Ieri, 19 dicembre 2019, un centinaio di persone si sono presentate al consiglio comunale di Abbiategrasso interrompendolo. Le grida di protesta, gli applausi, gli striscioni e i cartelli ribadivano tre concetti semplici ma fondamentali per il presente e il futuro del territorio abbiatense: NO TANGENZIALE – IL PAGIANNUNZ NON SI TOCCA – SINDACO NAI, servo dei signori del cemento, DIMETTITI. Cesare Nai e un pezzo della sua giunta (neanche tutta perché un altro assessore ha deciso di sottrarsi all’ennesimo gesto vile e spregevole dimettendosi) mercoledì 18 dicembre, nascosti nel palazzo, hanno deliberato il primo passo della fine di un territorio, della sua catastrofe. Nai e la sua giunta hanno fatto gli interessi di un privato adottando il piano presentato dalla società BCS SPA (multinazionale il cui presidente è Fabrizio Castoldi). Il piano prevede nell’area del Pagiannunz 12.500 metri quadrati di capannoni di media vendita, multisala e/o spazi per convegni. La giunta Nai e la sua maggioranza dovevano impegnarsi per far riaprire il pronto soccorso la notte, dovevano battersi per una linea ferroviaria migliore e moderna di collegamento con Milano, dovevano preoccuparsi della drammatica situazione giovanile (disoccupazione, dispersione scolastica e difficoltà nell’accesso al lavoro) …invece hanno deliberato il primo passo verso la fine di un territorio preoccupandosi soltanto degli interessi di un unico signore milionario e della sua multinazionale. I politici, che hanno governato e voluto questo processo, fino a ieri si sentivano forti, intoccabili e appoggiati dai signori del cemento… ma da ieri sera li abbiamo visti intimoriti, confusi, gli abbiamo visto abbassare lo sguardo di fronte agli occhi onesti e indignati degli abbiatensi. Da oggi il loro ruolo, il loro mandato non è più così sicuro e intoccabile. I servi dei signori del cemento, trincerati nei palazzi, si dovranno prendere tutte le responsabilità delle loro vili e irresponsabili gesta. Ieri le persone, i cittadini e le cittadine, i giovani e meno giovani, i lavoratori, i disoccupati, gli abitanti di questo territorio e non solo hanno iniziato ad esprimere il loro dissenso con determinazione. Manifestare per le strade, raccogliere migliaia di firme, interrompere il consiglio comunale sono solo i primi passi che porteranno al sicuro questa cittadina e questo territorio. Non ci fermeremo, non ci fermerete.
NAI, SERVO DEI SIGNORI DEL CEMENTO, DIMETTITI. NO TANGENZIALE – IL PAGIANNUNZ NON SI TOCCA!