Trascorro
l'ennesima serata con gli amici al bar, mentre torno a casa
guidando in preda alle 300 birre che ho ingurgitato senza ritegno
x dimenticarmi che è un mese che non scopo, un lungo
fottutissimo mese che il mio corpo cerca mani, lingue, fiche
e membri su cui strusciarsi. La musica dei Sonic Youth mi allevia
questo pensiero, che sta diventando sempre più pesante
domare.
Arrivo
a casa completamente rincoglionita, mi faccio subito un cannone
e apro una nuova birra come se fosse una nuova vita che inevitabilmente
finirà all'ultimo scolo. Musica, mi dico di avere bisogno
dell'aiuto della musica, metto su Bjork e immediatamente mi
sdraio sul letto cercando quel rilassamento che solo dopo una
scopata "violenta" si può provare. Comincio
a pensare a lei, e mi si ristringe il cuore dal dolore di averla
persa. Quanto vorrei riuscire a pensare solo alle nostre nottate
folli....solo a questo.
Mi alzo di scatto dal letto e inizio a prendere a stecche il
muro, per scacciare la tristezza e far avanzare solo il desiderio.
Sono sola. Io e basta. Mai sentita così. La violenza
mi sta corrodendo dentro, devo fare qualcosa o potrei impazzire.
In un attimo sono senza vestiti, sola, nuda, come fossi un feto
nel grembo della rabbia che mi fa da madre. L'alcool offusca
ancora di più questo momento di teatrale follia. Piango,
non posso farne a meno, mentre mi tiro violentemente il piercing
al capezzolo. Un brivido che somiglia ad una colata di lava
sulla schiena mi inarca tutto il corpo. Vorrei che qualcuna/o
fosse qui a guardarmi, senza toccarmi.
Senza nemmeno accorgermene sto già alla mia fichetta,
dalla quale afferro le piccole labbra e le tiro forte come facevo
col piercing, non mi fa male,anzi mi piace verle così
allungate è piacevole ed eccitante. Continuo a piangere,
perchè so di fare tutto questo x uccidere momentaneamente
la violenza che è in me, e xchè non ce la faccio
più a non venire x così troppo tempo. Il che mi
fa sentire ancora + sola.
Affondo 2 dita dentro di me, conosco molto bene ciò che
sto toccando, lo muovo come le muovevo d3ntro di lei, e ho la
stessa reazione. Le tolgo quando sto x venire, voglio rimanere
in quella sottile "zona" emozionale che ti confonde
le idee, che ti uccide ogni convizione, che ti da la libertà.
Piango, e decido che voglio dare filo da torcere alla mia clit,
a noi due!!!!!!
La stringo tra le mie dita, mi faccio male, sto vincendo, le
mie lacrime scendono fino al collo e mi sembrano baci umidi
e caldi. Muovo le dita sempre più forte e il mio corpo
si muove senza che io lo voglia, sto perdendo il controllo,
sta vincendo lei. Le dita sono fradice dopo un'ora di lotta
feroce con me stessa decido che ora posso anche lasciarmi andare
e uccidere definitivamente questa violenza che ho dentro: mi
metto a pancia sotto,struscio le tette sul letto e muovo sapientemente
le mani come il fornaio sa impastare gli ingredienti x fare
un buon pane, io "impasto" la mia saliva a tutto il
resto e infine sento la mia clit pulsare come il cuore pulsa
il sangue e vorrei secernesse sangue.
Mentre vengo piango ancora di più.
La madre-rabbia x ora è sedata, e quando tornerà
mi troverà ancora a gambe aperte ad aspettarla
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