[27.09.2006] La Regione – Autogestiti da dieci anni
Su www.ecn.org/molino si può leggere il programma completo.
Una storia tormentata almeno in certi periodi, quella del Molino. Tutto comincia il 12 ottobre 1996 dopo una manifestazione che si conclude con loccupazione dello stabile ex Molini Bernasconi nellallora Comune di Viganello. In realtà le rivendicazioni per un centro autogestito risalgono agli anni Settanta e allinizio dei Novanta si formalizzano con la costituzione del Gas (Gruppo per lautogestione socioculturale). Tuttavia lautorità politica non ne vuole sentire parlare. In nove mesi nelledificio in via Molinazzo, nonostante le proteste di una parte della popolazione del quartiere, si organizzano parecchie attività e si consolidano le esperienze che diventeranno fondamentali per gli anni successivi. Fino allinizio di giugno del 1997, quando durante una notte divampa un incendio. Un incendio doloso, come appurerà in seguito la polizia, che però non riuscirà a scovare i responsabili. Il fattaccio obbliga gli occupanti a lasciare limmobile. Ora quello stabile non esiste nemmeno più. Al suo posto è sorto un supermercato.
A questo punto interviene il Consiglio di Stato che propone quale soluzione provvisoria la sede del Maglio di Canobbio. Nonostante le proteste del Comune, il Molino si insedia al Piano della Stampa, dove resterà per oltre cinque anni. Un periodo durante il quale il Cantone stipula un contratto con lassociazione Alba, costituita nel frattempo dagli autonomi, ma dopo nove mesi li sfratta. La disdetta intimata nel marzo 1998 contiene però vizi di forma e non verrà mai attuata. Lesperienza continua, sempre tra le proteste dellautorità comunale di Canobbio e di una parte della popolazione. La svolta avviene a pochi mesi dalle elezioni cantonali della primavera del 2003. È il 18 ottobre dellanno precedente, quando il Consiglio di Stato ordina lo sgombero.
Lautogestione si sposta nelle piazze e nelle strade di Lugano fino a quando la Città concede, sempre a titolo provvisorio ma stipulando una convenzione con il Cantone e i rappresentanti del centro, alcuni spazi dellex macello. Lobiettivo degli incontri successivi fra le parti era quello di trovare una destinazione definitiva. Era atteso per gennaio 2003 lelenco delle proposte. Interrotte le trattative con le autorità, lesperienza prosegue nella provvisorietà. Fino a oggi. Domani chissà. A.R.
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