CHE SPERANZA POSSO AVER CON QUESTO NASO?
Recensione de "IL CYRANO DE
BERGERAC"
Ci sono libri che non si sposterebbero mai dal comodino,
perche' in qualsiasi momento si potrebbe aver bisogno di quel "passo" (in genere
sottolineato con cura)che "fa pensare"...
In questo caso non si tratterebbe
di un romanzo nè di una raccolta di racconti ma di una "commedia eroica": il
capolavoro di E.Rostand, "Cirano di Bergerac".
La trama racconta dell'
impossibile amore tra Cirano, abile spadaccino, cadetto, con la sfortuna di
avere un importabile naso e la cugina Rossana. Non manca naturalmente "l'altro",
il bello:Cristiano. Scambi d'identità, malintesi,duelli.Stop.
Non è questo
che rende speciale il Cirano,ma è il ritmo,l'altenarsi di lacrime e risa,
libertà, l'onore che traspira dalla personalità del protagonista, che è sì un
tipico eroe romantico, nato per soffrire e che sa amare come pochi,ma allo
stesso tempo è spaventosamente attuale.
Tornando al tema della libertà, è
proprio questa che caraterizza il personaggio. Libertà urlata in versi,delineata
da rapidi segni di spada, materializzata in un pennacchio bianco portato con
onore nel cappello, libertà purtroppo limitata dalla sproposità del naso.Con
questa, apparentemente, semplice commedia,Rostand risveglia il senso di
giustizia e quel po' di "eroe romantico" che è in ognuno di
noi.