CyberParaguay 25.6.05, 0:15 am
C'è una piccola (ma neanche tanto) e interessante realtà in rete, ne ho parlato altre volte; Inventati/Autistici è diventato una specie di servizio pubblico (nella totale assenza di spazi pubblici online) che offre, tra l'altro, il server a mailing list (come quella di (L)eft sul copyright), spazio a realtà innovative (come il buon Scarph e i suoi adepti) e vari servizi di email protetta. Ecco cosa gli è successo, con le loro parole: "I servizi di crittografia offerti dal server di Autistici/Inventati, collocato presso la webfarm di Aruba, sono stati compromessi in data 15.06.04. Ne veniamo a conoscenza il giorno 21.06.05. Un anno dopo. Quel giorno di un anno fa la Polizia Postale, nell'ambito dell'inchiesta che ha portato alla sospensione di una casella e-mail (croceneraanarchica-at-inventati.org), in collaborazione con lo staff di Aruba, ha spento il nostro server, senza nessuna comunicazione, e si sono copiati le chiavi necessarie a rendere possibile la decrittazione della WebMail; da allora hanno avuto, potenzialmente, accesso a tutto il contenuto del disco, compresi i dati sensibili di tutti gli utenti."
La cosa è preoccupante per una ragione assai semplice: mettiamo anche che sia stata spedita posta posta bombarola (nei testi, non si puo' ancora mettere l'antrace in allegato nelle email); l'indirizzo non era @aruba.it, ma @inventati.org. Aruba infatti ha in hosting i due server, con un contratto già notoriamente chiaroscuro che però non credo che gli consentirebbe di fare queste cose (e vorrei vedere se la Polizia Postale si permetterebbe di decrittare tutte le email di, che ne so, Tin.it). La battaglia sulla riservatezza è importantissima nell'era della rete (ecco cosa ne penso), e Inventati/Autistici in questi anni ha fatto un lavoro eccellente e rischioso, offrendo spazio e diritti a gente che spesso non ne ha. E' molto triste che, per un episodio (peraltro tutto da accertare), si stia mettendo a repentaglio un lungo e buon lavoro di politica della rete con un comportamento così grossolano.