Ritrovamento di tritoni al Pagiannunz

Ecco un esemplare di “Lissotriton Vulgaris” – Tritone punteggiato – fotografato al Pagiannunz. In questi giorni ne sono stati trovati a decine, anche nei cortili dei palazzi confinanti con l’area umida! Il tritone punteggiato è una delle due specie presenti al Parco Giardino dell’Annunciata (l’altra è il Tritone Crestato). 
Questi bellissimi anfibi sono tutelati dalla Direttiva Habitat che ha come obiettivo salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali. Sono ormai considerate specie in via d’estinzione e i loro rilevamenti sono rarissimi. A fine aprile a proposito di un ritrovamento di questi animali a Viareggio (Lucca) Francesco Vincenzi, presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue, dichiarava: “Accertare la presenza di tritoni in un habitat palustre è notizia importante per l’ecosistema perché questi piccoli animali sono segnale inequivocabile che l’ambiente non è inquinato”. Non è usuale osservare tali specie perché l’inquinamento e la cementificazione sono una delle cause principali di riduzione di questi anfibi che, per spiccata sensibilità alle sostanze chimiche, hanno funzione di bioindicatori.

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LA GIUNTA NAI ADOTTA IL PIANO DELLA BCS. “NAI, SERVO DEI SIGNORI DEL CEMENTO, DIMETTITI”

Ieri, 19 dicembre 2019, un centinaio di persone si sono presentate al consiglio comunale di Abbiategrasso interrompendolo. Le grida di protesta, gli applausi, gli striscioni e i cartelli ribadivano tre concetti semplici ma fondamentali per il presente e il futuro del territorio abbiatense: NO TANGENZIALE – IL PAGIANNUNZ NON SI TOCCA – SINDACO NAI, servo dei signori del cemento, DIMETTITI. Cesare Nai e un pezzo della sua giunta (neanche tutta perché un altro assessore ha deciso di sottrarsi all’ennesimo gesto vile e spregevole dimettendosi) mercoledì 18 dicembre, nascosti nel palazzo, hanno deliberato il primo passo della fine di un territorio, della sua catastrofe. Nai e la sua giunta hanno fatto gli interessi di un privato adottando il piano presentato dalla società BCS SPA (multinazionale il cui presidente è Fabrizio Castoldi). Il piano prevede nell’area del Pagiannunz 12.500 metri quadrati di capannoni di media vendita, multisala e/o spazi per convegni. La giunta Nai e la sua maggioranza dovevano impegnarsi per far riaprire il pronto soccorso la notte, dovevano battersi per una linea ferroviaria migliore e moderna di collegamento con Milano, dovevano preoccuparsi della drammatica situazione giovanile (disoccupazione, dispersione scolastica e difficoltà nell’accesso al lavoro) …invece hanno deliberato il primo passo verso la fine di un territorio preoccupandosi soltanto degli interessi di un unico signore milionario e della sua multinazionale. I politici, che hanno governato e voluto questo processo, fino a ieri si sentivano forti, intoccabili e appoggiati dai signori del cemento… ma da ieri sera li abbiamo visti intimoriti, confusi, gli abbiamo visto abbassare lo sguardo di fronte agli occhi onesti e indignati degli abbiatensi. Da oggi il loro ruolo, il loro mandato non è più così sicuro e intoccabile. I servi dei signori del cemento, trincerati nei palazzi, si dovranno prendere tutte le responsabilità delle loro vili e irresponsabili gesta. Ieri le persone, i cittadini e le cittadine, i giovani e meno giovani, i lavoratori, i disoccupati, gli abitanti di questo territorio e non solo hanno iniziato ad esprimere il loro dissenso con determinazione. Manifestare per le strade, raccogliere migliaia di firme, interrompere il consiglio comunale sono solo i primi passi che porteranno al sicuro questa cittadina e questo territorio. Non ci fermeremo, non ci fermerete.

NAI, SERVO DEI SIGNORI DEL CEMENTO, DIMETTITI. NO TANGENZIALE – IL PAGIANNUNZ NON SI TOCCA!

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CORTEO POPOLARE Abbiategrasso, sabato 14 dicembre ore 15 Piazza Castello NO TANGENZIALE – IL PAGIANNUNZ NON SI TOCCA!

Dobbiamo difendere e salvaguardare il territorio abbiatense e magentino dalla catastrofe finale che rischia di essere imminente.
Bloccare il piano Essedue/BCS/NAI e fermare la Tangenziale Magenta-Vigevano è fondamentale per immaginare e costruire un futuro che non sia fatto solo di asfalto, cemento e miseria economica e culturale.

Il piano urbanistico sul Pagiannunz andrebbe a distruggere un’area di incredibile valore storico e naturalistico compresa tra l’Annunciata e il Naviglio Grande, la tangenziale trasformerebbe per sempre il sud ovest di Milano, ultima porzione di territorio ancora prettamente agricola.
Una grossa e immotivata espansione urbanistica e un immotivato e gravissimo consumo di territorio: 40mila MQ di cemento, 20 capannoni prefabbricati, strisce di asfalto di decine di chilometri per un’infrastruttura obsoleta, nociva e inutile.
Uno stravolgimento paesaggistico, ambientale e sociale.

Quello che oggi c’è sul piatto ad Abbiategrasso e dintorni è un bivio da cui non si torna indietro.
Lo stiamo già saggiando. O si preserva il panorama naturale, umano e agricolo di questo territorio (e che sia anche economico per noi è scontato) o si sceglie la morte delle specificità di queste terre. C’è poco altro da aggiungere. Non ci sono mitigazioni alternative che tengano. Dovesse succedere, dovesse comparire l’ennesimo centro commerciale, circondato da bretelle stradali, svincoli, tornanti e capannoni, dovesse vincere la lottizzazione di questo pregiata porzione naturale e agricola di Lombardia toccherà fare i conti prima di tutto con se stessi. Intombati i canali, asfaltati i prati, espropriati i campi, ci sarà da dire addio a quello che oggi conosciamo, ai tramonti rossi sui campi di riso e di mais, ai voli di astori sulle nostre teste, agli scambi di sguardi con gli aironi sui cigli della strada, addio alla convivialità che tanto amiamo raccontare in giro, al Ticino e al suo tesoro, alle cascine all’orizzonte. Se passeranno centro commerciale e tangenziale tutto questo non ci sarà più, non potrà più esserci, rimarremo solo noi cittadini brutalizzati, circondati da asfalto e cemento, macchine e capannoni in una città di passaggio tale e quale a mille altre periferie di metropoli, disumane, svuotate d’ogni sentimento.

Centri commerciali ne abbiamo fin troppi e portano un modello di consumo deleterio.
Nuove case non servono, sono già migliaia gli immobili dismessi e inutilizzati.
La tangenziale non migliorerà i collegamenti e il trasporto del territorio, soprattutto con Milano, porterà un ulteriore peggioramento della situazione, già gravissima, di inquinamento, lottizzazione in svincoli, povertà. Gli agricoltori lo hanno chiaro.

Serve risolvere i problemi di migliaia di pendolari della Milano-Mortara in balìa di soppressioni, ritardi cronici, mezzi fatiscenti e inadeguati.
Dobbiamo fermare quest’idea di sviluppo e futuro.
Dobbiamo immaginare e costruire modelli di futuro che sappiano tutelare, riqualificare e valorizzare i territori, i paesaggi, l’agricoltura contadina, le culture e le colture locali. Questo è il vero progresso.

Questa battaglia riguarda tutti/e.
Non fate mancare il vostro appoggio!Agiamo insieme, prima che sia troppo tardi.Ci vediamo Sabato 14 alle ore 15 in Piazza Castello per attraversare le strade di Abbiategrasso (MI).

NO TANGENZIALE – IL PAGIANNUNZ NON SI TOCCA!

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VERSO UNA MOBILITAZIONE POPOLARE PER FERMARE CEMENTO E ASFALTO

Si è svolta ieri sera al Folletto25603 una nuova assemblea dei cittadini e delle cittadine in opposizione alla volontà di Essedue, BCS e giunta Nai di realizzare un Centro Commerciale, quarantamila mq di cemento, 20 capannoni prefabbricati, case, box e parcheggi, sull’area del Pagiannunz e per fermare la Tangenziale Magenta-Vigevano.
Un’assemblea partecipata, variopinta, consapevole e competente, che ha visto la presenza di volti storici, di volti nuovi, di giornalisti locali, di figure politiche e istituzionali della città.
Come prospettato l’assemblea ha voluto essere attuativa, concreta; si è concentrata il più possibile sulle pratiche da mettere in atto e sui tempi di esecuzione. 
La necessità comune è di rendersi visibili, attraversare le strade di Abbiategrasso e farsi ascoltare.
È emerso palese il desiderio di far sentire la propria voce, forte e in prima persona, di mettere in primo piano parere e opinioni di cittadini e cittadine stanchi di vedere calpestato, per gli interessi di privati, il proprio diritto all’abitare come lo si desidera, in una città che ha ancora le sue specificità positive, le sue oasi verdi naturali e agricole, la propria umanità, patrimonio raro di questi tempi e che questi progetti, insani, vetusti, fuori dal tempo seppelliranno sotto metri cubi di asfalto e cemento. Indiscutibilmente.

Quello che oggi c’è sul piatto ad Abbiategrasso e dintorni è un bivio da cui non si torna indietro.
Lo stiamo già saggiando. O si preserva il panorama naturale, umano e agricolo di questo territorio (e che sia anche economico per noi è scontato) o si sceglie la morte delle specificità di queste terre. C’è poco altro da aggiungere. Non ci sono mitigazioni alternative che tengano.
Dovesse succedere, dovesse comparire l’ennesimo centro commerciale, circondato da bretelle stradali, svincoli, tornanti e capannoni, dovesse vincere la lottizzazione di questo pregiata porzione naturale e agricola di Lombardia toccherà fare i conti prima di tutto con se stessi.
Intombati i canali, asfaltati i prati, espropriati i campi, ci sarà da dire addio a quello che oggi conosciamo, ai tramonti rossi sui campi di riso e di mais, ai voli di astori sulle nostre teste, agli scambi di sguardi con gli aironi sui cigli della strada, addio alla convivialità che tanto amiamo raccontare in giro, al Ticino e al suo tesoro, alle cascine all’orizzonte. Se passeranno centro commerciale e tangenziale tutto questo non ci sarà più, non potrà più esserci, rimarremo solo noi cittadini brutalizzati, circondati da asfalto e cemento, macchine e capannoni in una città di passaggio tale e quale a mille altre periferie di metropoli, disumane, svuotate d’ogni sentimento; rimarranno sospiri e rimorsi, panorami di cittadine di provincia lontane da invidiare sulle pagine dei social network che preferite.

L’assemblea di ieri si ritroverà a breve, ancora, per avviare i lavori di preparazione al corteo cittadino che intende convocare.
La data e il luogo verranno comunicati non appena saranno definiti.

NO TANGENZIALE – IL PAGIANNUNZ NON SI TOCCA!

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