ferma gli sbirri!




Cosa vogliamo? Tutto... ma innanzitutto SPAZIO! Spazio per vivere, comunicare e pensare. Spazio per giocare, studiare e costruire. Spazio per respirare, ballare e opporci. Spazio per parlare, sognare e muoverci. Spazio per informare, imparare e socializzare. Spazio per condividere, lottare e creare. Spazio per riappropriarci delle nostre vite. Dalla provincia vesuviana (Portici, S. Giorgio a Cremano, Ercolano, Torre del Greco) per aggregare gruppi, collettivi e singoli individui attorno ad un progetto di riconquista degli spazi.















torna al sito
del collettivo


numero 0
numero 1
numero 2
numero 3
numero 4



piantala ovunque!


sito ospitato da:
aut / inv






Teste di c... uoio

Il successo del blitz al teatro di Mosca ad opera delle teste di cuoio russe dimostra che, in casi come questi, “colpire subito” è la strategia vincente e che soprattutto, qualora venga turbata la natura inflessibile di un ex KGB, non c’è spazio di negoziazione, è tempo di agire! E’ evidente quanto fosse prioritario per il presidente russo confermare la natura del suo successo politico, quell’ intransigenza tanto ostentata, in campagna elettorale, sulla questione Cecena che non può e non deve dare segnali di cedimento. In effetti, il prezzo pagato dalle vittime del teatro di mosca non comporta, per il presidente russo, conseguenze troppo gravi, se paragonato a quelle che sarebbero potute scaturire dallo smacco di una negoziazione, anche solo per prendere tempo e meditare soluzioni efficaci. Nessuna meraviglia quindi se il presidente si ritiene soddisfatto dell’ operazione, dal momento che “l’ ostaggio” che più gli premeva di tirar fuori dal teatro è salvo: la credibilità di Putin è l’unica cosa uscita indenne dopo il blitz delle teste di cuoio. Sul fronte interno, Putin conferma lo stile del suo vecchio mestiere e l’ efficacia degli strumenti di cui si avvale; su quello internazionale manifesta ,da un lato di aver pienamente assimilato l’ idea che con il terrorismo non si deve trattare, dall’altro dà prova di gestire con grande disinvoltura quel concetto di azione preventiva promosso da Bush (ha, infatti, preventivamente attuato quello che il commando ceceno non aveva ancora fatto, in formato neanche tanto ridotto), confermando di essere fatto della stessa pasta degli uomini di governo più importanti del mondo. Immediato è stato il sostegno e la solidarietà dei vari criminali di stato (da quello scontato di Bush, passando per quello non indispensabile di Berlusconi) tra i quali il più degno di nota è quello di Sharon che ha dichiarato: "Prendere quella decisione era molto difficile. Credo che il presidente russo abbia capito, e noi con lui, e il presidente Bush con lui, che non poteva accettare alcun compromesso. Il terrore è terrore. Distrugge i nostri valori, le nostre democrazie, il nostro modo di vivere" ( dal “corriere della sera”). Fin qui niente di nuovo, se non fosse per quanto sostenuto dal sito ufficiale della guerriglia cecena, nel quale la versione fornita dal governo di Mosca, secondo la quale le teste di cuoio sarebbero intervenute per scongiurare un pericolo imminente, viene definita “falsa” . Più precisamente la versione ufficiale sarebbe” una frottola inventata dai servizi speciali per giustificare la morte di centinaia di persone a causa dell'impiego di dosi enormi di un gas nervino paralizzante". Le teste di cuoio russe avrebbero deciso l'intervento in completa autonomia e soprattutto non inseguito all’ esecuzione di un ostaggio, come dichiarato dall’autorità russa. In conseguenza di ciò, l’ obiettivo di Putin sarebbe stato esclusivamente quello di eliminare i terroristi a qualsiasi costo, a conferma della volontà del presidente russo di non porsi nei riguardi delle aspirazioni autonomistiche cecene che con la guerra. Perché? Qualcuno ritiene ( forse non a torto) che la ragione vada ricercata nella necessità delle grandi potenze di esercitare il controllo del petrolio sempre e in ogni luogo e ritiene che il recente conflitto in Cecenia nasconda gli interessi frapposti sulle risorse petrolifere dell’ area. Tra le maggiori preoccupazioni russe ed occidentali ci sarebbe l'oleodotto che, dai campi petroliferi dell' Azerbaijan, attraverso Dagestan e Cecenia, dovrebbe arrivare al porto russo di Novorossisk, oleodotto che sarebbe diventato ancora piu' importante dopo la scoperta di nuovi giacimenti petroliferi sulle rive del Caspio. Sicuramente il petrolio non sarà l’ unica posta in gioco , ma ci sono buone ragioni per ritenere che la necessità della Russia di controllare la Cecenia sia legata al bisogno di poter usufruire liberamente delle risorse del Caspio. Dopo l’ 11 settembre, il presidente russo ha potuto giustificare l’ occupazione e le terribili nefandezze commesse dall’ esercito russo in Cecenia con la solita storia del terrorismo ed, anche in occasione del blitz al teatro, non ha mancato di sottolineare i legami del gruppo ceceno con la fantomatica organizzazione Al Qaeda ,senza però mai chiarirli. Insomma, una etichetta semplice da poter attaccare con disinvoltura ogni qualvolta fa comodo e senza neppure dover fornire troppe spiegazioni, una formula utile a chiunque abbia necessità di impadronirsi con la forza delle risorse collocate nelle varie parti del pianeta. Comunque, nel valzer di ipotesi sul gas usato nel teatro di Mosca (eroina+morfina, sarin, bz) l’ unica cosa chiara è che l’Iraq non è l’unico posto al mondo in cui si producono illegalmente armi di distruzione di massa, la Russia ne è un'altra; ma fin qui il fenomeno sembrerebbe escludere l’ occidente, visto che la coalizione anti-terrorismo, stati Uniti e Regno Unito in testa, rappresenta un baluardo dell’ umanità contro questo genere di orrori; e invece no! Secondo il quotidiano britannico “Guardian”, che ha intervistato due docenti, uno inglese e l’ altro statunitense, gli USA in collaborazione con i militari inglesi stanno producendo una nuova generazione di armi chimiche e biologiche. I due studiosi, che sono in procinto di pubblicare il loro rapporto-denuncia sul “bollettino degli scienziati atomici “, sostengono che in laboratori segreti sarebbero stati prodotti grappoli di bombe destinate a diffondere sostanze chimiche, germi di antrace resi resistenti agli antibiotici con operazioni di ingegneria genetica. I due ricercatori, Malcom Dando e Mark Weelis, hanno dichiarato che nel Luglio scorso gli Stati Uniti hanno bloccato il tentativo di dare alla convenzione per la messa al bando delle armi chimiche e biologiche la possibilità di imporre ispezioni al fine di tenere segrete le iniziative avviate. Le autorità americane hanno tenuto a sottolineare che le ricerche hanno solo motivazioni difensive e non sono quindi da considerarsi illegali. Ma le cose stanno diversamente, infatti: mentre il Protocollo di Ginevra del 1925 ha proibito l'uso delle armi chimiche e biologiche in guerra, la Convenzione sulle armi biologiche e tossiche del 1972 (in sigla BWC - Biological and Toxin Weapons Convention) si è spinta oltre, vietando lo sviluppo, la produzione, l'aquisizione, lo stoccaggio e il possesso di tutte queste armi. Inoltre la Convenzione sulle armi chimiche del 1993 (in sigla CWC - Chemical Weapons Convention), entrata in vigore il 29 aprile 1997, stabilisce rigorose procedure di controllo e verifica e ora si pensa di aggiungere un protocollo simile alla Convenzione sulle armi biologiche e tossiche (BWC) (sic!). Insomma da oggi(?) dobbiamo abituarci a ritenere le armi chimiche e biologiche non più , come fino a poco tempo fa, una esclusiva prerogativa del terrorismo nazionale e internazionale, ma uno strumento lecito in dotazione alle “forze del bene”, in modo che, se ad esempio un governo, ad esempio quello russo, si avvale di questi strumenti per combattere i suoi nemici, o i nemici dell’ umanità, attirando l’attenzione dell’ opinione pubblica e dei media, sarà più difficile sdegnarsi nel ribaltarsi delle parti. Un’ ultima cosa: qualcuno un giorno ha confessato di non aver ucciso mai nessuno durante la sua carriera, oggi finalmente ha riempito quell’ enorme vuoto. Complimenti Vladimir ce l’ hai fatta!






webmastered by pOg(at)paranoici.org





^^^
top





copyleft coll___Logomotiva GNU/Linux
questo sito e' stato
realizzato solo
con l'utilizzo di
software libero










tutto il materiale presente sul sito e' liberamente riproducibile per fini non commerciali e citando la fonte