[06.05.06] L’invasione degli omini verdi
Prologo: L’invasione degli omini verdi ha inizio nel luglio del 1999, quando quattro omini provenienti dallagalassia tra Mantova e Brescia, decisero di mettersi a suonarequella musica strana che alcuniterrestri chiamano punk, ma cheloro preferiscono definire h/cmelodico. Ora i nostri quattroalieni stanno per compiere definitivamente la loro missione:impadronirsi dei cervelli deiterrestri per vivisezionarne leparti veloci e melodiche, e distruggere quelle sonorità cheinteragiscono sul cattivo statod’animo.
Cap.1° (1999/2000/2001)
Il Racconto dell’invasione:Un giorno caldo ed afoso di lugliodel XX secolo, una navicella(l’astronave madre) fece sbarcarea pochi chilometri di distanza l’una dall’altra, quattro capsuletermomelodiche ,contenenti, ogn’una, un piccolo essere peloso everde
i famigerati OMINI VERDI. Questi quattro esseri, vennero fatti sbarcare sulla terra per dare inizio ad una nuova era, l’era dell’hard core melodico. L’astronave madre decise di farli conoscere e, assemblò le loro menti in un unico involucro emohard facendoli pensare e interagire con le proprie emozioni, creando una specie di aura astrale psicoplasmare. Dopo un breve periodo di addestramento, nel quale hanno autoprodotto un cd demo come “pass” per i locali, i quattro omini verdi decisero che era arrivata l’ora che l’invasione avesse inizio, e così fu. Cominciarono ad impadronirsi pacificamente dei cuori e delle emozioni dei terrestri della zona, suonando qua e là in piccoli locali. In breve tempo, raccolsero notevoli riscontri positivi e decisero, così, di conquistare altri orizzonti.quasi subito si unì a loro un’aliena della galassia di Rovigo,Debora,che assunse subito il ruolo di addetta al merchandise.Cominciarono dunque col veneto suonando come supporto ad altri gruppi quali i Melt (terrestri pazzoidi), gli Skruigners (terrestri incazzati e super potenti, con i quali è nata una collaborazione astrale), i trevigiani Peter Punk, ed i funghi atomici sterminatori dal nome XKP. Il veneto fu presto nelle loro mani e così anche una buona fetta del nord Italia, ora, era arrivato il momento di entrare più profondamente nel cuore della Lombardia. Decisero di invadere pacificamente il popolo bresciano. Organizzarono un concerto, grazie a papà Ciano(agente segreto del mondo del magazzino 47) assieme ai Moravagine (gruppo pop h/c melodico della galassia di Padova, ormai padroni di mezza fetta dell’universo pop/punk italiano che diverranno da li ottimi amici dei quattro alieni).La serata fu un successone,centinaia di terrestri vennero invasi dall’ondata melodica degli omini verdi, e l’invasione cominciò a farsi sempre più ampia. Ma non bastava, per completare l’opera, occorreva che qualcuno di potente e fiducioso gli desse una mano a produrre un cd vero e che potesse essere distribuito in tutto l’universo, e fu così, che una sera, mentre gli OMINI VERDI stavano tenendo un concerto con i Derozer (tre umani dotati del potere “super punk”), dalla galassia di Bergamo, scese una stella con a bordo due falsi terrestri: Stefano e Alberto del clan della “P.O.T.A. records”,e si offrirono volontari per una collaborazione con gli alieni,coproducendo il loro primo, vero, cd dal titolo “VENIAMO IN PACE” che fu registrato al “Blue Train’s Studio” da Antonio e Giorgio, i due fonici bionici della laguna di Venezia nel luglio dell’anno solare 2001. Ora, L’INVASIONE DEGLI OMINI VERDI, sta continuando nella sua missione e niente e nessuno li potrà mai fermare…preparatevi terrestri e non abbiate paura, l’invasione è cominciata
Cap.2° (2001/2002)
Son passati ormai più di otto mesi dall’inizio dell’invasione, otto mesi duri, imprevedibili e felici in cui questi quattro OMINI VERDIhan dovuto combattere contro le forze del male terrestri, otto mesi in cui la perfidia e l’invidia della razza umana ha dovuto soccombere sotto le ondate ultramelodiche dei nostri supereroi venuti dallo spazio…In questi otto lunghi mesi gl’invasori han trovato parecchi seguaci sul pianeta terra, seguaci alienati dalla semplicità interstellare del linguaggio universale che gli omini usanoper comunicare con la razza umana, e di conseguenza sono stati arruolati nell’esercito degli omini verdi come interlocutori spazio/temporali dell’alleanza stereosillabica ad ondate mesosatiricheinfluenzali… praticamente sono i portavoce dell’esistenza di qualcosa che va al disopra delle concezioni umane!Durante le varie missioni, i nostri OMINI VERDI, han diviso il palco con terrestri del calibro dei Vandals(folle gruppo storico d’oltreoceano), Derozer (tre umani dotati del potere “super punk”),Pornoriviste(terrestri dall’accento strano dotati del potere trascinatore “s-pogo-punk’n’roll”)e con un gruppo della mezzaluna vicentina, dove il sole mangia le ore e le giornate subiscono variazioni improvvise con sbalzi di afa e freddo torrido, loro sono iSunEatsHours (pornograficamente melodici e perfetti). Con questi ultimi è nata una collaborazione plasmatica nella quale per un certo periodo di tempo indefinito, le melodie si intersecheranno in un unico concerto spasmomelodico all’insegna dell hard core.Non da meno è la collaborazione con i Moravagine(già citati nel capitolo primo)con i quali si son stretti forti rapporti musicali e d’amicizia, ed insieme combatteranno le forze del male, dando vita a spettacoli folkloristici tramandati da generazione in generazione ics. Come detto all’inizio, questi otto mesi sono stati imprevedibili, e durante una battaglia il povero Peco è stato colpito tragicamente da un virus “pop-power-rock” che lo ha costretto ad abbandonare l’astronave madre, ed ora si trova a girovagare per il pianeta terra affidandosi a nuove culture e cercando nuovi orizzonti in cui dar spazio alla sua creatività stellare (Peco, non ti dimenticheremo mai sarai sempre uno di noi!n.d.o.v.). Ed ecco che l’astronave madre, prontamente, manda i rinforzi ai nostri tre omini sconsolati.. e che rinforzi! Al loro fianco, in un pomeriggio, nell’ora di addestramento, appare un giovinotto ambizioso:Giò, alieno forte giovane e coraggioso che non teme il pericolo e si schiera contro le forze del male. il Giò entra subito in sintonia con il resto del gruppo e diventa “generale assolistico chitarroide”nonchè membro ufficiale dell’armata de “L’INVASIONE DEGLI OMINI VERDI”. E qui si chiude il capitolo secondo di questa fantastica storia destinata ad entrare nella storia come “l’invasione pacifica che trasformò un povero pianeta lasciato solo a se stesso in balia del male, in un pianeta in cui l’unico sentimento concernente ad esso è l’amore e l’unica legge è la legge della pace…”.(ok,ho sparato una cazzata ma non sapevo come concludere! n.d.r.s.)
Cap.3° (2003)
Nella scorsa puntata vi avevamo lasciati con l’annuncio del nuovo arrivato “generale chitarroide assolistico” Giò, il giovane baldo alieno, forte e coraggioso, un giovine che non teme alcun male e che sacrificherebbe la propria vita per il bene della popolazione aliena. Ora, visto e considerato che la dipendenza da h/c melodico extrasensoriale dei nostri quattro supereroi è arrivata ad un livello planimetrale sconosciuto dal vostro modo di pensare, e che nonostante ciò, sono consci del pericolo a cui vanno in contro, e visto e considerato che, l’astinenza dal campo di battaglia, e la voglia subdola e austera di creare nuove armi melodiche pacifiche, armi che inducono il singolo individuo ad ammortizzare i dolori e le angosce provocate dal quotidiano vivere, han ben pensato di escogitare un nuovo piano d’attacco contro la malinconia e la solitudine, un piano d’attacco studiato per ben sette lunghi mesi solari(577 lune alfah/c, tanto per intenderci
).Ebbene, in queste 577 lune, i loro quattro cuoricini verdi han dato sfogo a ciò che la natura aliena ha donato loro per mancanza di opzioni, hanno creato dodici nuove armi spasmomelodiche , armi che colpiscono l’anima di ogni essere umano, e che inducono alla voglia di urlare e liberarsi da quel peso stupido e massiccio che impone il pianeta terra alle sue popolazioni
Nel mese di febbraio i quattro moschettieri verdi entrano nellostudio macrospaziale “digitube” del fidato alleato/produttore Carlo Cantini, abitante della galassia di Mantova, perfezionando le loro armi, cosicché, ai primi albori di marzo, la bomba melodica viene ultimata al “Risorsa Sonora” studio iperspaziotemporale di masterizzazione nel fulcro ascendentale di Milano. Ora non restava altro che trovare una macro etichetta spaziale che desse la linfa vitale alle nuove armi e che ne producesse un adeguato numero per soddisfare le richieste dei fedeli alleati terrestri. E LINFA fu.E ora sta di nuovo a voi, miei piccoli e cari affezionati terrestri, farli crescere come in un giuoco di ruolo, e farli diventare forti e coraggiosi per le nuove avventure che dovranno affrontare, sta a voi fargli sentire il calore e l’appoggio che da sempre riuscite a dar loro
e loro, vi sono e ve ne saran per sempre grati.Son passati ormai 8 mesi dall’uscita di “Non è un Gioco”.le Invasioni sono state e continuano ad essere tante,molti di voi sono in possesso del disco ultraspasmomelodico. Gli alieni vi sono grati di tutto e continueranno a comporre musica per voi e i vostri spiriti umani.chissà cosa stanno preparando per il prossimo album
.
E questo era il terzo capitolo diquesta meravigliosa storia, a tratti anche romantica, e a tratti anche un po’ isterica e melanconica, ma affascinante come tutte le storie di amore ed azione
un miscuglio di acqua e menta alla vodka tropicale
insomma, avete capito!Il vostro affezionatoRacconta Storie.
Cap.4° (2005)
Porca miseria boia, ma che sta succedendo sul pianeta terra?! Lo so io vecchie spugne assetate di punk, è successo che l’invasione aliena , origliando dalla porta delle vostre fantasie HC…melodiche, e anche un po’ HC sporcaccione, e sentendo i vostri spasmi, le vostre più nascoste ossessioni, ha deciso di sfornare dal forno dei miei perché ( forno a microonde elettrostatiche a frantumazione carbonifera, che si usa per cuocere le melodic-pizze sull’astronave madre…), una nuova ed esuberante arma plasmomelodica che si esprime al meglio ad un volume spazio-temporale pari a 200000 decibel, ma che anche ad un volume da sonnifero vi farà scuotere le palpebre e soprattutto il c..o.
quest’arma chiamata semplicemente CONTRO , rispecchia la voglia di continuare a e far capire ai terrestri (quei pochi non ancora contaminati dall’ondata aliena), che i nostri quattro alieni hanno ancora voglia e coraggio di sparare a zero su tutte quelle cose negative che hanno riscontrato in questi pochi ma intensi anni sulla terra.
Anni di sacrifici, anni di tremende battaglie (oltre 150), anni di sudori e peti emanati da bocche sature di sciocchezze, ma anche anni di soddisfazioni immense, di sorrisi e abbracci, anni di immense gioie derivate soprattutto dai fedeli “sudditi” che li hanno seguiti in ogni angolo del pianeta per amarli e onorarli finche morte non li separi…(cazz…mi sono un po’ perso…). Ebbene, questo quarto capitolo è una storia ancora tutta da scoprire, ma che si ricorderà nello spazio luce tempo aria e fuoco e…bhe, scopritelo da voi che io ormai sono alquanto vecchio e stanco per stare sveglio fino al mattino con l’angoscia e un po’ di vino a favellar di antiche storie e di principi e principesse venuti dallo spazio a predicar la pace…ma orgoglioso di essere alleato e portavoce di costoro.
con affetto il Vostro Racconta storie
L’Invasione degli Omini Verdi:
Gio: Chitarra e cori
Ale: Voce e chitarra
Patrick: Basso e cori
Mauri: Batteria & management
Debora: Merchandiser
Lascia un commento