2007.03.19
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Le mezze verità della Fao. Greenpeace: i deserti verdi non compensano la devastazione delle foreste tropicali
La Fao annuncia con ottimismo, pubblicando il rapporto sullo stato delle foreste nel mondo, il rallentamento della deforestazione a livello mondiale. In realtà, a crescere è il numero degli alberi piantati in Paesi che hanno già perso le proprie foreste naturali, mentre continua il vertiginoso declino delle grandi foreste naturali, soprattutto quelle tropicali. L'Africa e L'America Latina, come confermato dalla Fao, continuano a perdere foreste ad un tasso allarmante. Ogni anno l'Amazzonia perde 25.276 chilometri quadrati di foresta, un'area grande quanto la Sicilia. Secondo la Fao, in Asia aumenta la superficie forestale grazie ai quattro milioni di ettari di piantumazioni in Cina, ma le piantagioni certo non compensano la devastazione delle foreste tropicali dell'Indonesia, dove la deforestazione, secondo la Fao stessa, avanza ad un tasso annuale del 2 per cento, ed ogni anno viene distrutta una superficie di foresta grande quanto un'intera regio ne italiana (20 mila chilometri quadrati). Secondo un rapporto rilasciato alcuni mesi fa dall'Organizzazione per le foreste tropicali (ITTO) meno del 5 per cento delle foreste tropicali sono gestite secondo pratiche sostenibili. Intanto il fenomeno del taglio illegale continua ad affliggere queste foreste. "I nostri più vicini parenti nel mondo animale, gorilla, scimpanzé, bonobo e orango, rischiano di scomparire per sempre per la perdita del loro habitat. Certo non vivranno nelle piantagioni di eucalipto" commenta Sergio Baffoni, di Greenpeace. "Con loro scompariranno moltissimi altri animali: i due terzi delle specie animali e vegetali terrestri hanno nelle foreste il proprio habitat. Confondere una piantagione con una foresta intatta è un tragico errore". (Greenpeace)
Gli ogm provocano problemi ai risicoltori Usa
La contaminazione delle varietà convenzionali con quelle geneticamente modificate sta provocando seri problemi ai risicoltori statunitensi, che attraversano "la peggiore crisi a memoria d'uomo". Lo scrive il "Washington post" in un articolo che apre il numero di questa settimana della "rassegna estera" di agra press. Secondo il quotidiano, "sempre più, gli agricoltori stanno arrivando alla conclusione che le assicurazioni date all'inizio dello sviluppo degli ogm, secondo cui le colture geneticamente modificate avrebbero potuto essere tenute segregate da quelle convenzionali, erano esagerate". (Agrapress)
Biodiversità vegetale: online le liste varietali dei fruttiferi
Image Line, in collaborazione con il Cra - Isf, Istituto sperimentale per la Frutticoltura di Roma, e grazie al contributo di Syngenta, ha realizzato il sito http://www.listevarietali.it, con l'obiettivo di divulgare tutte le informazioni annualmente pubblicate dal 2004 a oggi nello "Speciale Liste Varietali" realizzato dalle riviste cartacee Terra e Vita (Il Sole 24 Ore - Edagricole) e L'Informatore Agrario ad anni alterni. Sul portale, dedicato alle specie e alle varietà frutticole, sono consultabili e scaricabili tutte le schede relative a: Albicocco, Ciliegio, Fragola, Mandorlo, Melo, Pero, Pesco gialle e bianche, Nettarine gialle e bianche, Percoche, Lampone, Rovo, Mirtillo gigante, Susino. Collegandosi al sito ListeVarietali.it è possibile accedere a tutti i pdf dello "Speciale Liste Varietali" suddiviso per specie (esattamente come riportato nel sommario dell'opera su carta e con l'archivio di 3 anni di storico) e visualizzare l'elenco delle Unità operative, dei responsabili e dei collaboratori coinvolti nel progetto, con la possibilità di effettuare ricerche incrociate per specie e per portinnesto/varietà.