Il 2 aprile 2014 ad Abbiategrasso si è svolta una bella e partecipata
assemblea pubblica in difesa del territorio Abbiatense: Cittadine/i di
Abbiategrasso, Albairate, Cusago, Gaggiano, Robecco, Corbetta,
Cassinetta, Milano, aderenti ai comitati no tangenziale di Albairate e
Abbiategrasso, soci di Legambiente, tesserati FAI, i/le Presidenti
della Consulta Ecologica, della Consulta Stranieri, della Consulta
Giovani, Consiglieri di maggioranza e di minoranza, Folletti e Fate.
Si è discusso delle minacce che potrebbero abbattersi su queste terre e
del panorama di mobilitazioni nazionali a difesa e resistenza dei/nei
territori.
Si dice a proposito che Expo 2015 sarà occasione per l’abbiatense ma la
sostanza è fatta di cemento, asfalto, multinazionali del cibo, chef
stellati e agroindustria, in nome dell’agricoltura contadina e locale sì
dirà.
C’è una tendenza devastatrice che fa perdere, ogni anno, in Italia 25
mila ettari di terreno agricolo, boschi, parchi e aree naturali.
Ma c’è, soprattutto, un’opposizione decisa e consapevole a questo
modello di sviluppo, un’opposizione che immagina e costruisce un altro
futuro, anche ad Abbiategrasso, anche nelle immediate vicinanze di
questa città.
Dopo più di un anno di battaglie il Pagiannunz è fortemente compromesso.
Nonostante i vincoli della Provincia i trattori e le ruspe di Contini
commissionati dalla ESSEDUE srl continuano ad entrare nell’area umida
con lo scopo di cancellarla definitivamente, spianando il campo
all’ennesimo progetto immobiliare (se non sarà centro commerciale sarà
residenziale, se non sarà residenziale sarà logistica e capannoni oppure
tutto di un po’).
Una minaccia più lontana, ma che da anni continua a riproporsi è la
realizzazione della superstrada Milano-Malpensa-Vigevano.
Dal Governatore Maroni al sindaco di Vigevano financo al sindaco Arrara
di Abbiategrasso si sono spesi (ognuno focalizzandosi sui propri
interessi particolari) per cercare di dare sostanza progettuale a questo
sciagurato progetto. Nientemeno ad Abbiategrasso pare costituirsi un
fantomatico comitato del Sì tangenziale: presidente Castoldi (BCS,
imprenditore) e primi firmatari Ceretti, Fossati e Albetti ( gli ultimi
tre sindaci di Abbiategrasso).
Sappiamo che i sindaci del territorio si sono incontrati, sappiamo che
presto incontreranno Maroni, ma non sappiamo che cosa si sono detti e
cosa andranno a dire.
Un silenzio pneumatico sulle volontà, gli appuntamenti, le possibilità.
E tanti saluti alla partecipazione.
Le cittadine e i cittadini chiedono di sapere come hanno intenzione di
muoversi le amministrazioni, quali progetti le istituzioni hanno
intenzione di far calare sulle nostre teste. Vogliono conoscere capire
quali sono le specifiche posizioni dei sindaci, chiedono che la città
sia messa a conoscenza in modo dettagliato del progetto.
Ad oggi le uniche posizioni chiare sono state prese dai Sindaci di
Cassinetta e di Albairate (in scadenza a Maggio) per un NO alla
Tangenziale deciso. Il resto è molto fumoso.
Non è questa la strada che porterà ad un miglioramento delle nostre
esistenze.
Non è questa la strada che porterà lavoro di qualità, sviluppo e un
futuro migliore come vogliono far credere .
Questa è la strada che porterà denaro e interessi solo ai pochi
azionisti del “partito del cemento”.
Questa cittadinanza attiva ha intenzione di proseguire e dare sostanza a
quel primo incontro assembleare.
Con la consapevolezza di non essere sola.
Questa cittadinanza attiva si attiverà per costruire ulteriori
mobilitazioni e animare nuove progettualità.
Questa cittadinanza attiva chiede che le ruspe e i trattori di Contini
vengano fermati.
Questa cittadinanza attiva chiede che le mire sulla tangenziale vengano
definitivamente abbandonate.
Questa cittadinanza attiva chiede che le risorse economiche vengano
utilizzate altrove. Per migliorare radicalmente la linea ferroviaria
Milano-Mortara e per modernizzare la strada provinciale Milano-Baggio.
Questa cittadinanza attiva chiede che le risorse economiche pubbliche
siano utilizzate per politiche virtuose, intelligenti, per un welfare
moderno, per superare la crisi economica e sociale crescente
IL PAGIANNUNZ NON SI TOCCA | NO TANGENZIALE | COSTRUIREMO NUOVE
PROGETTUALITA’ PER VIVERE IL TERRITORIO IN MODO DIFFERENTE | IL
TERRITORIO e’ DI CHI LO ABITA E NON DI CHI LO VUOLE DISTRUGGERE
DALL’ALTO con POLITICHE DEVASTATRICI
Le cittadine e i cittadini dell’ASSEMBLEA DEL 2 APRILE 2014.