NO TANG CLAN MERCATO AGRICOLO NO TANGENZIALE al Folletto25603

Con grande piacere le porte del Folletto25603 si apriranno ancora una volta
per un mercato contadino di agricoltori e agricoltrici di questo territorio.
E poi incontri, chiacchiere, musica, laboratori.

28 maggio 2023 dalle 11.00 a sera
NO TANG CLAN
MERCATO AGRICOLO NO TANGENZIALE

al Folletto25603
Parco di Via Lattuada, Quartiere Folletta, Abbiategrasso (MI)

ORE 11.00 – 17.00 
MERCATO CONTADINO
Con i prodotti e gli agricoltori del territorio

Cascina Caremma (Besate), Cascina Selva (Ozzero), Cascina Fraschina (Abbiategrasso) Zaffaroni Domenico (Mozzate), L’Orto del Villano (Castellazzo De’ Barzi, Fraz. Robecco sul Naviglio)
Le birre del Birrificio di Ringhiera (Milano – Cassinetta di Lugagnano)
I Vini dei Vignaioli de La Terra Trema a cura del Folletto25603 (Abbiategrasso)

ORE 13.00 
PRANZO CONVIVIALE 
A cura degli agricoltori  

ORE 15.00 
INCONTRO  
PAESI AI MARGINI DI QUESTO PAESE AI MARGINI 
Con Lucia Tozzi (Studiosa di politiche urbane) 

ORE 17.00 
DJ-SET
Cosmic Entropy

NEL CORSO DELLA GIORNATA CHIACCHIERE SU MAPPE 
Storie, ricordi, immagini 


MA QUALE MILANO. IL VOSTRO ASFALTO PORTERÁ ALL’ABISSO

Serve tutelare e valorizzare i territori, le agricolture contadine, culture e colture locali. servono pratiche che non compromettano le vite nostre e quelle delle generazioni a venire. 
Servono oasi. 
Saremo insieme ancora una volta, per ribadire il nostro NO deciso alla tangenziale e alla funesta colata di cemento che vorrebbero abbattere sul Parco Giardino dell’Annunziata
Saremo insieme perché così si costruiscono comunità di luogo ricche, attive, vivaci. Invitiamo a partecipare, a sostenere questa occasione di lotta di territorio.

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NO TANGENZIALE | IL PAGIANNUNZ NON SI TOCCA

Non costruirete un futuro fatto solo di asfalto, cemento e speculazione

CASTELLAZZO DE’ BARZI 
Domenica 16 aprile 2023 dalle ore 15 
Parcheggio Centro Carni Valleticino
FERMIAMO LA TANGENZIALE 
PRESIDIO/ASSEMBLEA POPOLARE DI AGGIORNAMENTO 
Guardiamo insieme a che punto è il progetto, studiamo le mappe e capiamo bene cosa comporterà per il territorio. Confrontiamoci sul da farsi. 

ABBIATEGRASSO 
Domenica 23 aprile 2023 dalle ore 10 a sera 
Al Folletto25603 
MERCATO CONTADINO in collaborazione con LA TERRA TREMA
Con i prodotti e gli agricoltori del territorio 
Assaggi, acquisti diretti, pranzo conviviale, assemblea, laboratori e musica 

Il sud-ovest milanese, l’abbiatense e il magentino stanno per essere invasi da un fiume di asfalto e cemento. Il progetto ANAS per la Superstrada VIGEVANO/MAGENTA sembra in procinto di essere realizzato. Taglierà in due un territorio agricolo contraddistinto da un reticolo di fontanili e risorgive, mettendo a repentaglio un sistema idrico già fortemente compromesso dai cambiamenti climatici. Sarà l’ennesimo spreco, l’ennesima colata di asfalto fine a se stessa, perché, per chi non lo avesse ancora capito, la Superstrada NON porterà a Milano, ma partirà da Ozzero e terminerà a Magenta/Boffalora, sconvolgendo il territorio dei dieci comuni coinvolti e le vite delle persone che vi abitano.  
Al contempo, ad Abbiategrasso la giunta Nai, Essedue srl, Castoldi SPA vogliono devastare il PAGIANNUNZ (Parco Giardino dell’Annunziata) con una colata di cemento commerciale e residenziale di oltre trentamila metri quadri (negozi, ristorazione, case, box e parcheggi) distruggendo una delle aree agricole e naturali più interessanti del Parco del Ticino. 
Sono entrambe scelte scellerate perché azzereranno per sempre la morfologia, l’aspetto, le economie di un territorio, ad oggi, unico e prezioso. Verranno anni di cantieri in mezzo a noi, espropri, parcellizzazioni, bretelle e raccordi che, con un effetto a catena, porteranno altre bretelle e altri raccordi. Uno spreco rovinoso perché con semplici riqualificazioni avremmo già risolto (da tempo) gli atavici problemi del traffico locale. La devastazione di questo territorio rischia di essere imminente e irreversibile.

Cambiano i governi, ma l’idea di futuro sembra essere sempre la stessa. Di questo passo il destino è catastrofico. Difendere i territori da progetti infrastrutturali devastanti imposti dall’alto è una sfida cruciale. Immaginare e costruire modelli di sviluppo che sappiano tutelare, riqualificare e valorizzare i territori, i paesaggi, l’agricoltura contadina, le culture e le colture locali, le esperienze autogestite, autonome, è il vero progresso. Dobbiamo esprimere come abitanti di questo territorio la nostra contrarietà a questi progetti e a questa politica che rischia di compromettere le nostre vite e quelle delle generazioni a venire.

Domenica 16 marzo ci troveremo a Castellazzo De’ Barzi nel parcheggio del Centro Carni Valleticino, scelto come luogo simbolo perché irrimediabilmente cancellato da una colata di asfalto se questo progetto verrà realizzato. Ci troveremo insieme per guardare le mappe, per discutere delle ultime decisioni del Commissario Straordinario del Governo che ha chiuso la conferenza dei servizi infischiandosene dei pareri contrari degli enti del territorio. Guarderemo quello che rischia la cittadina di Robecco sfatando la narrazione che dice che saranno solo vantaggi per questo comune.  

Domenica 23 aprile dalle 10 fino a sera saremo al Folletto25603 di Abbiategrasso per un mercato contadino con gli agricoltori e i prodotti del territorio, pranzeremo insieme, studieremo il progetto, ci confronteremo e ascolteremo buona musica.

Le risorse economiche pubbliche devono essere utilizzate per riqualificare le strade esistenti, per potenziare il servizio pubblico (treni e autobus locali), per realizzare reti di piste ciclabili d’interconnessione tra i comuni, per politiche virtuose, intelligenti, per un welfare pubblico moderno, per una sanità con ospedali e pronto soccorso efficienti, per superare la crisi economica, sociale e ambientale crescente. Queste battaglie riguardano tutti/e: non fate mancare il vostro appoggio! Non deleghiamo alla politica e ai politicanti il nostro futuro. Agiamo insieme, prima che sia troppo tardi. 

IL PAGIANNUNZ NON SI TOCCA! NO TANGENZIALE! 

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ASSEMBLEA PUBBLICA “NO TANGENZIALE – IL PAGIANNUNZ NON SI TOCCA”

Venerdì 24 ore 21 al Folletto25603

Torniamo a incontrarci, confrontiamoci sulla situazione e costruiamo insieme le prossime mobilitazioni.Entro metà marzo la Conferenza dei Servizi definirà i prossimi passaggi, progetto esecutivo e CIPE per la “Tangenziale”. Ci sono due ricorsi congiunti pendenti (comuni e comitati) di cui il primo andrà in udienza il 6 aprile. Al PAGIANNUNZ la situazione non è per niente chiara e si attende il pronunciamento del consiglio di Stato sulla legittimità del progetto Essedue srl con l’avallo della giunta Nai/Albetti. Il rischio che un’area agricola e naturale, pari a 65 campi da calcio, venga riempita di asfalto e cemento, è alto.Oggi col Governo Meloni, Salvini Ministro alle infrastrutture e i soldi del PNRR la minaccia “Tangenziale” è concreta. Staremo a vedere: sono passati molti governi e tanti ministri ma la Tangenziale non è stata ancora realizzata.L’inadeguatezza delle istituzioni e l’incapacità delle forze politiche sono ormai palesi. La sfiducia nella politica rappresentativa è certificata dai dati di affluenza delle ultime elezioni regionali.Come sempre l’unica fiducia la riponiamo in noi stessi e in quello che riusciremo a costruire per opporci ai progetti nocivi che società private e istituzioni vogliono realizzare.Venerdì ci ritroveremo al Folletto25603 per ripartire dalle uniche certezze che abbiamo per affrontare i signori del cemento: più di vent’anni di lotte popolari dal basso, autogestione e autorganizzazione.Confrontiamoci sulla situazione e costruiamo insieme le prossime mobilitazioni. Proviamo a ritrovarci, proviamo a fermarli.Venerdì 24 ore 21 al Folletto25603

NO TANGENZIALE – IL PAGIANNUNZ NON SI TOCCA

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RISPOSTA “NO TANGENZIALE” AGLI ATTACCHI DI FINIGUERRA

Finiguerra, in continua campagna elettorale, attacca parte del movimento No Tangenziale con l’intenzione di dividere il fronte. Noi continuiamo a lavorare per fermare la cementificazione e la devastazione del territorio. Avevamo chiesto al sindaco di Cassinetta un passo indietro, ne ha fatto uno avanti. Avevamo fatto un appello a Domenico Finiguerra di non travolgere il movimento No Tangenziale nelle polemiche e nelle divisioni che in questi mesi si sono abbattute sul suo gruppo di maggioranza di Cassinetta di Lugagnano e sulla comunità cassinettese contaminando anche il fronte No Tangenziale da sempre unito nelle differenze. Avevamo chiesto di maneggiare con cura e delicatezza la questione istituzionale e gli importanti ricorsi congiunti (comitati-amministrazioni). Finiguerra ha pensato bene, per distogliere l’attenzione dalla discussione sulle sue responsabilità nella crisi amministrativa e politica interna, di usare la sua carica di sindaco e il consiglio comunale per attaccare e screditare le realtà e le persone che da più di venti anni si battono per la difesa del territorio con generosità e innegabile trasparenza.La Rete di Salvaguardia del Territorio, il Folletto 25603, La Terra Trema sono realtà collettive composte da decine di persone che hanno contribuito in questi venti anni a costruire un fronte unito e forte con decine di iniziative contro lo scempio ambientale, sociale e politico del territorio, e non solo, coinvolgendo migliaia di persone in questa lotta. Una parte storicamente importante per il movimento No Tangenziale. Finiguerra non le può liquidare come vorrebbe per i suoi scontati calcoli politici autoreferenziali. Consapevole delle difficoltà del fronte No Tangenziale getta benzina sul fuoco alimentando polemiche, divisioni e contrasti. Abbiamo sempre considerato politici, sindaci e cariche istituzionali funzionali alle battaglie in difesa del territorio. Soggetti con cui confrontarci, con cui fare dei pezzi di strada per cercare di fermare i nocivi progetti infrastrutturali calati dall’alto. Non siamo mai stati loro subalterni (e mai lo saremo). La politica istituzionale ha già fatto fin troppi disastri. L’abbiamo visto già accadere. Basti pensare ai “5 Stelle” e ad alcune figure del PD che si sono avvicinate al movimento accreditandosi come coloro che avrebbero fermato l’opera ma che poi hanno fatto parte di un governo con Lega e Forza Italia che ha commissariato l’opera dando un’accelerazione imperdonabile all’iter procedurale e cancellando i risultati positivi del TAR. Oggi col Governo Meloni, Salvini Ministro alle infrastrutture e i soldi del PNRR la minaccia è concreta. Staremo a vedere: sono passati molti governi e tanti ministri ma la Tangenziale non è stata ancora realizzata. Siamo preoccupati. L’abbiamo già espresso pubblicamente e nei momenti assembleari del movimento No Tangenziale: temiamo si stia rovinosamente ampliando un solco, quello della composizione sociale e delle azioni messe in campo, quello dell’azione istituzionale come unica via a scapito della partecipazione popolare, cittadina, condivisa, aperta, multiforme. Noi continueremo, come sempre, alla costruzione di momenti di sensibilizzazione e di lotta per fermare la tangenziale e la cementificazione del territorio valorizzando tutte quelle esperienze virtuose che ci hanno accompagnato e ci vorranno accompagnare. Indiremo presto un momento aperto e assembleare, come sempre, per costruire i prossimi passi.

NO TANGENZIALE IL PAGIANNUNZ NO SI TOCCA

No Tangenziale – Rete di Salvaguardia Territoriale

Folletto25603

La Terra Trema

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