2007.03.01
Tasks
Schedule
Notes
il programma dei Pomeriggi verdi Aiapp-Hoepli 2007
Dopo il successo di pubblico delle due precedenti edizioni, Hoepli ed AIAPP (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio), sono lieti di invitarvi al ciclo di incontri dei Pomeriggi verdi Aiapp-Hoepli 2007
I relatori, Soci dell'Associazione, tratteranno temi ad ampia scala, che ruotano attorno al verde, al paesaggio ed al suo compiersi.
- Martedì 6 marzo Antonio Perazzi - Botanica temporanea
- Martedì 20 marzo Paolo Alleva - I sentieri come beni paesaggistici
- Martedì 3 aprile Emanuela Borio - Il giardino di Psiche e Pomona
- Martedì 17 aprile Anna Furlani Pedoja - Fiori, colori, composizioni, stagioni
- Martedì 8 maggio Katerina Ziman Scudo - Greenway: percorso di conoscenza - Roberta Peverelli - presentazione del libro: Lario Romantico
- Martedì 22 maggio Valerio Cozzi - Tra Terra e Acqua: progettare il waterfront
Le relazioni saranno presentate dalle ore 18,00 alle ore 19,30 presso:
Libreria Internazionale Hoepli via Hoepli 5 Milano MM Duomo - libreria@hoepli.it - tel. 0286487264 INFO:
Responsabile Territoriale arch. Paolo Villa
Via Savona, 50 - tel 02 42290252
Rosmarancio - Mostra pomologica 1-25/03/07
Mostra pomologica di agrumi storici italiani, cereali e leguminose, piante aromatiche e spezie
Dall'1 pomeriggio al 25 marzo 2007 - Chiostro dei pesci - Società Umanitaria, Via Daverio, 7 Milano h. 10 - 18.
fonte monzaflora
Bio-energia: scelta giusta per la biodiversità?
Lo sviluppo della bio-energia dipenderà, oltre che dalla crescita dell'efficienza dei sistemi di combustione, anche dalla capacità di recuperare bio-energia per produrre biomassa per fini energetici e, di conseguenza, dalla quantità di biomassa per unità di superficie e di aree agricole da destinare a tale tipo di produzione. Ciò pone interrogativi non di poco conto, che investono, questioni sociali e ambientali. How Much Land Can Ten Billion People Spare for Nature? ricordava Waggoner (1994) in un celebre articolo, ponendo la questione della priorità di destinazione d'uso da assegnare ai suoli.
Da un punto di vista più propriamente ambientale, i cambiamenti di uso del suolo possono avere un impatto di segno opposto, positivo o negativo, sulle principali caratteristiche ambientali, quali la biodiversità, la qualità del suolo, il paesaggio, la disponibilità e la qualità dell'acqua, l'inquinamento di fiumi e laghi, l'emissione di sostanze tossiche (McLaughlin e Walsh 1998). Si tratta di argomenti complessi, spesso legati ai casi specifici. Nel caso della biodiversità (sia animale sia vegetale) l'impatto ambientale generato dalla creazione di piantagioni forestali con finalità energetiche può essere di duplice natura. Sicuramente negativi quando essi sono realizzati su aree naturali o semi-naturali e ancora di più se le piantagioni sono monospecifiche, se realizzate con specie non native, e con materiale d'impianto ottenuto per via agamica o geneticamente modificato; inoltre, le pratiche colturali che insistono su tali aree possono provocare una riduzione di biodiversità, attraverso un'alterazione della qualità degli habitat per se (per effetto dell'uso di pesticidi e d'erbicidi, di fenomeni d'erosione del suolo, ecc.) e degli ecosistemi (frammentazione, effetti sugli organismi degli habitat adiacenti, ecc.). Altri impatti negativi possono essere associati alla compattazione del suolo, alla qualità e quantità delle risorse idriche, all run-off d'erbicidi, di pesticidi e di fertilizzanti in eccesso che possono contaminare il suolo e il mezzo liquido in esso presente.
D'altro canto, occorre sottolineare che se le <
> sono realizzate su terreni ex- agricoli o su suoli degradati gli effetti sulla biodiversità animale e vegetale sulla riduzione dei fenomeni erosivi (Malik et al. 2000) e sulla qualità dei suoli sono senz'altro positivi (Tolbert et al. 2000). Inoltre, essendo le specie comunemente impiegate per questo tipo d'impianti (Salix spp., Populus spp.) particolarmente efficaci nell'assorbire i composti azotati, specialmente in confronto alle coltivazioni erbacee annuali, le piantagioni arboree a fini forestali possono produrre benefici in termini d'abbattimento delle eccessive concentrazioni d'azoto presenti nei suoli. Ancora in questo contesto, le piantagioni-energia possono essere usate nelle wetland artificiali, per la depurazione di reflui da metalli pesanti quali zinco, rame, cadmio, piombo o per "ripulire" suoli inquinati (Christopher e Isebres 2000, Adegbidi 2001).
Attraverso un'oculata gestione, è possibile dare un equilibrio tra mantenimento della produzione e della biodiversità. Ciò può essere raggiunto, per esempio, con l'uso di materiale forestale di propagazione attentamente selezionato, al fine d'ottenere una diversità genetica (intraspecifica); l'alternanza a mosaico di coltivazioni e soprassuoli forestali, la disetaneità dei soprassuoli per aumentare la diversità strutturale. Ulteriori esempi di scelte gestionali sono: la creazione di corridoi ecologici per connettere habitat frammentati; la modifica delle dimensioni dei coltivi e delle prese di taglio del bosco; il contenimento del consumo di prodotti chimici; la diffusione degli inerbimenti; l'impiego di mescolanze di specie e la differenziazione delle età...
(vedi anche "Le biomasse legnose. Un'indagine delle potenzialità del settore forestale italiano nell'offerta di fonti d'energia")