Si è svolta il 6 Luglio al Folletto 25603, promossa da Cambiamo Abbiategrasso, la prima riunione cittadina per “fermare il piano Sogef & Co” che ha visto la partecipazione di cittadine/i, di svariate associazioni culturali e ambientaliste del territorio, dell’Assessore all’Urbanistica Giovanni Brusati. La riunione è stata molto partecipata e ha permesso di cominciare ad immaginare le molteplici azioni da sviluppare in opposizione al piano Sogef che prevede di distruggere, con tonnellate di cemento, una porzione di territorio emblematica dal punto di vista urbanistico, storico, sociale e ambientale.
Il caso Sogef si rivela oggi quanto mai cruciale: racconta senza veli, in modo chiaro, l’operato delle passate amministrazioni, mette di fronte a una decisione veloce e precisa la maggioranza: come deciderà di operare, la scelta e le pratiche che vorrà adottare saranno concreta dimostrazione, politica, dell’essere veramente alternativa in discontinuità con il recente passato amministrativo; non alternanza nel solco della continuità della salvaguardia dei soliti gruppi di potere.
L’incontro al Folletto25603 è stato occasione per una elaborazione ragionata e collettiva sull’attuale e prossimo sviluppo urbanistico di Abbiategrasso, sull’idea di città che si va concretizzando, puntando l’ attenzione su altri piani devastanti che sembrano imminenti: i nuovi capannoni previsti nella zona sud, lungo la strada per Ozzero, alle spalle dell’area dismessa della Mivar e in prossimità della Cascina Boschetto, e le nuove villette previste a nord, sulla via Novara, tra il quartiere di via Cefalonia posto dopo il canale e la cascina Andreona. Non a caso, in questa occasione, si è parlato di PGT (Piano di Governo del Territorio) auspicando, da parte della nuova giunta, la scelta responsabile e definita di rivedere questo strumento e le scelte, oggi anacronistiche, compiute dalle passate amministrazioni.
La presenza dell’Assessore Brusati ha consentito ai partecipanti di raccontare con voce propria preoccupazioni serie e motivate, ha permesso di parlare in modo diretto ad una carica istituzionale importante facendo vedere da vicino l’area, toccando con mano, ciò che rischia di essere distrutto insieme al suo portato storico e sociale. A nostro avviso questa assemblea pubblica è stato un momento di analisi partecipato e importante. A questo seguiranno presto azioni concrete, iniziative per sensibilizzare la città e i cittadini, nuovi momenti di incontro.
Non si trascurerà nessun aspetto giuridico legale per fermare questi disastri, verranno proposti esposti alla Sovraintendenza e al Capo dello Stato.
Auspichiamo che alla disponibilità, all’interesse e all’ascolto dimostrato dall’Assessore Brusati, abbia seguito il suo impegno a cercare di fare il possibile per fermare questo scempio e che arrivi presto una presa di posizione chiara da parte dell’intera giunta per fermarlo. Siamo consapevoli che la strada è difficile, che le normative e le leggi urbanistiche non sono dalla parte della salvaguardia del territorio ma le alternative ci sono e devono essere cercate, studiate e perseguite: spostare i diritti edificatori su aree urbanizzate e dismesse può costituire una prima soluzione alternativa.
Auspichiamo un unico messaggio alla proprietà, che parta dalla città di Abbiategrasso, dai suoi cittadini, dalle sue associazioni, dalle sue forze politiche e civiche fino ad arrivare all’intera giunta: FERMIAMO IL PIANO SOGEF. Salvaguardiamo l’area tra la Siltal, la Ferrovia, l’Annunziata dall’assalto di palazzoni e cemento”.
Cambiamo Abbiategrasso
Folletto 25603
Humus in Fabula
Circolo Legambiente “Terre di parchi”