Ecco tutti i nostri piani "sovversivi": cosa stiamo costruendo ora,
cosa vorremmo costruire nel futuro;...se avete voglia di discuterne in MODO
COSTRUTTIVO con noi mettevi in contatto!!!
Ecco una specie di riassunto delle problematiche che vogliamo approfondire
e portare avanti:
- PER UN ITINERARIO DI AUTOEDUCAZIONE DEMOCRATICA
ovvero: SEMINARI PER L’INTERVENTO IN PUBBLICO
Le premesse – Alcuni anni or sono vi è stata in Italia un’esperienza di libera università – dove ‘università’ riacquistava qui il senso etimologico originario, di luogo e comunità universale di studio e di passaggio delle conoscenze – che è poco conosciuta ma che varrebbe la pena in qualche modo di riprendere. Aveva il nome di LUMHi, Libera Università di Milano e del suo Hinterland «Franco Fortini», promossa da Sergio Bologna e animata da un gruppo di intellettuali di prestigio, solo una parte dei quali impegnati nel lavoro universitario. Tra le realizzazioni più visibili, LUMHi ha anche pubblicato alcuni volumi per una propria collana in associazione con manifestolibri: un’antologia di saggi sulla figura di Franco Fortini, un volume sul revisionismo storico, un terzo su nazismo e classe operaia.
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- CONTRO IL LAVORO PRECARIO: siamo precari, parasubordinati, interinali.
Lavoriamo part-time, a termine, in collaborazione, in apprendistato, in
cooperativa, in subappalto. Siamo in affitto e a scadenza. Le imprese ci
ingoiano, ci sfruttano, ci intimidiscono, sconvolgono i nostri affetti e
i nostri tempi di vita, occupano le nostre menti, e poi ci sputano via
non appena si sente aria di recessione. Siamo la maggioranza di quelli
che entrano nel mercato del lavoro. Ma non abbiamo voce e siamo
invisibili. È arrivato il momento di costruire con il conflitto diritti
chiari ed esigibili collettivamente. Più soldi, meno ore, nuovi diritti:
questa è la flessibilità che vogliamo. Altro che libertà di licenziare.
- PER GLI SPAZI SOCIALI: ribadiamo la necessità di uno spazio sociale
autogestito, libero e gratuito dove sviluppare la critica alle nuove
forme di sfruttamento, organizzarci come precari contro il precariato,
per rilanciare l’azione sindacale dal basso in nuove forme di conflitto
ed attivare esperienze culturali fuori dalla logica del profitto.
-
PER LA LIBERTA’ DI MOVIMENTO: ci opponiamo radicalmente alla legge
razzista Bossi-Fini che tratta i migranti come merce, criminalizza uomini
e donne solo perché tentano di migliorare la loro esistenza emigrando,
concede loro di venire in Italia solo come forza lavoro ed una volta
esaurita questa funzione rispedirli a casa. Vogliamo che uomini e donne
possano, se lo desiderano, spostarsi liberamente per il pianeta senza
essere vincolati da confini, mercanti e mercati.
-
CONTRO LE GUERRE E LA REPRESSIONE: diciamo di no alla guerra all’ Irak e
pensiamo che la società vada liberata da quella logica militarista che si
manifesta sia nelle guerre con bombe e missili, sia nel controllo sociale
poliziesco atto a controllare e soffocare il dissenso.
A Chiavari si
ricorre alla video sorveglianza si invita la cittadinanza alla DELAZIONE
premiata con TAGLIE stile farwest.
Tutto cio’ ci DISGUSTA e invitiamo la
cittadinanza a boicottare tali pratiche, e a riflettere sul tipo di
societa’ che vogliono imporre con questi beceri sistemi.
COLLETTIVO NO BACKGROUND