TAVOLO DI LAVORO
per una mobilità sostenibile dell’Ovest Milano
Sabato 28 Marzo 2015
corteo popolare a piedi, in bici e con i trattori da Albairate a Abbiategrasso
NO TANGENZIALE
COLTIVIAMO PAESAGGIO SRADICHIAMO CEMENTO
CANCELLIAMO PER SEMPRE IL PROGETTO ANAS
USCIAMO DALLA LEGGE OBIETTIVO
SI A SOLUZIONI DI MOBILITA’ CONDIVISE
Il progetto ANAS “Collegamento tra la SS n.11 – Padana Superiore – a Magenta e la tangenziale Ovest di Milano” inglobato nella Legge 443/2001, più nota come Legge Obiettivo, si avvia a compiere 14 anni. Merita una particolare attenzione approfondire quella che, con grandissima enfasi, era stata presentata come la soluzione per il rilancio
infrastrutturale del Paese attraverso il “superamento di particolarismi e localismi esasperati”.
L’intervento si configura come prosecuzione della Malpensa-Boffalora/A4 e, nell’ambito dei collegamenti per Malpensa, si pone come asse viario esterno alla tangenziale Ovest di Milano finalizzato a favorire i collegamenti tra Milano, l’Ovest Milanese e la A4 in corrispondenza della superstrada Malpensa-Boffalora. Il Progetto si divide in 3 tratte:
Tratta A: da Magenta ad Albairate;
Tratta B: da Albairate a Milano (collegamento con la tangenziale Ovest);
Tratta C: da Albairate a Vigevano (variante di Abbiategrasso e adeguamento in sede fino al nuovo Ponte sul Fiume Ticino).
A seguito della riduzione di 65 milioni di euro operata dal Ministero delle Infrastrutture e il venir meno di risorse previste dalla Regione Lombardia, i finanziamenti disponibili per l’intervento sono scesi da 281 milioni a 212,8 milioni. Ciò ha comportato a metà del 2013 il riavvio da parte di ANAS della progettazione definitiva di uno stralcio funzionale dell’opera (Tratta A e Tratta C) che deve essere inviata al Ministero delle Infrastrutture per l’approvazione del CIPE.
Ad oggi non abbiamo traccia di dove sia il Progetto Stralcio Funzionale e non c’è più traccia neanche del finanziamento di 212,8 milioni. Il solo pregio che ha avuto la Legge Obiettivo ed il Progetto Anas è stato quello di connettere progettualità virtuose nei nostri territori, persone diverse che nei vari ambiti hanno lavorato per mantenere vive le caratteristiche delle Terre dei Navigli. Nel settore agricolo, ma anche in quello artigianale e amministrativo dei Comuni sensibili alla difesa dei Beni Comuni si è lavorato, fianco a fianco con tante associazioni, con i comitati e le forze politiche per far sì che la nostra terra non venisse snaturata e omologata al ruolo di periferia della grande metropoli.
La trasmissione di Presa Diretta andata in onda su Rai 3 domenica 15 Febbraio ha messo in luce le enormi contraddizioni tra il tema Nutrire il pianeta e l’enorme consumo di suolo agricolo che una distorta interpretazione di Expo ha indotto; le immagini della Teem e il destino segnato di una terra fertile e produttiva non possono non lasciare traccia anche nei più accesi sostenitori delle infrastrutture stradali come veicolo di sviluppo e di ricchezza.
L’intento è ancora una volta quello di informare, proporre alternative e invitare al dialogo enti e istituzioni per trovare soluzioni sostenibili e condivise proponendo il seguente percorso:
– cancellazione del progetto ANAS
– uscita dalla Legge Obiettivo
– istituzione di un tavolo di lavoro tra i comuni del territorio per definire un nuovo progetto di mobilità dell’ovest milanese:
> recuperando dove possibile le strade esistenti;
> potenziando e migliorando il trasporto pubblico;
> realizzando una rete di piste ciclabili di interconnessione tra i Comuni;
i Sindaci e i Cittadini dell’Ovest Milano hanno il diritto di essere informati su quanto sta accadendo nel loro territorio. I Sindaci e i Cittadini hanno il diritto di decidere il futuro del proprio territorio. In Lombardia e in Italia sono troppe le opere inutili e i soldi sprecati o peggio intercettati dalle organizzazioni malavitose. Cemento e asfalto che impattano sui territori peggiorano la qualità dell’aria e della vita dei Comuni coinvolti.
Quello che è avvenuto con Brebemi, Pedemontana, Teem e tutta l’urbanizzazione che Expo sta producendo sono uno
tsunami da fermare. Con le 14.000 firme raccolte a suo tempo, i vari ricorsi al TAR, la petizione depositata presso l’Unione europea, vi aspettiamo per la
MANIFESTAZIONE PUBBLICA 28 MARZO
Concentramento ore 9.00 in Piazza del Mercato ad Albairate (MI)