|
||||
GIRP - Giornata Internazionale del Rivoluzionario Prigioniero
Firenze, 19 giugno 2005 Intervento di un compagno di Teoria e Prassi Propongo di fare un comunicato sul massacro dei 17 compagni turchi, un fatto di gravità inaudita. Intervento di un compagno di Milano Si è avviata una riflessione di vari movimenti dell'America Latina sulla doppia morale USA; da questo vi è stato un convegno a Cuba recentemente e si è avviata una campagna internazionale per processare le dinastie Bush e Kissinger. Una situazione analoga alla questione 270. Anche qui c'è una doppia morale: repressione per chi lotta contro il capitalismo, e libertà per gli stragisti. La nostra azione deve essere offensiva, portare alla sbarra questi criminali. Serve costruire una rete internazionale per denunciare la campagna della borghesia contro la classe. Ora gli USA hanno raddoppiato la taglia su Assata Shakur, in risposta alla campagna per l'estradizione del terrorista Posada Carrilles, richiesta da Cuba, e anche per questo si deve agitare la solidarietà internazionale; un'occasione da non perdere è il festival internazionale della gioventù che si terrà in Venezuela, e per cui proponiamo un lavoro e una partecipazione unitaria. Intervento di una compagna di Viareggio Avete detto che "la campagna è un esperimento per invertire una tendenza" e che questo è un obiettivo al di la della campagna. Ognuno può trovare vantaggio da ciò, ma: durante il fascismo c'era un partito e un soccorso rosso internazionale; poi il tutto si è disperso, poi c'è stato un ri-raggruppamento dei soccorsi rossi, e poi il fallimento. Il tentativo di un nuovo lavoro necessita di un percorso lungo e non basta una campagna. Come sveltire questo percorso necessariamente lungo (e con un passato che ha un peso)? E' necessario un impegno, anche individuale. Chi ha sviluppato la campagna sta acquisendo una lotta e togliendosi di dosso quello che la frena. Oltre alla mappatura delle inchieste si dovrebbe fare una mappatura delle organizzazioni che lavorano sulla questione. Per costruire unità e analizzare cosa oggi blocca questo percorso. Abbiamo detto unire quello che la borghesia divide. Dobbiamo capire se le difficoltà sono a unirsi "contro" o a unirsi "per". Il "per" è lo scoglio reale, dobbiamo ragionare su questo: l'organizzazione è il grosso scoglio, sentirsi legati a qualcosa piuttosto che al proprio soggettivismo. Intervento di un compagno di Milano Per quanto riguarda il bilancio, la campagna è stata portata avanti da soggetti che hanno una visione chiara dei rapporti con lo stato. Ha avuto un carattere che strutturalmente non presta il fianco a opportunismi e ambiguità; questa caratteristica sarà molto difficile da salvaguardare con un allargamento. I compagni e gruppi altri dovranno superare lo scoglio del prossimo governo di centro"sinistra" e una chiarificazione sullo stato. Questi non si spenderanno su questa tematica; del resto come già detto il livello formale dell'interessamento poi non si concretizza. La campagna fornisce strumenti; i sinceri democratici difendono il conflitto sociale ma non si assumono frontalmente la tematica; questa è una contraddizione, un limite loro. Un altro stimolo: dobbiamo assumerci l'esigenza della capacità di chiarire una linea di condotta, soprattutto se attaccati dallo stato, soprattutto per i giovani, qui nel centro imperialista; Rote Hilfe ad esempio è un lavoro di decenni in questo senso, con paletti politici molto forti e marcati. La campagna ha un grosso valore d'uso riguardo a quest'esigenza. Ed è anche un ambito dove i compagni che già hanno subito storicamente la repressione possono mettere a disposizione indicazioni su come la si affronta. Sul quadro europeo, poi dobbiamo confrontarci col problema centrale delle liste nere, tematica comune a livello europeo ed extraeuropeo. Le forze "alternative" della sinistra non affrontano questo terreno; mentre la controparte è già attiva e coordinata a livello internazionale. |