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22 Maggio 2006

Il CUA occupa il Rettorato: Fede e Nicola liberi!

Nella mattina di oggi, lunedi 22 maggio, alcune decine di studenti del Collettivo Universitario Autonomo di Bologna hanno occupato temporaneamente gli uffici del Rettorato dell'Ateneo bolognese in solidarieta' a Federico e Nicola, i due studenti e precari detenuti nelle carceri parigine a partire dal primo maggio 2006 in seguito al corteo dell'EuroMayDay, riuscendo ad ottenere che dall'Ateneo bolognese fosse mandato all'ambasciata francese e a quella italiana a Parigi una copia dell'appello per la liberazione dei compagni arrestati il 1 maggio a Parigi.

L'EuroMayDay parigina di quest'anno ha visto una partecipazione molto numerosa di studenti e precari da tutta Europa: percorsi di liberazione dalla precarieta' e lotte per l'ottenimento di nuovi diritti hanno fatto rotta quest'anno verso Parigi, citta' simbolo dell'estesa e vincente mobilitazione contro il CPE che negli ultimi mesi ha attraversato tutta la Francia e alla quale, in un quadro di precarizzazione delle esistenze con dimensione europea, fin da subito hanno preso parte numerosi studenti e precari anche dall'Italia.

E' stata proprio questa carovana italiana contro la precarieta' a portarci a manifestare per le vie di Parigi il 1° Maggio. Ed e' proprio contro questa partecipazione e contro le contestazioni al CPE che e' stata costruita la montatura politica e giudiziaria che tiene, ormai da 21 giorni, Federico e Nicola nelle carceri parigine: la ferma volonta' da parte del governo e della magistratura francesi di dare un segnale di reazione alla capacita' del movimento contro il CPE di far ritirare questo articolo di legge sta alla base delle misure repressive che, indipendentemente dalla loro colpevolezza o innocenza, trattengono Federico e Nicola, cosi' come centinaia di studenti e precari francesi, in carcere.

A nulla sono valse le decine di testimonianze e i materiali video e foto che scagionavano Federico e Nicola, a nulla sono valse le garanzie di reperibilita' presentate per chiedere la loro scarcerazione in attesa di giudizio, a nulla e' finora valso l'appello per la loro liberazione che raccoglie ormai adesioni da tutta Europa: per due udienze, l'ultima delle quali tenutasi giovedi 18 maggio, una corte inquisitoria ed un procuratore forcaiolo hanno rigettato, in completa assenza di prove accusatorie, la richiesta di scarcerazione in attesa di giudizio, fissando l'inizio del processo per il 29 Maggio. Domani si terra' l'udienza di appello sulle misure di carcerazione preventiva.

L'azione di oggi segna un nuovo passo nella campagna di mobilitazione che gia' nella giornata del 10 Maggio ha visto le citta' di Parigi, Bologna, Modena, Torino, Palermo, Roma, Padova e Venezia teatri di iniziative per la liberazione di Federico e Nicola. Lanciamo un appello alla mobilitazione, per costruire, nei prossimi giorni, altre iniziative di comunicazione e di pressione in tutte le citta'.

Appuntamento per un presidio cittadino a Bologna
Sabato 27 Maggio alle ore 11 in piazza dei tribunali

LE LOTTE CONTRO LA PRECARIETA' NON SI ARRESTANO
FEDERICO E NICOLA LIBERI SUBITO

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