Dalle acque del lago Ceresio, 27 agosto 2004

Per l’ennesima volta constatiamo che, l’idiozia capitalista prevarica i bisogni reali della popolazione, soffocando un’importante esperienza di autogestione che, negli ultimi anni, ha portato una ventata di vitalità e aggregazione nel decadente panorama socioculturale della grande e cementificata Lugano.
La Casa laboratorio Inti, ancora in ottimo stato, verrà abbattuta e, a sentire le parole dell’amministratore, resterà per almeno qualche anno solo un cumulo di macerie. Un deserto di polvere in attesa di qualche imprenditore che abbia almeno tre milioni di franchi per finanziare l’ennesimo sfregio edilizio in questo quartiere.
Continueremo a lottare contro chi, seguendo la logica del capitale, nega il diritto alla casa e reprime gli spazi di socialità alternativa.
La casa è di chi la abita!
Chi non okkupa preoccupa!

Saluti libertari a chela chiusa: CPB

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