AAA/Intervista a Giulietto Chiesa sugli arresti di Cosenza
“E’ un momento delicatissimo. Il successo di Firenze ha dato troppo
fastidio. C’è qualcuno che vuole dividere i movimenti
d’opposizione e spingere parti significative verso la violenza . Il
comportamento lucido, radicale, lungimirante tenuto a Firenze ha reso
questi movimenti avversari ancora più pericolosi, perché
hanno compiuto un salto di credibilità con l’opinione pubblica.
Ed ecco quindi gli arresti di Cosenza”.
Situazioni di crisi in tutto il mondo, dopo anni da inviato di
Giulietto Chiesa è preoccupato. Abituato a leggere le guerra, il
giornalista oggi fondatore di Megachip, movimento per la democrazia
nella comunicazione, sente arrivare una nuova fase politica.
Articolo 21 - Che succederà, adesso, dopo questi arresti, Chiesa ?
Giulietto Chiesa – Analizziamo la dinamica. C’è un dossier senza una sola
prova concreta, pieno di reati d’opinione, che fa il giro di tre
Procure, prima di arrivare a quella di Cosenza. E da lí, partono
provvedimenti che neanche con le BR . Carcere di massima sicurezza. Ora, io credo che questa sia un’operazione politica,
guidata da pezzi dei ROS, ovvero dei carabinieri, che però ha
dei referenti politici deboli o defilati, e in questa maniera se li
stia cercando.
Articolo 21 – Questo spiega l’imbarazzo del governo e del Viminale
anche davanti a proposte come quelle che volevano Caruso
e gli altri in manette prima di Firenze, con rischi enormi per l’ordine pubblico …
Giulietto Chiesa – Si, io credo che allora – con molta fatica – sia
passata la linea dialogante e l’esito ha rafforzato chi, nel governo,
si è speso per il dialogo. Proprio per questo, adesso, davanti a
chi insiste per spingere allo scontro, per innescare una spirale di
violenza e criminalizzare interi pezzi di opposizione, qualcuno, nella
maggioranza, è in difficoltà.
Articolo 21 - Ma dove portano arresti in cui si contesta “ propaganda
sovversiva ” e “ sovversione violenta dell’ordine economico dello Stato
”, verso quale modello di rapporti sociali ?
Giulietto Chiesa - E’ la prova generale di come sarà trattato il dissenso
verso la guerra di Bush. E’ un evidente tentativo di intimidazione di ogni forma di opposizione alla guerra,
un modo di chiedere ai Disobbedienti e ai Centri Sociali di reagire violentemente ad atti senza motivazione, per
legittimarli a posteriori. E’ la filosofia della “ guerra preventiva ” adattata alla situazione politica italiana.
“ Tu dichiari che vuoi combattermi e io allora ti colpisco
con le mie armi. Se tu reagisci , allora si dimostra che avevo ragione
io a colpirti…” Questo è il tentativo. C’è un problema:
se passa questo teorema, sono sospese le basi della democrazia.
Articolo 21 – A chi si può attribuire questo tentativo ?
Giulietto Chiesa – A pezzi di apparato, di servizi di sicurezza, che si
stanno muovendo con logiche autonome. E stanno cercando referenti
politici forti che sposino queste loro azioni. Se li troveranno, ed
è possibile, si riprodurrà una situazione come quella
dell’inizio degli anni ’70.
Articolo 21 – Cosa dovrebbe fare l’opposizione ?
Giulietto Chiesa – Non cadere nella trappola, anche piuttosto grossolana,
che gli è stata tesa. Sarà un’operazione che si smonterà da sola.
Intanto vanno prese posizioni chiare, che tendano a
mantenere quella meravigliosa unità tra le differenze che
a Firenze ha fatto vincere il movimento e sconfitto tutti i profeti di sventure, le paure e le posizioni Fallaci.
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