[02.10.2003] Giornale del Popolo – Il Molino parlò: « Città, che fai? »
Quasi tutto, perché i molinari hanno parlato, ribadendo concetti già espressi più volte. « Lunica proposta che rimane sul tavolo delle trattative scrivono è lex macello » . Su questa proposta secondo i molinari dovrebbero quindi concentrarsi gli sforzi di tutte le parti in causa, eppure, dopo lultimo incontro, da parte delle autorità solo silenzi ufficiali e qualche informazione tramite stampa. « Continua dunque a non esserci trasparenza e comunicazione nei confronti di chi in tutti questi anni è stato sempre aperto al dialogo e ha giocato pulito » . Spazio alle domande ( « Si vogliono forse stringere le maglie attorno al Molino? Non rinnovare la convenzione per poi poterci definire illegali? E magari di conseguenza sgomberarci? A che
gioco stanno giocando? Non siamo degni di risposte chiare? La convenzione è stata firmata, esprimeva degli impegni, tutte le parti intendono rispettarli? » ) , a una riflessione ( « Dal Maglio siamo stati sgomberati quando il dialogo con le autorità era ufficialmente in corso, con la commissione tecnica. Le critiche indignate, successive a questazione, poco sono servite a una frittata che ormai era fatta » ) , a una promessa ( « Non permetteremo un altro 18 ottobre, mai più uno sgombero forzato » ) e a due richieste ( « Chiediamo che la città di Lugano e il cantone si assumano oggi finalmente la responsabilità politica di assegnare una sede definitiva per il CSA il Molino, un impegno che ricordiamo è stato sottoscritto dalle parti nella convenzione e chiediamo inoltre che venga immediatamente concordata una proroga della convenzione almeno fino a quando non sarà fatta chiarezza sul futuro del CSA » ) . Lugano ne parlerà il 6 ottobre in Consiglio comunale.
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