Il Manifesto - 04 Gennaio 2001
"La Forza dell'imprenditorialità"
Ma i chiarimenti di Fiore sulla struttura economica londinese non chiariscono
ASSUNTA SARLO - MILANO
Un impero da 30 miliardi, finanziamenti occulti, doppi livelli, aiuti a camerati
in difficoltà? Montature - hanno detto ieri a Milano Roberto Fiore e
gli altri esponenti di Forza nuova - non c'è nessun tesoro, ma una forza
imprenditoriale dinamica senza pregiudizi razziali o religiosi che si è
meritata la fiducia di grandi investitori, alcuni dei quali persino di "religione
ebrarica" che nulla hanno a che vedere con Forza nuova e che sono attratti
dai buoni profitti garantiti dal Fondo d'investimento aperto dalla Meeting Point.
E però: il dettaglio sui guadagni e sulla struttura economica londinese
di Fiore e Morsello risulta alla fine molto meno chiaro dell'idea di dinamica
imprenditorialità alla luce del sole che gli esponenti di Forza nuova
volevano trasmettere.
E così i soldi del Fondo sono "diversi miliardi" ma non si
sa quanti, "circa 2" il fatturato, sarebbe "volgare" fornire
chiarimenti sul patrimonio di Fiore, la legge sulla privacy impone di non dare
cifre e nomi di investitori del Fondo, se proprio ci tenete provate a moltiplicare
i 1500 posti letto (e non 1500 appartamenti) che la Meeting Point possiede a
Londra per le 60 sterline di costo settimanale diviso per qualcos'altro....
che peccato, è un calcolo facile ma nessuno ha la calcolatrice.
Questo detto, la struttura disegnata da Fiore e Francesco Pallottino è
questa: la Meeting Point - società fondata da Fiore e Morsello nel 1985
che si occupa di turismo giovanile a Londra - via via si è fatta conoscere
e nel 1995 ha dato vita ad un Fondo d'investimento per offrire ai dipendenti
la possibilità di partecipare agli utili dell'impresa e agli investitori
esterni che sono uomini d'affari e società, l'opportunità di godere
del buon andamento del mercato immobiliare. Ed ecco un primo punto: come si
sa Andrea Insabato fu, tra l'aprile e l'agosto del 1997, dipendente della Meeting
Point a Londra. "Guadagnava 180 sterline a settimana, ha versato 16 sterline
a settimana nel nostro Fondo e alla fine ha ritirato i suoi soldi" è
la spiegazione fornita da Pallottino sulla cifra trovata sul conto di Insabato.
E i soldi a Freda e a Cesare Ferri? Non arrivano dai conti di Morsello e Fiore
- è stato detto - c'è che invece il comitato di solidarietà
per i detenuti politici investe nel Fondo perché ne trae buon profitto
(tra l'11 e il 15% annui) e poi gira il denaro che ricava a chi ne ha bisogno
per le spese legali. Come mai poi uomini d'affari che nulla spartiscono con
Forza nuova danno i loro soldi a Fiore e Morsello sui cui conti transitano i
ricavati della Meeting Point, ma che "come militanti" finanziamo robustamente
il movimento? "Nulla di strano - ha risposto Fiore - chi ci ha conosciuto
nel tempo, chi ha visto fiorire la nostra attività decide di fare un
investimento, pur non provenendo dal nostro ambiente. Quello che facciamo con
i nostri soldi è affare nostro e a loro gliene frega poco".
Business is business insomma e, d'altra parte, a questo bizzarro Fondo sono
ammessi "parenti, amici" che condividono idee e militanza e ovviamente
i dipendenti. "Il punto cruciale è che non esiste un doppio livello
di Forza nuova" ha detto ancora Fiore, riservandosi di fornire alla Commissione
stragi maggiori dettagli sulle proprie fortune economiche. Dai soldi suoi e
di Morsello, si è appreso ancora, Forza nuova trae il 30% del suo sostentamento
che si aggira sul miliardo l'anno e che per il resto è coperto dall'autofinanziamento.
Ultima informazione: Forza nuova chiederà il contributo pubblico per
le spese elettorali. "Saremmo stupidi a non farlo". E stupidi non
sono.