CI TRIVELLANO ALLE SPALLE !
Una valle senza pace. Solo una forte e compatta sollevazione popolare ha salvato i nostri territori dalla DEVASTAZIONE e DAL SACCHEGGIO, dalle turbogas, dalle voragini delle cave, dagli inquietanti mostri eolici. La speculazione non dorme mai, si annida nelle massime istituzioni e studia meccanismi sempre innovativi per mettere a profitto e devastare l’ambiente. La mafia che abita i piani alti delle istituzioni ha prodotto lo SBLOCCA ITALIA – meccanismo legislativo che tutti gli speculatori aspettavano. Scippano la democrazia, spostando i momenti decisionali dalle assemblee cittadine alle oscure camere romane del potere, dove siedono mafiosi, petrolieri e finanzieri. E’ figlia dello SBLOCCA ITALIA la nuova minaccia alla nostra terra. Il nome è “ISTANZA PERMESSO DI RICERCA MONTE PORZIO” che comprende ben 18 Comuni dalla costa all’entroterra. I petrolieri ci hanno messo gli occhi addosso, le modalità sono sempre le stesse, che abbiamo visto al Bifolco o ai Piani Rotondi e non dissimili dalla Val di Susa e da Niscemi. Il progetto è una rete impattante di scavi, trivelle ed opere accessorie. Per il momento. Ad agire questo nuovo fronte della speculazione sono di nuovo le aziende presta nome, dietro si quali si celano gli innominabili poteri: multinazionali di petrolieri e finanza speculativa. Diciamo basta e con forza dalle decisioni calate dall’alto, vogliamo che sia la partecipazione popolare a determinare un modello di sviluppo alternativo allo Sblocca Italia. C’è una alternativa credibile: l’istituzione di una grande area protetta, il Parco Nazionale Catria, Nerone e Alpe della Luna. Un grande “contenitore” non solo di natura, biodiversità, ed emergenze geomorfologiche, ma anche di storia, memoria e cultura. Un modo di mettere, in questo caso si il territorio a profitto ma creando un modello di sviluppo compatibile e partecipato per una intera comunità.
Ne parliamo con Augusto De Sanctis, militante ambientalista storico e attivista del Coordinamento abruzzese NO OMBRINA ; Ritaldo Abbondanzieri rappresentante Comitato Valcesano Sostenibile, che presenta uno studio camerale sulla società che sta richiedendo i permessi di trivellazione; Pamela Damiani, del NO Maxi Eolico sentinate che con il suo intervento ci segnalerà l’urgenza di tenere alta la guardia perché la speculazione non dorme mai. Il 22% del territorio regionale e 450.000 ettari di costa a mare sono oggetto degli interessi delle lobby petrolifere ai danni del territorio e della gente che lo popola… La Croazia ha già fermato le trivelle. Un’ondata di indignazione, coscienza e rabbia le fermerà sui nostri territori.
Pergola – Sala Consiliare – Venerdì 20 Novembre ore 21
Spazio Pubblico Autogestito Squola – TRIVELLE ZERO MARCHE
“Crescono recinti, Coltiviamo Tenaglie”
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