quinta giornata di mobilitazione.
La giornata inizia presto,verso le 9.Mi alzo,siccome
non ho partecipato all'assemblea notturna
premanifestazione(ero al mediacenter),non sapevo
niente,chiedo in giro ed ovviamente nessuno sa nulla.
La gente mi dice che sara' una marcia tranquilla,ma
vedo che in alcune parti dello stadio si fanno i
carelli con bastoni e tubi metallici.
Si arriva al
concentramento e devo dire che vedo piu' gente che mi
aspetassi,ma meno della manifestazione campesina.
Vado diretto alla testa del corteo,dove si trova la
delegazione coreana come al solito
colorata,rumorosa,insomma folkoristica con cori
ovviamente per Lee.
Lo striscione viene tenuto anche
dal segretario di via campesina e da un fuori dei sem
terra,in piu' ci sono alcuni rappresentanti africani,
insomma tutto il mondo contadino era li'
rappresentato.
Subito dietro gli anarchici e i punkabbestia che
spingevano i loro carelli ben carichi.
Subito dietro
noti un gruppetto di sfigati tutti in camicetta o in
polo con alcune bandiere rosse:e' la delegazione
italiana del social forum, c'é' il mona di agnoletto
(andate a vedere il suo diario sul sito di carta), uno
della cgil,legambiente e alcuni rifondaroli..spunta
anche una bandiera verde....
Il resto del corteo e' composto da studenti
universitari,associazioni,societa' civile.
Mi sono sempre chiesto perche' a un corteo contro un
vertice cosi' importante,ci sia stata cosi' poca
gente,insomma noi siamo abituati a tutt'altro,vedi
monselice che in proporzione era nettamente superiore
a livello numerico.
Il motivo cmq e' semplice,non e' una scusante, ma e'
una chiara componente: venire a manifestare a Cancun,
o cmq in un altro luogo per un messicano o un latino
americano costa,paradossalmente in proporzione costa
meno a me che a loro.
Un esempio: all'andata la
carovana da citta' del messico ha fatto la strada piu'
lunga,perche' se prendeva l'autostrada non riuscivano
a pagare i pullman....
Tornando alla manifestazione dietro al blocco
anarco-punk si inserisce il gruppetto dei
maoisti-leninisti-marxisti,insomma i corrispondenti
messicani di spartakus.
Il corteo procede con il solito percorso e arriva
presto al chilometro zero,ossia la grande
rotatoria,dove prima c'erano le reti e ora c'e' il
presidio coreano.
Qui il corteo si ferma,cominciano
vari interventi,soprattutto di via campesina, gli
anarchici si mettono a fare il servizio d'ordine ai
coreani e al resto del corteo. Qualcuno potrebbe
storcere il naso,ma bisogna tener conto che gli
anarchici messicani sono completamente diversi da
quelli italiani o europei in generale.
Nonostante gli interventi e la temporanea sosta del
corteo, tutti proseguono diritti verso le nuove reti
che delimintano la zona rossa.
Cerchero' di descrivervi un'attimo la zona.
E' un grande viale con un'ampia aiuola,direi quasi un
prato che divide le due careggiate. Ai lati della
strada ci sono alberi,boscaglia per intenderci,davanti
hai la rete,sulla destra c'e' una via
laterale(possibile via di fuga)piena di sbirri e
dietro(la rotatoria per intenderci) ha sbirri ai lati
che chiudono le altre possibili vie di fuga.
Cosa vuol dire questo? che se caricavano ci chiudevano
come in un recinto e prima ci massacravano e poi
arrestavano tutti,sempre a meno che non scappavi per
il bosco...
Ad un certo punto vedere avanzare un gruppo di persone
incordonato e con bandane,incappucciate,grintoso,che
scandisce slogan: rimango impressionato quando mi
accorgo che sono tutte ragazze!!!!
I coreani rimangono indietro come gli anarchici.
Stavolta le reti sono superrinforzate: c'e' un doppio
strato:se tagli uno,ne hai uno dopo 2 metri,poi le
transenne e poi gli sbirri con idranti.
Sembra qualcosa
di invalicabile ed infatti mi dicevo tra me "ecco
perche' sara' una roba pacifica,come cavolo si fa a
togliere sta roba").
A rinfrescare i miei pensieri ci
pensa un temporale improvviso di 5 minuti e poco dopo
si vede avanzare di nuovo il cordone delle ragazze.
Sta
per succedere qualcosa quasi di storico:muniti di
tenaglie,trancini,seghetti,cominciano a tagliare le
reti e a smontare le reti metalliche e guai se si
avvicina un uomo!!!
A noi tocca il compito di "tirare
fuori i muscoli" per far i cordoni per bloccare le
orde di fotografi sciacalli.
Alcuni hanno rischiato
grosso,anche perche' questi cordoni toccavano a noi
disobbedienti,mentre quelli ai lati agli anarchici.
Alcune ragazze violano la zona rossa,avanzano un
po',ma al primo movimento della polizia si rifugiano
prontamente.Piano piano entrano in scena i coreani.
stanno trascinando delle lunghe corde.cominciano ad
attaccarle sulla prima striscia di reti.
Ora si fa
chiaro,usando la forza di tutti,si tira la corda per
sradicare le reti.Si prova una volta e i segnali di
cedimento delle reti vengono salutati dagli ole'
generali.E' una procedura molto lunga,ripetuta varie
volte,ma non c'e' fretta.In quei lunghi momenti di
pausa mi veniva da riflettere il senso simbolico di
quello che stavamo facendo,che va oltre alla
contestazione a questo vertice,insomma io mi trovavo a
fianco di una donna coreana che gridava "e zeta elle
elle"a tirare la corda,poi mi e' capitato vicino un
indigeno messicano in abiti tipici,poi altri ed altri
ancora.Coreani ed africani,campesinos e studenti,
disobbedienti e anarchici,tutti insieme si sudava per
lo stesso obbiettivo e con la cooperazione di tutti ci
siamo riusciti.
Ieri mentre vedevo quelle barriere
cadere,mi sembrava veramente di concretizzarsi quel
famoso slogan che siamo dei granellini di sabbia.
Tanti piccoli granellini e completamente
diversi,insieme,unendo le loro forze, hanno inceppato
il sistema,hanno ridotto la zona rossa di un
chilometro,etc...
Adesso non prendetemi per quello del "voemose ben" e
dell'unita' del movimento a tutti i costi,ma ho avuto
questa impressione,quel buttare giu' quelle reti
assieme ad altri completamente diversi da
me,fisicamente culturalmente o politicamente,e
soprattutto il fatto che ce l'abbiamo fatta!!!
Qui onestamente pensavo che la manifestazione
prendesse la stessa piega dell'altra volta,anche
perche' devo dire che tutti eravamo ben
"equiparaggiati",insomma avevamo un ben di dio nei
carelli;invece ha assunto la piega che volevano
coreani e campesinos,ossia assolutamente pacifica e
simbolica.infatti una volta aperto l'ennesimo varco
nella zona rossa e abbattuto quello che sembrava
impossibile,ci si e' seduti tutti per terra.
Qui hanno cominciato aprendere la parola vari coreani,
rappresentanti di via campesina e dei sem terra,una
donna africana che ha contagiato tutti con i suo
entusiasmo e vitalita'.
Gli interventi dei coreani erano letteralmente di
questo tipo "noi dobbiamo distruggere il wto",
"dobbiamo arrivare al palazzo congressi".. Li' per li'
mi chiedevo se facessero sul serio(avete capito che da
questi coreani vi potete aspettare di tutto)o se il
loro discorso era metaforico.
Cmq alla fine la manifestazione si e' conclusa con la
bruciatura di due spaventapasseri che simboleggiavano
il wto + una bandiera americana.
abbiamo buttato giu' ancora una volta le reti,gran
messaggio simbolico,ma non ero ancora contento del
tutto per dire che questa era la manifestazione piu'
incredibile che abbia mai visto,perche' mancava
qualcosa e i poliziotti li' a pochi metri...c'era
meta' gente con almeno un bastone in mano e i
poliziotti li' a pochi metri:non so se mi spiego!
Cmq e' stata la scelta piu' giusta non tentare lo
scontro e tentare di andare veramente contro il
palazzo congressi,perche' come vi ho spiegato prima
poteva essere una trappola,quasi un suicidio,pero'...
Pensate che gli altri italiani sono gia' andati tutti
via,in un posto al mare qua vicino.Il vertice e'
ancora in corso,e' vero che niente non era in
programma,ma in teoria in questo momento ci sono
alcuni che stanno creando qualche problemino nella
zona hotelera.
Infatti era stato lanciato per stamattina un
appuntamento in una spiaggia della zona hotelera.
Io mi ero pure vestito da turista:costume,maglietta
smarza,sandali e asciugamano: un gringo perfetto!!!
Poi per una menata e l'altra,l'altro italiano rimasto
che alla fine e' partito pure lui,voci che arrivavano
qui al mediacenter che non facevano passare nessuno,la
stanchezza,il non essere coi messicani e mi ritrovo
qui.
bene,martedi' sera sono a casa.
teo