[28.12.2002] La Regione – Le regole del vivere autogestito
Ieri lautorità comunale ha fornito copia della convenzione sottoscritta il 18 dicembre scorso dalle parti ( ricordiamo che del gruppo di lavoro preposto a individuare una soluzione allautogestione fanno parte rappresentanti del Consiglio di Stato, del Municipio di Lugano e dellAssemblea del Centro sociale Il Molino) nella quale sono contenuti i termini di locazione dello stabile di viale Cassarate. La premessa al documento firmata da Patrizia Pesenti e Giampiero Gianella per il Governo, Giorgio Giudici per la Città, Matteo Casellini e Massimo Foletti per lo Csoa è che « lautogestione è sinonimo di autonomia decisionale nel rispetto della libertà di pensiero, di autodeterminazione, di struttura organizzativa e nella quale ogni tentativo di ingerenza esterna su questa esperienza snaturerà il concetto stesso di autogestione » .
La conseguenza è che il Municipio di Lugano autorizza « la messa a disposizione gratuita di alcuni locali dello stabile ex Macello » e che « lutilizzo di altri spazi sarà concordato con segnalazioni tempestive e secondo le modalità in vigore, a seconda della disponibilità » .
Proprio allindomani della firma alla convenzione, i rappresentanti del Centro si sono rimboccati le maniche per sistemare lo spazio e adibirlo alle attività socioculturali. « Stiamo ultimando i lavori e nei prossimi giorni dovremmo completare la sistemazione dellarea » , commentano, soddisfatti per il raggiunto accordo, gli autonomi. Il Municipio ha di fatto autorizzato i necessari interventi strutturali e logistici atti a rendere agibili gli spazi; in cambio ha ottenuto la garanzia che allex Ma- cello non si svolgeranno « attività di forte richiamo » , non si registreranno pernottamenti e si manterrà « lordine e la pulizia » .
Quanto alla validità della convenzione, non sono indicate date precise. Larticolo 5 recita che « il gruppo di lavoro si impegna a presentare lelenco delle proposte in merito alla sede definitiva del centro sociale autogestito entro il 15 gennaio e a discuterle entro fine gennaio 2003 » . Le parti hanno tuttavia « preso atto che il Municipio di Lugano intende poter disporre dellintero sedime dellex Macello entro il 30 giugno 2003, in modo da poter dar seguito concreto ai contenuti previsti nel messaggio municipale concernente il recupero e la ristrutturazione dellarea » .
Ma se da una parte è diffuso il sentimento di soddisfazione, dallaltra continua la polemica.
In una lettera inviata ieri allEsecutivo cittadino il consigliere comunale Paolo Sanvido ( Ppd) sostiene che « Lugano non può sottrarsi alle procedure e ai regolamenti comunali » . In sintesi, sostiene Sanvido, per trasformare i locali dellex Macello « la domanda deve essere pubblicata allalbo comunale » . Come dire, ricorrerò.
F. T.
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