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ASSEMBLEA NAZIONALE per un BILANCIO POLITICO della Campagna 270
Firenze, 20 maggio 2006 INTERVENTO DELLA COMPAGNA DI TRENTO L'esperienza della campagna contro i reati associativi è stata ed è tuttora un'esperienza necessaria nel panorama della lotta di classe del nostro paese per due motivi principali: - è espressione di una contro tendenza dove realtà ed esperienze pur diverse tra loro, hanno saputo confrontarsi e lavorare insieme per oltre un anno su contenuti comuni in maniera concreta, sviluppando cioè iniziativa. Questo è un aspetto di non poco conto, se guardiamo le difficoltà spesso presenti tra i gruppi a muoversi su un minimo comune denominatore, a trovare un contenitore all'interno del quale le diversità possano confrontarsi adeguatamente e arrivare quindi a coordinarsi per produrre iniziativa comune; - ha coperto un vuoto presente sul tema della repressione prima di questa esperienza, nel senso che ha saputo andare oltre la tendenza a denunciare e a occuparsi del tema della repressione, da parte di questo o quel gruppo, isolatamente e quando direttamente colpito. Ha saputo produrre cioè, contenuti e strumenti espressione di uno sforzo collettivo e coordinato ad opera di esperienze diverse che, pur con tutti i limiti, le necessità di miglioramenti, ecc., è stato riconosciuto comunque in generale utile e necessario da molti compagni, anche compagni che non hanno preso parte alla campagna in maniera diretta. - Uno dei limiti della campagna, è stato quello di concentrarsi su un aspetto particolare della repressione: i reati associativi. Questo limite andrebbe superato sviluppando l'iniziativa su più fronti: immigrazione, repressione a livello internazionale, sul lavoro, delle lotte politiche e sociali. Tra il resto, alcuni collegamenti con queste tematiche, come la questione del processo repressivo su scala internazionale e le condizioni di vita nelle carceri, già all'interno di questa esperienza sono emersi. - Si tratterebbe di approfondire da un lato questi collegamenti e dall'altro di sviluppare quelli legati p.es. alla repressione delle lotte antifasciste e quelli legati ai numerosissimi casi di repressione sul posto di lavoro di cui abbiamo molti esempi: dal licenziamento di Dante de Angelis, a quello dei lavoratori fiat di Pomigliano aderenti allo SLAI COBAS, ai lavoratori della Eaton di Rivarolo, caricati dalla polizia perché impegnati in un presidio contro la delocalizzazione dell'azienda - La questione è un rilancio della campagna attraverso lo sviluppo di un'iniziativa, anche su questi fronti, con la stessa metodologia che siamo riusciti a mettere in campo con la campagna sui reati associativi. Mese significativo per il rilancio di questa campagna sarebbe il mese di giugno. - Oltre alla manifestazione nazionale per la scarcerazione dei compagni antifascisti, convocata il 17 giugno a Milano, andrebbe messa in campo un'altra importante iniziativa: - - Va ricordato che il 16 e il 17 giugno saranno processati i compagni turchi Avni e Zeynep, detenuti nelle carceri italiane dal 1° aprile 2004. - Sempre intorno a quelle date, si aprirà anche il nuovo processo contro il compagno Bahar che, alla fine di aprile, è stato arrestato in Olanda, colpito da un mandato di arresto internazionale emesso su richiesta della Turchia che ne vuole l'estradizione. - Il 16 giugno di quest'anno ricorre il primo anniversario del massacro, da parte dell'esercito turco, di 17 dirigenti del MKP (Partito Comunista Maoista della Turchia e del Nord Kurdistan) - Tutto ciò che è accaduto e che sta accadendo ai compagni turchi oggi, è possibile grazie alla legislazione internazionale di cui si sono dotati i paesi imperialisti. Tra le misure adottate, le così dette liste nere antiterrorismo che, come stiamo ben sperimentando, sono uno strumento che rafforza i rapporti di collaborazione tra gli stati della reazione, per una efficace repressione in tutto il mondo di democratici, comunisti, antimperialisti, ecc. - In questo contesto, dovrebbe ormai essere chiaro, che l'avvio del processo per l'entrata della Turchia nell'Unione Europea, va anch'esso nella direzione di una più stretta collaborazione tra imperialismo occidentale e regime fascista turco. A questo proposito, abbiamo visto le rivolte del popolo turco. Abbiamo visto nei TG nazionali le azioni di protesta, nel novembre scorso, all'interno della vasta comunità turca in Germania, dopo il via libera alle trattative. - In questo quadro propongo che quest'anno la giornata internazionalista dell'eroismo venga dedicata alla lotta del popolo turco. - Propongo anche, in data da concordare, un'iniziativa davanti all'ambasciata turca a Roma di solidarietà con i compagni Bahar, Avni, Zeynep, per commemorare i 17 compagni del MKP massacrati l'anno scorso in Turchia, contro l'entrata della Turchia in Europa. |