2 Febbraio 2006
La prima facolta' e' quella di lottare
La vetrina dell'ateneo bolognese apre i battenti a studenti\esse
medi.
"La prima facolta' e' quella di scegliere"
e' affisso nel padiglione; aggiungeremmo anche l'unica
viste le condizioni dell'ateneo bolognese e dell'universita'
in genere.
Le riforme degli ultimi quindici anni continuano a produrre un'universita'
sempre piu' privatizzata e precarizzante: la gestione Calzolari
(rettore dell'Alma Mater) asseconda questo smantellamento affidando
a soggetti privati servizi quali mensa, borse di studio e studentati
che dovrebbero rientrare nel concetto di diritto allo studio e negando
l'autogestione di spazi all'interno dell'universita'. La maggior
parte degli studenti fuori sede e' costretta a dover lavorare
per poter pagare tasse e affitti sempre piu' alti non avendo
neanche la sicurezza di poter accedere alle varie specialistiche
perche' rese a numero chiuso o addirittura non attivate.
Nonstante la condizione di precarieta' e controllo sociale
subita dagli studenti, questi sono riusciti ad esprimere il loro
antagonismo con la pratica della riappropriazione diretta di spazi,
tempi, trasporti, pasti e saperi. Attraverso momenti quali l'occupazione
delle facolta' e dell'AULA di piazza Scaravilli e l'autoriduzione
in mensa (universitaria?), gli studenti si sono ripresi cio'
che spetta loro, cio' che gli viene quotidianamente tolto
dalla gestione baronale e mercificante di Calzolari e dal carovita
bolognese. Insieme ad altre realta' del precariato sociale
metropolitano hanno saputo creare momenti di conflitto e contestazione
dentro e fuori l'universita', come presidi all'Unione Piccoli
Proprietari Immobiliari ( in buona parte responsabili del caro affitti)
e l'occupazione dell'assesorato della casa.
In questo clima di tensione il nostro rettore non ha voluto prendere
una posizione neanche quando Cofferati ha ordinato di manganellare
gli studenti che chiedevano di partecipare alla seduta del consiglio
comunale, in seguito al rifiuto dell'assessore alla casa Amorosi
di riceverli.
Ti presenteranno l'universita' piu' antica d'Europa,
ricca di servizi e di prospettive, promettendoti che un giorno accederai
alla tua specialistica o addirittura ad un master.
In realta' il mondo universitario e' molto piu'
complesso e problematico di quello che vogliono farti credere...
Dalle tasse universitarie in continua crescita agli sbarramenti
dei numeri chiusi, la nostra universita' rischia sempre piu'
di diventare da un lato sempre meno capace di dotare gli studenti
di strumenti di sapere critico, dall'altro, nelle lauree specialistiche,
sempre piu' riservata ai pochi che ne possono sopportare i
costi. Quello che in realta' ci/ti si para davanti e'
un mondo in cui quello che noi studenti abbiamo e' solo quello
che ci siamo presi, che non e' altro che una piccola parte
di quello di cui abbiamo bisogno!
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