Ieri ho appreso un fatto inquietante. Solo ora riesco a scrivere qualcosa in merito, dopo essermi ripreso dall'incredulità.
Il server che ospita tutti i servizi di Autistici/Inventati ha subito una "ispezione" da parte della poltel, nell'ambito di una indagine giudiziaria. Fin qui nulla di male. Esiste un processo, esiste un magistrato che ha emesso un mandato, esiste un ISP che ha onorato il mandato, esiste un indagato a cui e' stato notificato. No, nulla di tutto questo.
Non trovo parole per esprimere lo sdegno nei confronti di quella poltel che dovrebbe dare garanzie ai cittadini, di quel ISP (Aruba) che dovrebbe dare garanzie agli utenti, che hanno perpetrato per piu' di un anno una ignominiosa azione nei confronti di troppe persone.
La poltel, infatti, non si e' limitata a mettere sotto controllo il sito/casella di e-mail soggetti all'indagine, ma si e' messa nella condizione di intercettare tutto il traffico criptato diretto al server, di tutti gli utenti. Questo e' avvenuto rubando il certificato (la chiave privata). Per fare questo è stato necessario spegnere il server. Geniale la reazione di Aruba, alle domande dello staff tecnico di Autistici/Inventati che chiedevano lumi in merito al server non raggiungibile. "Problemi di alimentazione".
Posso solo esprimere tutto il mio raccapriccio di fronte a questa azione, per nulla democratica, ma tipica di un regime che acquisisce informazioni, per organizzare poi una repressione nei confronti dei soggetti "scomodi".
Tutta la mia solidarietà alla comunità Autistici/Inventati, per quello che stanno subendo, in virtù di tutto quello che hanno fatto per la comunità italiana in questi anni. Spesso non sono d'accordo con le loro idee, con i loro mezzi, ma credevo di vivere in un paese libero, dove chi combatte per le proprie idee, indipendentemente da quali siano, deve poterlo fare.
Spero che tutto questo sfoci non solo nel grande numero di comunicati stampa a supporto di Autistici/Inventati da parte di tutte le associazioni che hanno a cuore la privacy, non solo in una nuova gestione tecnica del server, ed una maggiore consapevolezza dello strumento da parte dei suoi utenti, ma soprattutto in una vittoria legale che permetta di individuare e punire i responsabili di questo abuso, tanto più grave perchè perpetrato da chi dovrebbe garantire i nostri diritti, non lederli.