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A CHI VANNO I SOLDI EASY LONDON
Un giro d'affari di trenta miliardi, un patrimonio personale di dieci miliardi
attribuito al segretario politico, Roberto Fiore, e di quattro miliardi per
il capo spirituale, il cantautore Massimo Morsello. E poi agenzie di viaggio
in tutta Europa, partecipazioni a svariate società, milletrecento proprietà
immobiliari tra le quali spicca, in Spagna, un villaggio turistico destinato
a diventare un luogo di svago e relax per i camerati. Strano rapporto quello
dell' Ucigos su Forza Nuova: più che una documento dell' antiterrorismo
sembra la relazione d'un analista finanziario. Eppure è proprio questo
il punto: la storia di Forza Nuova e la storia dell'arricchimento dei suoi due
leader sono, in fondo, la stessa cosa. Esistono svariate ipotesi su come Fiore
e Morsello abbiano potuto, da latitanti (sono rientrati in Italia nel 1999 sfruttando
vari benefici di legge), avviare un business di tali dimensioni. Tra i loro
camerati rivali (la vecchia guardia di Delle Chiaie e Rauti ha pessimi rapporti
con Forza Nuova) da qualche anno corre voce che il capitale iniziale non fosse
altro che la cassa dell'organizzazione neofascista "Terza Posizione".
Ma Fiore ha sempre smentito di essere fuggito col malloppo. Si è poi
parlato del sostegno ricevuto dai Servizi inglesi coi quali i due (che smentiscono
indignati) avrebbero collaborato. Il rapporto dell'Ucigos avanza un'ipotesi
più banale: intanto la gestione della "Meeting Point", la società
madre, avverrebbe con metodi al limite della legalità, e poi i due leader
di Forza Nuova avrebbero in passato ricevuto il sostegno finanziario di alcuni
imprenditori italiani di area. Viene fatto il nome di Tonino Molinari, titolare
del'omonima società produttrice di liquori. Ma ciò che rende veramente
seria la possibilità dello scioglimento è la ricostruzione del
viaggio di ritorno del denaro. La "Meeting Point" ha finanziato
una serie di camerati italiani in difficoltà. Questa attività
di sostegno economico (e logistico) sarebbe anzi una delle "ragioni sociali"
di Forza Nuova. Su tutti i nomi dei beneficati spicca quello del celebre neonazista
Franco Freda, già coinvolto nelle indagini
per la strage di piazza Fontana, e fondatore, assieme a Cesare Ferri, del "Fronte
Nazionale", gruppetto estremista sciolto lo scorso 21 novembre proprio
sulla base della legge Mancino. La "Meeting Point" avrebbe elargito
3000 sterline per le spese processuali del vecchio camerata padovano. E altri
soldi sarebbero finiti nelle tasche di leaders del movimento degli skinheads,
come Fabrizio Croce e Duilio Canu (quest'ultimo è diventato dirigente
di Forza Nuova a Milano) e di noti estremisti di destra come Davide Sante Petrini,
Rosario Lasdica, Francesco Bianco (il giornalaio picchiatore di giornalisti
che dirige Forza Nuova a Roma) e Andrea Insabato, il maldestro autore della
tentata strage al "Manifesto". E' interessante notare (vedi
l' intervista a Morsello) che i capi di Forza Nuova confermano in pieno la ricostruzione
fatta dall'Ucigos sui finanziamenti: i destinatari sono proprio quelli indicati
nel dossier. Solo che, dicono, si trattava di normali rapporti di lavoro o di
trasparenti manifestazioni di solidarietà verso compagni di fede caduti
in disgrazia. Il problema è che alcuni di questi camerati hanno compiuto
veri e propri atti di terrorismo politico. Non solo Andrea Insabato. Nel rapporto
dell'Ucigos si sottolinea che faceva parte di Forza Nuova anche Giuliano Castellino,
indagato per l'attentato compiuto il 26 novembre del 1996 al cinema Nuovo Olimpia
di Roma dove si proiettava il film "Lo specialista", la storia del
processo contro il tecnico dell'Olocausto Adolf Eichmann. Altri simpatizzanti
di Forza Nuova sono finiti sotto inchiesta per attentati minori (a Torino l'incendio
di un portone) e anche per fatti di criminalità (rapine in ristoranti
e discoteche di Padova), ma la vicenda del cinema Olimpia di Roma è forse
la più significativa. L'attentato fu rivendicato da un misterioso "Movimento
Antisionista". Forza Nuova, come sempre in questi casi, non condannò,
nè approvò: si limitò a minimizzare. Se le responsabilità
di Castellino dovessero essere riconosciute, si avrebbe una conferma della più
grave delle ipotesi avanzate dal'Ucigos: che l'organizzazione di Fiore e Morsello
sia articolata su due livelli, uno ufficiale e l'altro occulto, sul modello
dei più pericolosi gruppi terroristici europei. Forza Nuova appare come
una grande rete nera in grado di pescare nel mare sempre agitato ma poco profondo
degli ultrà degli stadi e negli abissi di ciò che rimane della
vecchia destra stragista. In proposito l'Ucigos segnala la partecipazione a
una riunone di Forza Nuova che si tenne a Potenza il 22 marzo dello scorso anno
di Antonio Corrado e Salvatore Giordano. I due in passato aderivano a Ordine
Nuovo, l'organizzazione neofascista sciolta negli anni Settanta. Una voluta
e coltivata ambiguità sembra essere il fulcro della strategia politica
di Forza Nuova e la chiave del suo travolgente successo: fondata nel 1997 ha
egemonizzato gran parte dell'estrema destra. Ambiguità che emerge non
solo dalle storie individuali degli aderenti, ma anche dai programmi. La risposta
che, secondo l'antiterrorismo, Forza Nuova intende dare alla domanda di sicurezza
nelle città è la costituzione di ronde anti-prostituzione, anti-tossicodipendenti,
anti-scippatori formate da militanti nerboruti, decisi, ma rigorosamente privi
degli strumenti del mestiere in dotazione di polizia e carabinieri. Per catalogarli
l'Ucigos ha dovuto inventare una definizione che è quasi un ossimoro:
"Gruppi paramilitari non armati"”.
A fianco, come annunciato nell’ articolo, c’e’ un’ intervista
a Massimo Morsello:
“Massimo Morsello non smentisce il rapporto dell'Ucigos, dà una
lettura diversa agli stessi fatti.
E' vero che avete fatto avere 3000 sterline per la difesa di Franco Freda?
"Non proprio. Abbiamo avuto rapporti col "Comitato di solidarietà
coi detenuti politici" che ha investito una certa somma nelle nostre attività.
Alla fine dell' anno, siccome l'investimento era andato bene, abbiamo fatto
avere al Comitato il 20 per cento di quella somma".
Sembra un modo un po' più complicato di fare avere dei soldi a qualcuno.
"No, nelle nostre attività possono investire tutti, senza distinzioni.
Anche un cittadino israeliano ci ha affidato una grossa somma, guadagnando molto
soldi".
Secondo l'Ucigos avete fatto avere dei soldi anche ad altri estremisti di destra.
"Sempre alla luce del sole. In alcuni casi si è trattato di persone
che hanno lavorato per noi, in altri hanno fatto operazioni analoghe a quella
del Comitato per i detenuti. In altri casi ancora sono nostri dirigenti e possono
aver ricevuto denaro per pagare le sedi".
E' vero che il vostro giro d'affari è sui trenta miliardi?
"Il fatturato è attorno a quella cifra. Ma altri dati sono gonfiati:
non abbiamo milletrecento immobili a Londra ma poco più di mille posti
letto".
C'è modo di distinguere il vostro patrimonio da quello di Forza Nuova?
"No. Siamo noi i finanziatori. Non so dire nemmeno quanta parte dei nostri
guadagni investiamo nell'organizzazione. Molto, di certo, ma non posso essere
preciso"”.