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  APOLOGIA DI ASSOCIAZIONE MAFIOSA

L'Apologia è un dialogo del filosofo greco Platone: si racconta come Socrate, accusato dalla polis di empietà e corruzione di giovani, si difese in tribunale e infine, pur essendo innocente, accettò di darsi la morte bevendo la cicuta. Da sempre esempio di rettitudine morale, il protagonista dell'Apologia è stato riciclato dal mafioso Marcello Dell'Utri, deputato di Forza Italia, che gira l'Italia commentando l'opera di Platone. Nel caso di Vicenza la manifestazione della Casa della Libertà ha avuto luogo nel Teatro Olimpico: nella vicina Piazza Matteotti si sono radunate circa un migliaio di persone (700 secondo la questura), tra cui molti passanti che un po' alla volta andavano ad ingrossare le file della protesta. A gridare "vergogna" o "mafioso", neanche tanto sorprendentemente, erano perlopiù indignati ultrasessantenni o comunque rispettabili uomini e donne di mezza età; molti bambini al loro seguito. Pochi gli studenti, numerosi invece i professori: quelli di filosofia hanno quasi tutti firmato una lettera ("Socrate, Dell'Utri e la giustizia") pubblicata dal Giornale di Vicenza giovedì, giorno dell'evento. Proprio per l'alta media dell'età della gente, forse, il Comune non ha potuto "consigliare", come suo solito nell'eventualità di manifestazioni più o meno scomode, le maniere forti alla Polizia. Polizia che infatti si è rivelata mansueta anche quando la folla ha tentato di impedire l'ingresso nel teatro del secondo protagonista, Carlo Nordio, magistrato veneziano che, geloso dell'attenzione massiccia rivolta a colleghi-rivali come Borrelli, si consola gettandosi dalla parte forzitaliota della barricata. Il momento di maggior tensione così è coinciso con un tranquillo sbarramento all'inizio di stradella Palladio; il tumulto è durato a lungo e deve aver disturbato gli infelici spettatori. Una nota positiva: la sera precedente, nello stesso teatro, durante lo spettacolo organizzato da Casa Speranza, da 10 anni impegnata in aiuto alle vittime dell'Aids, l'attore Marco Paolini ha ricevuto un sincero applauso del pubblico in seguito ad allusioni sull'imminente arrivo dell'improvvisato classicista Marcello Dell'Utri. Da parte sua invece Nordio ha codardamente paragonato lo spirito della vicina manifestazione alla demagogia che 2400 anni fa uccise Socrate, forse dimenticando che quest'ultimo morì per rispettare le leggi e non tentò di modificarle a suo vantaggio mandando al governo i propri sodali.