I miliziani di Forza nuova.
Nel '99 il Sisde lanciò l'allarme per l'unione tra Militia Christi e
il movimento di Fiore
di CARLO LANIA - ROMA
Un patto tra Forza Nuova e Militia Christi per perseguire obiettivi comuni,
dalla lotta all'aborto a iniziative contro commercianti ebrei, ma anche per
mettere a punto azioni dimostrative verso i ristoranti Mc Donald's e altri obiettivi
che rappresentano "lo stile di vita" americano. Un'unità di
intenti - preludio forse a una futura unità organizzativa - che un anno
e mezzo fa allarmò i servizi segreti tanto da spingerli a avvisare il
governo dei rischi ad essa legati, sollecitando un rafforzamento delle misure
di sicurezza.
Dell'esistenza di accordi tra i due movimenti di estrema destra si parla in
una nota riservata, inviata nel giugno del 1999 al ministero dell'Interno dal
Sisde. "I dirigenti del movimento cattolico integralista Militia Christi
- scrivono i servizi - hanno recentemente definito accordi politico-organizzativi
con Forza Nuova, al fine di perseguire strategie comuni nei confronti delle
tematiche di specifico interesse". Cinque mesi dopo quell'informativa -
il 23 e il 27 novembre del 1999 - ci furono gli attentati contro il Museo della
Resistenza di Via Tasso e il cinema Nuova Olimpia dove era in programma un film
sul processo contro Adolf Eichmann, uno dei principali artefici dello sterminio
di milioni ebrei durante la guerra. Entrambi gli attenatati vennero rivendicati
dal Movimento antisionista e furono compiuti con ordigni molto simili a quello
che Andrea Insabato - da sempre vicino sia a Forza Nuova che a Militia Christi
- il 22 dicembre scorso portò nella redazione del manifesto rischiando
di provocare una strage.
Stando a quanto segnalava il Sisde, a volere un accordo con l'organizzazione
fondata da Roberto Fiore e Massimo Morsello sarebbe stato in particolare Fabrizio
Lastei, responsabile nazionale di Militia Christi. "I militanti dei due
movimenti - è scritto nell'informativa - si attiveranno nei prossimi
mesi per effettuare azioni di contestazione nei confronti della catena di ristorazione
Mc Donald's e della società Coca Cola", contestazioni da svolgere
attraverso la distribuzione di volantini e l'affissione di manifesti "critici
verso gli Stati uniti e lo "stile di vita" da questi diffuso".
Finita questa campagna, il passo successivo di Forza Nuova e Militia Christi
sarebbe stato quello di avviarne un'altra, mirata questa volta contro gli imprendiori
di religione ebraica. Non prima però, spiegano sempre i nostri 007, "di
aver dato vita a una 'Mobilitazione Nazionale', volta a sensibilizzare l'opinione
pubblica circa la necessità di boicottare i commercianti ebrei".
"Le suddette iniziative - spiega ancora l'informativa - fanno parte di
un più generale progetto volto a stigmatizzare il sionismo e la cosiddetta
"ingerenza ebraica" negli interessi politico-commerciali dei Paesi
europei".
I timori segnalati dal Sisde sono stati recentemente confermati da un'analisi
preparata dai Ros dei carabinieri, secondo la quale Militia Christi, "che
rappresenta l'organismo più autorevole dell'oltranzismo cattolico",
avrebbe rapporti stretti con Forza Nuova. Nell'estate del '99, oltre a segnalare
i rischi conseguenti a una possibile unione tra i due movimenti, il Sisde chiese
di aumentare le misure di sicurezza, tenuto conto che non si sarebbero potute
escludere azioni dimostrative anche nella capitale. "Si raccomanda"
- scrivono i servizi - di intensificare i controlli "delle sedi diplomatiche
e consolari, interessi socio-culturali ed economici degli Usa, della comunità
ebraica, nonché presso la catena dei ristoranti Mc Donald's e della società
Coca Cola". Considerate a rischio anche le sedi politiche per le quali,
così come per gli altri possibili obiettivi, si chiede di "effettuare
periodiche e frequenti ispezioni e bonifiche".
Un'attenzione particolare si chiede infine per il Ghetto, il quartiere ebraico
di Roma, e per le altre zone della città in cui si trovano attività
commerciali gestite da appartenenti alla comunità ebraica, "specie
quelle ubicate nel centro cittadino (via Nazionale, via del Corso, via Ottaviano,
via Cola di Rienzo, via Cesare Balbo, via Padova nel quartiere tripolino)",
ma anche nei confronti di "scuole, oratori e istituti ebraici".
Il Manifesto - 11 Gennaio 2001