Avviso ai naviganti
Una carta riassume numerose conoscenze ed esperienze:
lo spazio e la concezione spaziale, il mondo
e la visione del mondo.
Raramente la visione del mare mediterraneo è del
tutto autonoma.
La mappa che vi proponiamo è una rappresentazione
del mediterraneo come mare, non come terra: “mare
bianco di mezzo alle terre” come
lo chiamano i berberi.
Come parlare dell’identità della penisola
italiana senza considerare il rapporto con il mare
che la circonda? Il mare non ci isola verso l’Europa,
ma ci mette in comunicazione con tutti i popoli
che ne hanno introiettata la storia.
La cartografia ufficiale ha smesso di interessarsi
all’area mediterranea nel suo insieme.
Ai confini geografici del mare sono stati sostituiti
confini geo-politici.
Così, le cartografie del mondo mediterraneo sono
studiate e pubblicate divise tra costa settentrionale:
bianca, europea, cristiana e costa meridionale:
nera, africana e musulmana.
Privilegiare il mare, rileggere la storia attraverso
le sue mappe significa restituire a noi stessi
origini culturali mobili, dislocate, reticolari.
Osservare il mondo con gli strumenti dei naviganti
ci aiuta a ritrovare una prospettiva situata e
al contempo ci spinge verso il viaggio.
2009,
Biblioteca degli Uscochi
alla ricerca dell'isola che non c'è