presentasse alla cassa(chi diceva muniti di carta "reclama reddito",quindi si è verificato una caccia alla carta che garantiva il 10% di sconto).
La riuscita dell'iniziativa viene salutata con un mini corteo,aperto dai carrelli pieni di beni,acquistati ad un prezzo che dovrebbe corrispondere alla realtà.