Ad Abbiategrasso, c’è un posto abbandonato, in una delle zona più interessanti della città, tra un ex Convento, una fabbrica dismessa e un terreno dove fino a pochi anni fa gli abitanti del quartiere limitrofo tenevano gli orti.
Dalla parte opposta, una roggia intasata, per incuria o per dispetto, ha dato forma a un’area umida che accoglie specie diverse, anche protette: volatili, insetti, rettili e piante tipiche dello stagno.
Tutto questo è un patrimonio culturale, storico, naturale, sociale, su cui pende l’ennesimo progetto edilizio devastante, nonostante la crisi, le migliaia di case sfitte, regolamentazioni paesaggistiche o di tutela che vengono allegramente aggirate.
C’è chi crede invece a una progettazione partecipata, diversa, sostenibile per il bene comune, che potrebbe rendere questa fetta di città un luogo meraviglioso.