Siamo stupiti delle modalita' operative delle forze dell'ordine che, al fine di ottenere i dati relativi ad una casella di e-mail sospetta, si sono messi nella condizione di poter "vigilare" su tutte le comunicazioni protette di quel server.
Lo sgomento deriva tanto dalla modalita' operativa, quanto dalla natura degli utenti ospitati da quel server (attivisti politici, avvocati, giornalisti) molti dei quali sono tuttora coinvolti in cause legali in corso.
La domanda che ci poniamo e' quali garanzie per la nostra privacy possiamo aspettarci da oggi in poi, se questa e' la prassi della PolTel e degli ISP a livello nazionale?
Tutta la nostra solidarieta' va all'associazione Autistici/Inventati e tutto il nostro impegno al diffondere presso il maggior numero di persone la consapevolezza necessaria per utilizzare strumenti che garantiscano ancor di piu' il diritto alla privacy di ognuno di noi.
Speriamo che chi ha commesso questo abuso venga messo in condizione di non nuocere ulteriormente e che questo evento sia occasione di spunto per migliorare i principi e le leggi che dovrebbero regolare i meccanismi inerenti alla privacy, a chi la tutela, a chi vigila.
LugVR - https://www.verona.linux.it