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Martedì 2 Dicembre

IL GIORNALE DI VICENZA

"Occupazione al Pigafetta.E il preside taglia la luce"

(an.ma) Assemblea, autogestione, occupazione. Da ieri si combatte una piccola guerra dei nomi al Pigafetta. E dei nervi. Ieri pomeriggio infatti i ragazzi hanno deciso "occupare" la palestra del liceo a conclusione dell'assemblea mattutina. E il preside ha risposto "tagliando" la corrente elettrica nei locali abusivamente occupati. Motivazione ufficiale: ridurre al minimo i rischi per i ragazzi. Ma andiamo con ordine. Tutto comincia qualche giorno fa quando i ragazzi presentano al preside, Giorgio Corà, la richiesta di un'assemblea di due giorni per discutere sulla riforma Moratti. In programma interventi di esperti esterni, gruppi di studio sui sistemi educativi di altri paesi, attività laboratoriali e creative. E, tocco finale, un concerto pomeridiano nella palestra della scuola. Su quest'ultimo punto però il preside è tassativo: il concerto di pomeriggio no, per ragioni di sicurezza. Quanto al resto nessuna difficoltà. Un divieto evidentemente mal digerito dai rappresentanti d'istituto. E così ieri mattina alle 8, quando 350 studenti del liceo si ritrovano nei locali della scuola, un po' di fuoco cova sotto la cenere. Per l'intera mattinata però le cose vanno bene. Studenti interessati e partecipi nei gruppi di studio autogestiti, e soglie di attenzione elevate anche durante gli interventi di Marzio Sturaro, rappresentante dei Cobas di Padova, e di Carlo Alebrto Formaggio, preside dell'istituto Masotto di Noventa, invitati dai ragazzi a relazionare sui pro e contro della riforma Moratti. Insomma un'assemblea più che riuscita. Con tanto di buffet finale. La sorpresa arriva a mezzogiorno e mezzo quando, anziché lasciare in buon ordine la scuola e ritornarsene a casa, una cinquantina di "irriducibili" si trattiene in palestra fino alle quattro di pomeriggio a titolo di simbolica occupazione. Il preside decide allora per una nota scritta in cui mette i rappresentanti di fronte al rischio di possibili sanzioni disciplinari. Ma l'occupazione rimane. Non senza strappi: con una lettera al preside uno dei rappresentanti si dissocia infatti dalla posizione degli altri.

IL GAZZETTINO

LA SCUOLA CHE PROTESTA, Dopo una mattina di dibattiti (riforma Moratti, guerra, luoghi di aggregazione) gli studenti volevano discutere anche al pomeriggio.
"NIENTE SPAZI?CE LI PRENDIAMO.PIGAFETTA OCCUPATO".
Il preside dice no e scatta l’autogestione. Rossi: oggi una delegazione di ragazzi in Provincia per un laboratorio che non c’è.

Una scuola che si autogestisce, un sit-in promosso dai sindacati, un'istituto che protesta per un laboratorio promesso e mai arrivato. Non c'è pace per la scuola vicentina. Ieri circa 70 studenti del liceo classico Pigafetta, dopo l'orario scolastico si sono trattenuti nella struttura occupando la palestra. Così dopo una mattinata di dibattiti - il preside aveva autorizzato per ieri e oggi due assemblee di istituto - i ragazzi hanno pensato di mostrare il loro disappunto proclamando un'improvvisata autogestione. Tutto senza autorizzazione. «Avevamo chiesto che ci venisse concesso anche il pomeriggio per discutere di riforma Moratti, di guerra e della mancanza di spazi giovanili ma la risposta è stata negativa e così abbiamo deciso di prendercelo noi lo spazio». A raccontarlo è Margherita Galla, 18 anni, uno dei quattro rappresentanti d'istituto del classico, che aggiunge: «Siamo rimasti in palestra fino alle 16.30 e abbiamo fatto un'assemblea con i rappresentanti delle altre scuole, perché sono in programma per la prossima settimana tutta una serie di autogestioni che si concluderanno con uno sciopero finale il 14 dicembre». Ma arriva pr onta anche la risposta di Luciano Chiodi, il vice preside del Pigafetta che spiega: «L'autorizzazione di fermarsi a scuola anche il pomeriggio non è stata data semplicemente per motivi di sicurezza, perché al mattino c'è molto personale scolastico in grado di far fronte a qualsiasi esigenza, ma al pomeriggio il discorso cambia. Per evitare situazioni pericolose abbiamo anche staccato l'impianto elettrico della palestra». Anche in altre scuole la situazione non sembra tranquilla. Oggi una delegazione di cinquanta ragazzi del Rossi accompagnati dal professore Francesco Bortolotto, si recheranno in consiglio provinciale alle 15 per avere risposte. Più di un anno fa, infatti, era stata data loro per certa la realizzazione di un laboratorio chimico che, sottolineano, stanno ancora aspettando. Ma molti studenti vicentini prenderanno anche parte alla manifestazione di sabato promossa dai disobbedienti civili contro l'ordinanza che vieta i cortei in centro storico. E nel frattempo a muoversi ci pensano anche le organizzazioni di categoria che invitano mondo scuola e cittadini a partecipare, oggi alle 9, ad un sit-in di protesta sotto la sede dell'ex Provveditorato. Cgil, Cisl e Uil, nelle giornata europea per i disabili - nel vicentino sono 1993 gli studenti disabili - vogliono alzare l'attenzione sul tema dell'integrazione scolastica. «Perché - come sottolinea Angelo Turato, segretario della Cgil scuola berica - i tagli previsti dalla Finanziaria metteranno in grave discussione tutto quello che è stato fatto di buono fin ora: verranno ridotti sensibilmente gli insegnanti di sostegno oltre che docenti e personale Ata».
Roberta Labruna


Siccome gli articoli apparsi sui due quotidiani locali riportano delle inesattezze,sia gli studenti,sia il preside hanno sentito il bisogno di smentire certe buffonate,come ad esempio associare il rimanere all'interno della scuola il pomeriggio all'occupazione.Infatti sul giornale di vicenza del 4 dicembre l'articolo sulla conclusione dell'autogestione si basa su una lettera scritta da alcuni studenti e in ultima pagina c'è una lettera del preside al direttore. Il Pigafetta non è mai stato occupato e persino il preside lo smentisce alla faccia di quei studenti che si lamentavano che, rimanendo nel pomeriggio,si faceva un'occupazione e qualcosa di illegale.
Magari fosse stata un'occupazione :)

MERCOLEDI' 4 DICEMBRE

IL GIORNALE DI VICENZA

Dopo due giorni
AUTOGESTIONE CONCLUSA AL CLASSICO "PIGAFETTA"

Si è conclusa la due giorni di "assemblea di autogestione" al liceo classico "A. Pigafetta", «sorta - recita un documento degli studenti - dall'esigenza di confronto su alcuni temi di attualità. Questi temi sostanzialmente sono stati la Riforma Moratti, la natura dell'istruzione in diversi Paesi, il problema dell'Aids, i fenomeni di controinformazione». Accanto a questi argomenti, trattati in gruppi di studio con ospiti, visione di filmati e documenti, si è aperto un dibattito sugli spazi sociali. «Quest'ultimo è stato talmente seguito - secondo il comunicato - che alcuni studenti per concluderlo hanno voluto rimanere nella scuola il pomeriggio di lunedì 2, nonostante il parere contrario del preside». «Vista la necessità di spazi per approfondimenti culturali, di attualità e svago - concludono gli studenti - si è tenuta una riunione dei rappresentanti d'Istituto di Vicenza e provincia in cui è emerso il proposito di proseguire con autogestioni in altre scuole e uno sciopero conclusivo fissato per il 14 dicembre».

Lettera del Preside:

Scuola. Una cinquantina di studenti ha svolto un’attività non deliberata «Ma lunedì al liceo Pigafetta non c’è stata alcuna occupazione»
Desidero fare qualche precisazione in merito all'articolo pubblicato martedì dal titolo "Occupazione al Pigafetta. E il preside taglia la luce". La prima è che al Pigafetta lunedì non c'è stata alcuna "occupazione". Al termine dell'assemblea, regolarmente programmata, una cinquantina di studenti, unilateralmente, ha deciso di svolgere un'attività non deliberata in un orario in cui la scuola era comunque aperta. La seconda è che, diversamente da quanto si è indotti a pensare in circostanze del genere, tutto si è svolto in modo pacifico. Gli studenti si sono trattenuti in palestra fino alle quattro del pomeriggio e l'hanno poi lasciata libera e pulita a disposizione dei gruppi sportivi che ogni giorno vi svolgono la loro attività. Infine desidero chiarire che il mio rifiuto a concedere lo spazio della palestra in orario pomeridiano e le misure da me conseguentemente adottate sono dipesi esclusivamente da ragioni di sicurezza, tra le quali i lavori in corso nel cortile interno della scuola per l'installazione delle scale antincendio. L'aspetto della sicurezza del resto è sottolineato nell'articolo mentre sfuma nel titolo, in cui si lascia spazio ad una contrapposizione preside-studenti che nei fatti non c'è stata e non c'è. Prova ne sia che nella mattinata di ieri, martedì, la seconda assemblea si è svolta con ordine e buona partecipazione. E senza "straordinari" pomeridiani.
Prof.Giorgio Corà preside del Liceo Pigafetta

IL GAZZETTINO

LA SCUOLA CHE PROTESTA Dopo il Pigafetta, previste altre autogestioni. E gli studenti saranno sabato con i "disobbedienti" a manifestare contro le ordinanze anticortei.
L'Itis Rossi avrà il laboratorio di chimica promesso
Il sit in dei sindacati contro il taglio di 30 insegnanti di sostegno e l’incontro con il coordinatore scolastico Palumbo

Al Pigafetta è tornata la tranquillità dopo l'autogestione dell'altro ieri (ma altre se ne annunciano: quelle del Lioy, Fogazzaro e Rossi). I sindacati si dichiarano soddisfatti dell'incontro di ieri mattina, dopo il sit in, con il dirigente del Csa nella giornata europea per i disabili. Gli alunni del Rossi tra un paio di giorni potranno mettere piede in un laboratorio di chimica che non utilizzano da un anno. E sabato prossimo i disobbedienti stanno organizzando un corteo di protesta in centro storico, cui prenderanno parte anche molti studenti. Così si è consumata ieri una giornata di protesta dal mondo della scuola.