Arriva una proposta di presentazione…

Questa vorrebbe essere una presentazione seppur generica del gruppo che potrebbe essere pubblicata sui giornali ( bisognerebbe aggiungere due righe di conclusione, il numero di telefono_ insisto per dotarci di telefonino_ e l’indirizzo email )
Non mi mangiate, è pur sempre un contributo.
La prima parte forse è troppo poetica, la seconda troppo compatta e scritta in politichese.
Criticatela, aggiungete, tagliate , incollate, cassate : ma scrivete qualcosa.
Contate che tutta una serie di mie opinioni in una situazione come la nostra, crescente ma ancora non identitaria ( nel senso più politico del termine ), rimarrebbero solo mie opinioni. Quindi è uscito questo.

 

Non ce li faranno sentire i rumori
dello stridere delle ferraglie metalliche,
dello scoppio delle bombe, delle sirene antiaere,
Non riusciremo ad ascoltare neanche le urla delle genti,
le loro grida disperate e il silenzio di terrore che le segue.
Alle immagini seguiranno parole di altri che ci spiegheranno
che questi rumori non sono altro che melodie di pace.

Come i canti delle sirene,
quelle figure mitiche che coi propri suoni ammaglianti distraevano i naviganti
facendogli abbandonare ogni tipo di governo della nave
che si schiantava sugli scogli
o peggio
che si disperdeva nell’oblio nebbioso di un mare sconosciuto
Mentre il suono della guerra è proprio quello di un’altra sirena ,
più vera e meno piacevole,
quello della contraerea il cui rumore angosciante si è trasmesso fino a noi
e rappresenta la morte che cade dall’alto,
la vita che si spezza
colpo dopo colpo,
bomba dopo bomba .
Siamo convinti che non esista guerra che non sia combattuta contro noi tutti

Se_odi_la_sirena è una libera associazione di corpi e intelligenze
che si propone di svolgere un’opera diffusa di contrapposizione all’idea di guerra
come componente inevitabile e imprescindibile del nostro vissuto quotidiano.
Tutto ciò mediante la sensibilizzazione e il coinvolgimento delle soggettività e delle individualità presenti sul territorio,
che, benché risulti essere geometricamente limitato, non viene inteso come entità chiusa e omogenea.
anzi che nella propria specificità rappresenta un ganglio fondamentale
di interconnessione e di scambio e di passaggio per le realtà sociali sedimentate o migranti che ivi si trovano

...e puntuali alcuni commenti

La prima parte che definisci poetica secondo me può andare bene. Per quanto riguarda la seconda parte rimango dell'idea che il parallelismo tra il canto della sirena e il suono della sirena che noi intendiamo non sia del tutto giusto. La prima con un incantevole canto cerca di attirare i naviganti dispersi nell'oceano (non prendiamo in considerazione l'obiettivo ultimo!), la seconda emette un terribile suono d'allarme che altro non provoca che timore in chi la ascolta. L'ultima parte secondo me è un pò confusa ritengo sarebbe meglio alleggerirla in modo da renderla più comprensibile. Io ho tentato di farlo:
Tutto ciò mediante la sensibilizzazione e il coinvolgimento delle individualità presenti sul territorio che, benchè generalmente inteso come spazio chiuso e omogeneo, può rappresentare un ganglio fondamentale d'interconessione e di scambio tra le diverse realtà sociali.
Non so cosa intendi per "migranti e sedimentati" ma penso che possiamo lasciarli sottointesi e quindi sottolinearne l'aspetto di normalità.
Cosa ne pensate. Ciao