NUMERO ZERO ANNO ZERO
“Inchiesta
su Forza Nuova”
da
“Zero in Condotta” e www.contropiani2000.org
Forza Nuova: l'unica
opposizione (?)
La visibilità recente di un movimento politico neofascista come Forza
Nuova (FN) dipende, da quello che si dice negli ambienti dell'estrema destra,
dall'attuale grave crisi del Movimento Sociale - Fiamma Tricolore (MS-FT). Il
partito di Rauti pare stia perdendo pezzi della sua organizzazione (intere
sezioni e i suoi militanti più giovani ) verso FN, mentre i suoi militanti più
anziani vedono nel Fronte Nazionale di Adriano Tilgher un'alternativa allo
sbracamento del MS-FT.
Il Fronte Nazionale nasce nel
1997, dopo un'assemblea al cinema Capranica di Roma, con l'intento di sviluppare
in Italia un partito simile a quello di Le Pen in Francia. Presidente del Fronte
Nazionale viene eletto Adriano Tilgher, amico di Stefano Delle Chiaie fin dai
tempi di Avanguardia Nazionale. Il progetto di Tilgher è di ricostruire una
destra anticapitalistica, superare la distinzione tra destra e sinistra, oltre
alla scontata battaglia contro l'immigrazione, con la parola d'ordine
"ognuno a casa sua". Insomma, si parte da dove Rauti ha fallito,
cercando di rimettere assieme i delusi di Alleanza Nazionale.
Anche l'anno di fondazione di
Forza Nuova è il 1997, ma già da tempo nelle
sezioni del MS-FT veniva distribuita la rivista Foglio di Lotta
(pubblicata con i soldi di Roberto Fiore, ancora latitante a Londra). Rauti,
preoccupato dal successo della coppia Fiore/Morsello, ne vieta però la
diffusione e, allora, viene presa la decisione che è giunto il momento di
operare fuori dal partito. La nuova formazione riesce a far breccia anche nelle
fila della Lega Nord, dove diversi militanti sono stanchi dei cambiamenti di
umore di Bossi, delle strane alleanze e delle dichiarazioni di intenti mai
realizzate (come sulla secessione e sull'immigrazione). La paura del diverso, lo
spauracchio dell'immigrazione, mischiate al
tradizionalismo cattolico più integralista, fanno breccia in settori non
marginali della popolazione e su questo ha creato le sue fortune la
"Tolleranza Zero" della destra istituzionale. Su questo sentiero Forza
Nuova intende spingere, radicalizzando certe posizioni, dichiarandosi
"l'unica opposizione". Non è ancora giunto il momento di attaccare i
centri di accoglienza come già succede in Austria e in Germania, non c'è
ancora la pratica regolare delle aggressioni agli stranieri come in Francia o in
Inghilterra, ma certe cose si cominciano a vedere anche da noi. Le ronde padane
di Borghezio vanno in quella direzione ed anche alcuni episodi estemporanei
avvenuti nella nostra città (le ronde anti-barboni la notte del 27 giugno, dopo
la vittoria della destra alle elezioni comunali, le ronde dei ragazzotti della
Fiamma Tricolore contro i tossici) sono segnali che non vanno sottovalutati.
Certo, Forza Nuova ci ha tenuto, fin ad ora, a far apparire i suoi dirigenti in
giacca e cravatta, ha usato le competizioni elettorali per lanciare i suoi
messaggi di propaganda, ma la campagna di proselitismo per nuovi militanti si
rivolge ai naziskin, alle frange più violente del tifo, agli scontenti dei
partiti della destra istituzionale. Quindi è abbastanza facile immaginare
quello a cui mirano e al clima politico e sociale che, se potessero, vorrebbero
instaurare. Sentite cosa dice in un'intervista a Repubblica (24 settembre 1999)
Paolo Caratossidis, studente di Scienze Politiche di Padova e dirigente di Forza
Nuova Studenti, nonché attivo allo stadio tra le fila della Juventude Crociata
Padova: "Lo stadio, le discoteche, le birrerie e anche i centri sociali
sono un bacino da sfruttare per la ricerca di voti e consensi… Se si fa
propaganda con i volantini, mille distribuiti tra gli spalti hanno più valore
che davanti a un supermercato con pochi soldi, uno striscione allo stadio ha una
visibilità nazionale". Per questo le bandiere con la croce celtica o la
svastica, oppure lo slogan razzista non sono elementi su cui soprassedere, sono
messaggi simbolici che vogliono ottenere precisi effetti. La tattica di
espansione di Forza Nuova si basa nell'occupare spazi dove
non ci sono "concorrenti". Per esempio, in alcune realtà
studentesche dove Comunione e Liberazione è assente, FN riesce a raccogliere
consensi. La loro filosofia è di cominciare a lavorare dove sono rimasti spazi
di agibilità. Ancora parole di Caratossidis: "Adesso le università sono
libere dalla presenza dei rossi, è giunto il momento di recuperare l'agibilità
politica e il consenso negli atenei italiani". Altro esempio significativo,
il convegno contro l'aborto, organizzato da Donne in Azione (aderenti a FN),
nella "Bergamo bianca", insieme all'associazione irlandese Youth
Defence, nel febbraio '99. Il rimpatrio forzato degli immigrati non può non far
breccia nell'elettorato leghista più oltranzista delle regioni del Nord, così
come l'abrogazione delle leggi Scelba e Mancino sui movimenti fascisti e
razzisti non può attirargli le simpatie di tanti "camerati incazzati"
che negli anni passati si erano
divertiti a darci dentro prendendosi denunce e condanne.
Sicuramente, FN ha raccolto molto
tra coloro che animarono le diverse sigle dei movimenti nazisti e skin sciolti
dalla legge Mancino, non a caso molti leader di allora sono esponenti di punta
dell'attuale movimento (per esempio, Duilio Canu che guidava Azione Skinheads,
oggi è dirigente di FN di Milano). Anche il vetero-fascismo più bieco trova
spazio nelle parole di Maurizio Boccacci,
l'ex leader di Movimento Politico confluito in FN dopo il ritorno di Morsello,
che ha espresso solidarietà agli antisionisti, dopo l'attentato di via Tasso e
al cinema dove veniva proiettato il documentario su Eichmann. Per quanto
riguarda l'avventura elettorale, finora è stata abbastanza deludente, anche se
alle elezioni comunali dello scorso 16 aprile hanno avuto un risultato
sorprendente a Lodi e a Faenza (2%). Per il resto si viaggia su una media che, a
livello nazionale, non arriva allo O,5%. L'alleanza con la Lega Meridionale di
Cito alle ultime europee è stato un flop, ma in alcuni piccoli centri ha
ottenuto percentuali apprezzabili. A livello di presenza sul territorio, Forza
Nuova invece sta crescendo rapidamente in tutta Italia: con i soldi di Fiore,
sta aprendo sedi in tutte le regioni. Nei loro comunicati affermano che non
passa giorno senza che un esponente di AN aderisca al loro progetto o che una
sezione del MS-FT passi sotto il loro controllo. Le loro fonti parlano di
duemila iscritti e circa 20 mila simpatizzanti, ma probabilmente nelle realtà
queste cifre vanno parecchio ridimensionate. In un rapporto di egemonia con gli
altri movimenti della destra più estrema, Forza Nuova intende ricoprire un
ruolo che, per certi aspetti, si era già visto con Terza Posizione alla fine
degli anni Settanta. Quindi non va escluso che, insieme a una destra ultra
cattolica e bigotta (battaglia antiabortista, difesa della famiglia, ritorno del
Concordato tra Stato e Chiesa, Lotta alla Droga), al razzismo sociale contro gli
immigrati, all'ambientalismo purista di Morsello, si possa aggiungere un'ala
"dura e fisica" capace di farsi rispettare dagli avversari politici.
Per quanto riguarda i rapporti
con le altre organizzazioni di destra, Forza Nuova accusa Tilgher del Fronte
Nazionale di essere, insieme a Delle Chiaie, un pericoloso agente dei servizi
segreti e pagato per frenare l'azione del movimento e di utilizzare la loro
posizione per reprimere i concorrenti. Anche nei confronti della Fiamma
Tricolore i commenti non sono teneri: FN molto concretamente sta facendo leva
sulle attuali difficoltà del Movimento Sociale per aprirsi un varco tra i suoi
militanti. Infine Alleanza Nazionale: è l'emblema del tradimento assoluto, può
essere solo terreno di raccolta per quella fetta di scontenti del partito di
Fini. Ma Stefano Delle Chiaie, fondatore negli anni Sessanta di Avanguardia
Nazionale, oggi leader del piccolo raggruppamento Lega Nazional Popolare, alle
accuse di FN non ci sta e, rimandandole al mittente, descrive Roberto Fiore e
Massimo Morsello come traditori della causa, pagati dai servizi segreti inglesi
e autori del furto alla cassa di Terza Posizione. Niente da dire, un
bell'ambientino!!! Queste ultime beghe di bottega non ci convincono però al
fatto che Forza Nuova sia un fenomeno da prendere sottogamba. Dietro a questo
rimbalzarsi di accuse, alla corsa a definirsi più fascisti degli altri, ci sono
progetti e pratiche che se attecchiscono in un clima di xenofobia già
abbastanza vasto, potrebbero creare situazioni molto pericolose.
L'impero economico dietro la croce celtica
L'idea di dar vita a Forza Nuova nasce da due vecchie conoscenze dei
gruppi fascisti italiani degli anni settanta: Roberto Fiore e Massimo Morsello.
Entrambi furono condannati nel 1985 per associazione sovversiva nell'ambito
dell'inchiesta sulla strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Roberto
Fiore, attuale segretario nazionale di Forza Nuova, si fa largo fin da giovane
nelle file della destra romana; nel 1977 è uno dei leader di Lotta Studentesca.
In seguito, sarà uno dei fondatori del gruppo Terza Posizione, braccio politico
dei NAR di Valerio Fioravanti che, invece, operavano a livello clandestino: è
da quel momento che iniziano i suoi contatti con altri gruppi dell'estrema
destra europea. Massimo Morsello è, invece, l'artista della destra radicale. La
sua attività politica inizia nelle fila degli universitari missini del FUAN,
poi confluisce nei NAR del suo amico Valerio Fioravanti. Negli anni '70
partecipa ai Campi Hobbit esibendosi come cantautore con il nome di Massimino.
Prima della condanna per l'inchiesta sulla strage del 2 agosto, Fiore e Morsello,
riescono a fuggire in Gran Bretagna: la loro sarà una latitanza "protetta
e dorata", capace di produrre molto dal punto di vista
economico-finanziario, che gli ha permesso di allacciare rapporti con il
National Front britannico e di costruire l'International Third Position (con
sede centrale a Londra ed emanazioni in tutta Europa). Nonostante i capi
d'imputazione provenienti dall'Italia e l'attività politica non proprio
"democratica" svolta nel Regno Unito, le autorità britanniche, che
avrebbero avuto tante ragioni per decretare l'espulsione dei due fascisti
latitanti italiani, non hanno mai fatto nulla e i due sono così potuti
rientrare da "liberi" nel nostro paese: Massimo Morsello, nel marzo
'99, per motivi di salute (all'areoporto di Roma ad attenderlo c'erano Teodoro
Bontempo e Francesco Storace); Roberto Fiore perché il reato è andato in
prescrizione. Secondo il settimanale Avvenimenti (agosto 1998), la loro
latitanza è stata appoggiata dalle autorità britanniche perché, prima del
loro arrivo a Londra, furono reclutati come agenti del M16, il servizio segreto
di sua maestà. Anche due giornali inglesi, The Guardian e The Mail, hanno
pubblicato, negli anni scorsi, diversi articoli sui finanziamenti e sugli
appoggi offerti alla coppia Fiore/Morsello durante la lunga latitanza londinese.
In effetti, Fiore, quando scappò
dall'Italia, aveva in tasca un bel gruzzolo (diversi articoli hanno sostenuto
che si trattasse della cassa di Terza Posizione): con quei soldi e con le varie
protezioni di cui godeva, ha potuto dar vita a diverse società tra cui la ST.
George Educational Trust (Ente per la promozione degli insegnamenti della Chiesa
Cattolica), la Easy London e la Meeting Point. Fiore e Morsello hanno usato la
Meeting Point come vera cerniera di tutte le loro attività che vanno dal
turismo alla musica, dai convegni alla formazione culturale, dal procacciare
lavoro all'apertura di eservizi commerciali. Forza Nuova si è sviluppata sul
territorio italiano anche con attività di copertura legate alle società di
Roberto Fiore. Per esempio, i negozi di abbigliamento skin britannico The Cross
And The Circle Point, aperti a Latina, Roma e Bologna. Quello di Bologna
recentemente è stato chiuso e, nei locali di Santa Maria Maggiore è spuntata
dal nulla la sede provinciale di Forza Nuova. La Easy London ha, invece, una
decina di sedi sparse nelle più importanti città italiane (a Bologna è in
piazza Rooswelt) e offre la possibilità di recarsi a Londra per soggiorni di
studio. La sua "vocazione nascosta" è venuta alla luce nel dicembre
1998 per una una denuncia, pubblicata dal settimanale Diario, di una ragazza che
si era rivolta, per un soggiorno nella capitale inglese, all'agenzia della Easy
London di Roma. Una volta arrivata alla Meeting Point di Londra, la ragazza
aveva notato che sul muro dell'agenzia erano appese bandiere con croci celtiche.
Inoltre, si era resa conto che la Meeting Point, attraverso diverse forme di
comunicazione, tra le quali l'insegnamento e la musica, promuoveva ideologie e
programmi culturali di estrema destra. La Meeting Point di Londra (Whitlock
House, 2nd floor, 6 Earls Court Road London, W6EA) offre possibilità di lavoro
con paghe da fame (es. sguattero al McDonald a 4 mila lire l'ora), ma fornisce
anche i servizi d'ordine per i concerti del White Power. I pestaggi di questi
"gorilla" sono stati riportati in alcuni articoli dei quotidiani
londinesi, The Guardian e The Mail; da quelle inchieste giornalistiche sono
emersi anche dati impressionanti sulle ricchezze accumulate da queste società,
con le quali Fiore e Morsello hanno potuto finanziare diverse attività in
Europa, dai contributi agli Hammer-Skin alla produzione editoriale, fino al
villaggio abbandonato acquistato in Spagna. Il villaggio si trova a 92
chilometri da Valencia, precisamente a Los Pedriches. Lo scopo ufficioso è
quello di costituire una cooperativa agricola e una comunità terapeutica; fino
ad ora però i vicini hanno visto robusti ragazzoni che cantano inni nazisti e
canzoni fasciste. I soldi per il villaggio arrivano dalla Charity Shop, catena
inglese di otto negozi, anche questi gestiti da Fiore attraverso la St. George
Educational Trus, che vendono abbigliamento usato, oggettistica religiosa e da
rigattiere. Grazie ai rapporti tra Forza Nuova e il Front National di Le Pen,
due iniziative come quella del villaggio spagnolo sarebbero nate anche in
Francia. Su un'idea simile, in Italia, Forza Nuova ha attivato alcune
"cooperative corporative" agricole e una colonia per bambini poveri.
Chi ha avuto la sfortuna di finirci dentro ha scoperto sulla sua pelle cosa
significa per costoro modellare una nuova generazione ai "sani e
sacri" valori della razza italica.
La croce dentro il cerchio
Stefano, che si definisce un militante di FN, sul newsgroup
it.politica.destra cerca di chiarire ad altri camerati cosa sia la croce
celtica: "E' la croce vista dall'imperatore Costantino alla vigilia della
battaglia di Monte Milvio". Lo contraddice un altro camerata: "Sì, ma
ancora prima, nell'antichissima tradizione nordica rappresentava la ruota del
carro del Dio del sole". E un altro ancora: "Cosa centra la Celtica
con Forza Nuova? Il vostro segretario tiene più al significato
"cristiano-cattolico" della Celtica, dal momento che, nel corso delle
interviste rilasciate ai media ha parlato di "croce di Cristo" e non
di "croce del Dio Sole". Del resto, siete un movimento
catto-integralista che mira al ripristino del Concordato del '29 -altro che Dio
Sole!!!".
La croce dentro il cerchio 2
Si chiama Euro-nat, è la rete europea dei gruppi della destra estrema e
a cui, oltre quelli italiani, aderiscono il Partito Nazionalista Slovacco, il
Vlaas Block belga, il Fronte Ellenico e Democracia Nacional (gli eredi della
falange spagnola). In questo circuito sono presenti anche il Movimento
Patriottico Popolare Finlandese, il Partito della Grande Romania, il Partito
Svedese Democratico, Aliancia Nacional portoghese, il Deutsche Volksunion e il
Partito Nazionalista serbo. Per consolidare questi contatti, nello scorso
agosto, a Villa Umbra (Perugia), la rivista Orion di cui è editore Maurizio
Murelli (condannato per l'uccisione del poliziotto Antonio Marino, avvenuta
durante una manifestazione tenuta dall'MSI a Milano nel 1973), con la sigla
Sinergie Europee, ha organizzato un convegno dal titolo innocuo, Università
Estate, dove si sono dati appuntamento diversi esponenti della destra radicale
europea. L'articolazione delle presenze dà le dimensioni del fenomeno, che non
può essere sottovalutato, sia per la capacità di mobilitazione che nei loro
paesi alcune di queste sigle hanno, sia perché il successo avuto da Haider in
Austria ha dimostrato che possono esistere, per queste frange neo-fasciste e
neo-naziste, prospettive diverse da quelle che le hanno viste fin ad ora
relegate al minoritarismo.
Non è una forza "nuova"...
(di Marco Angelucci)
"Nuova" si fa per dire, perché i contenuti politici ed i
simboli scelti non sono affatto
nuovi. Se ci fermiamo ai segni esterni e prendiamo, ad esempio, la croce celtica
- oltre ad essere un simbolo rituale della mitologia pre-cristiana - era, è e
rimane un simbolo nazista, scelto per rappresentare la comunità degli eletti,
ovvero della "razza superiore". I simboli e gli emblemi non sono
tutto, ma questo non è il caso di quella falce e di quel martello rimasti
penzolanti, in agonia all'ombra della Quercia, negli ultimi anni di vita del
PDS: in questo caso dietro alla facciata vive e pulsa un vero e proprio universo
di contenuti neo-nazisti. Forza Nuova non rappresenta solo la destra
"extraparlamentare" (anche perché, grazie alla candidature alle
regionali ha potuto beneficiare anch'essa dei rimborsi elettorali), piuttosto
cerca di incarnare - con precisi riferimenti storici, atteggiamenti e
preconcetti - il peggiore spirito totalitario: peggiore senza eufemismi, poiché,
a prescindere dall'uso della repressione - carattere comune di tutti i
totalitarismi, questi lo vorrebbero fondato sui valori trascendenti della
Famiglia, della Patria e di Dio. E' infatti la campagna contro le "leggi
abortiste" e per la restaurazione della famiglia il primo "punto
fermo" del loro programma - scaricabile da Internet (www.forzanuova.org) -.
"Forza Nuova - si legge - protegge e tutela l'indissolubilità del
matrimonio, incentiva il lavoro della donna entro le mura domestiche, privilegia
e incoraggia le famiglie numerose". A questo deve aggiungersi per coerenza
anche il sesto "punto", in cui viene chiesto "il ritorno in
vigore del Concordato del 1929 con cui lo Stato Italiano riconosce alla Chiesa
Romana il ruolo di guida spirituale del popolo". Secondo "punto
fermo", ma non in secondo piano - visto l'elevato numero di manifesti e
volantini prodotti, anche questi scaricabili dalla rete, è la campagna
"per un blocco dell'immigrazione". La prosa in questo punto è
contraddittoria, ma non equivoca: secondo FN "il problema
dell'immigrazione, oltre ad essere un elemento di turbamento dell'ordine
pubblico e di perdita di patrimoni culturali, è un salasso d'energie umane per
gli stessi popoli immigranti (?!) "FN si batte per l'avvio di un rimpatrio
umano (?!) degli immigrati". Ma questo non è tutto, il disprezzo
neo-nazista non si nutre solo di pregiudizio razziale (che d'altra parte si
alimenta da sè in un senso comune che ormai appartiene anche alla sinistra
moderata), ma si riproduce in uno spirito, addirittura, colonialista: "FN,
sostiene il documento, esalta il ruolo fondamentale dei popoli europei nella
ricostruzione del moribondo continente nero". Nella parte centrale del
programma, esaltando come nella prima fase del fascismo il ruolo della nazione e
di conseguenza la sua indipendenza politica e militare, FN arriva a conclusioni
che potrebbero anche interessarci: ad esempio chiede "l'estromissione dal
nostro suolo di ogni forza d'occupazione straniera" (es. NATO) e dichiara
che "le potenze straniere resesi responsabili tramite propri agenti o
servizi segreti di omicidi o stragi nel nostro paese devono rispondere del loro
operato". Non meno condivisibile è l'urgenza della "distruzione
dell'usura con la soppressione delle bande criminali dedite allo
strozzinaggio", peccato che entrambe le posizioni siano state utilizzate
per annientare e distruggere identità politiche e culturali non affini alla
supremazia del Duce o del Kaiser (il comunismo nel primo caso, l'ebraismo, la
cultura ROM e gli omosessuali nel secondo). Infine, nell'ultimo "punto
fermo", FN definisce chiaramente la propria
visione dell'economia e del mondo produttivo. Inutile dire che il modello
di riferimento è quello delle corporazioni (tra l'altro fallito, proprio per
diversità di vedute, all'interno dello stesso partito fascista, anche se fu
riesumato - ma solo simbolicamente - durante la Repubblica Sociale), recepito
nella sua funzione principale, ovvero quale miglior garanzia per "la
sicurezza e la pace sociale". FN vuole costruire "strutture di tipo
autenticamente corporativo che si profilino come elemento di organizzazione del
lavoro e di valorizzazione della proprietà": in poche parole, strumenti di
controllo sociale, gerarchici e centralizzati, per indebolire il conflitto di
classe ed incanalarlo verso il consenso al regime. Perché organizzazioni degli
imprenditori e dei lavoratori uniti nel comune (?!?) interesse per la produzione
nazionale e quindi associati in un'unica corporazione, eliminerebbero (secondo
una teoria mai del tutto provata) ogni fondamento allo scontro tra capitale e
forza lavoro e devierebbero le energie della classe salariata dalla lotta di
classe verso trascendenti aspirazioni nazionaliste. Una teoria che oltretutto,
anche dentro lo Stato fascista, non ha mai trovato pieno consenso poiché
disegnata, su misura e con intelligenza, a pieno vantaggio delle classi
dominanti: che manterrebbero comunque la proprietà sui mezzi di produzione, con
in più, il dominio completo sulla coscienza della forza lavoro. Il programma di
Forza Nuova, a prima vista, potrebbe anche non turbare: i messaggi antichi che
contiene sembrano non conciliarsi con il "pensiero unico" del XX e del
XXI secolo. Una forza integralista, nazionalista e protezionista non potrebbe,
infatti, avere spazi politici nell'era della globalizzazione dei mercati e delle
economie statali: tuttavia, come giustamente ha fatto osservare l'assemblea
della rete di Contropiani, anche questi contenuti sono funzionali alla
costruzione di una modello razionale di sfruttamento, fondato sulla completa
integrazione della forza lavoro nell'economia capitalista. La costruzione di
muri e di frontiere per impedire la libera circolazione delle persone mira a
distruggere i diritti di cittadinanza universali ed a produrre una classe
sociale estremamente ricattabile (appunto gli "immigrati clandestini")
ed assoggettabile, anche attraverso i campi di detenzione, al ricatto
occupazionale. L'istigazione all'odio razziale, che si autoriproduce
nell'orgoglio nazionalista e nell'integralismo cattolico, non è altro che il
tentativo di innescare una falsa coscienza nelle masse dei lavoratori indigeni
e, quindi, una competizione "al massimo ribasso" sul piano dei diritti
e del trattamento economico. Il fatto che anche Forza Nuova, a parole, dica di
voler contrastare i processi "globalizzazione" non significa che anche
questa va iscritta tra le forze ed i movimenti che si muovono per contrastare i
vertici delle organizzazioni mondiali dell'economia: il protezionismo che
promuove è finalizzato al mantenimento della "purezza etnica" dei
popoli europei e non ad una critica contro lo smantellamento progressivo dei
diritti di cittadinanza universali, in controtendenza rispetto alla piena libertà,
di cui godono le multinazionali, di far circolare le proprie merci. Forma di
protezionismo che, appunto, si concilia perfettamente con le strategie del WTO,
dell'OCSE, del FMI e della BM. La crescita di questa forza, la sua capacità
organizzativa (hanno sedi in 13 regioni d'Italia) ed i contatti che sta cercando
di sviluppare con gli altri gruppi nazionalisti europei (quello di Haider in
primis, ma anche quello di Le Pen in Francia e altri gruppi spagnoli, tedeschi e
irlandesi) devono sicuramente turbare e indurre alla riflessione tutta la
sinistra italiana ed europea: non si tratta di un evento anomalo e accidentale,
prodotto di una fase di crisi profonda della partecipazione politica, bensì di
chiari e precisi segnali di accelerazione del processo di accentramento della
finanza mondiale e del controllo sulla forza lavoro. I lager per immigrati
clandestini sono già una realtà, come è già evidente il tentativo di
innalzare una guida spirituale cristiana (grazie alle politiche neo-imperialiste
di Karol Woytla) sull'intera umanità. L'anti-fascismo, così come all'indomani
della seconda guerra mondiale, anche oggi deve fondarsi su una critica globale
dell'organizzazione sociale nell'economia capitalista: per questo motivo la
mobilitazione contro FN, non può prescindere dalle mobilitazioni contro il
vertice del Comitato Scientifico del WTO - detto anche OCSE - e da tutti gli
altri appuntamenti mondiali che da qui in avanti verranno proposti.
"FERMI TUTTI HA DETTO QUELLO…COSA FATE?… "
(di
etere)
Ebbene, questa è forza nuova, signori e signori… bello vero? Si,
eccome; non c’e’ che dire. Come dite? Non ci credevate nemmeno voi? Beh,
questa e’ la triste realtà. Credono di avere la verità in tasca e di operare
nel giusto ma non si rendono conto di vivere nella contraddizione più assoluta.
E accusano gli “altri” di essere incoerenti. Ma come? I portatori dei forti valori
cristiani, auspicano che la religione cattolica sia la unica nella loro patria,
che Papa & Vaticano abbiano più potere (ma si, dimentichiamoci i massacri e
nascondiamo il sangue dietro una croce che, oggigiorno, è diventata un businnes
molto redditizio), che si attui un ritorno a valori “morali” e poi li senti
che vorrebbero sterminati tutti gli ebrei… E dov’è finito l’amore per il
prossimo? Che i tossicodipendenti andrebbero allontanati, bruciati o
quant’altro… Ma che bell’esempio di fraternità… Per non parlare di
quando si riferiscono a qualsiasi persona che non sia del loro pensiero politico
(pensiero politico…oddio, parolone): non importa mica quali siano le tue idee,
per loro è tutto uguale, la sinistra è per forza il centro sinistra, il centro
sinistra è per forza una e solo una ideologia che plasmano e rimodellano a loro
piacimento riferendosi a questa o quella idea, che arriva da chissà quale
fonte, e sulla quale basano teorie che non stanno minimamente in piedi. A tutto
questo si aggiunge poi il rifiuto di accettare la possibilità di esistenza di
idee personali e radicate in chiunque abbia una benché minima coscienza
politica… Andiamo proprio bene.
Ecco, quindi, a cosa ci ha
portato, più o meno indirettamente il capitalismo: un nuovo pseudo-movimento
che va combattuto, poiché non vogliamo e non dobbiamo tenercelo. Uno
pseudo-movimento che ha dalla sua molti degli esponenti della nuova borghesia ed
alleati legalizzati sotto forma di forze controllanti popoli e territori.
E se tra i loro obiettivi quello
di manipolare la coscienza con comunicati e volantini riportanti il falso e idee
altamente campate in aria e discutibili è quella che più vi infastidisce nel
vostro piccolo, bene, la controinformazione non è un problema e la lotta, come
del resto si sa, non ci spaventa (e né mai ci spaventerà).
______________________________________________________________________________
SOVVERSIVA saluta, ringrazia e milita assieme a chi si sbatte per cambiare lo stato di cose e questo sistema di merda. Sì, un altro mondo è possibile, un altro mondo che inizia anche da qui, dalla controinformazione e da tutto ciò che si muove… Così come si muovono i compagni di Castel Frentano e i compagni di Lanciano ai quali vanno particolari saluti.