07.04.2013 – Tio – ‘Bertini: “Voglio ridare l’ex Macello ai luganesi”
07/04/2013 – 09:18 – Articolo di Sal Feo
E ai molinari dice: “Sediamoci attorno a un tavolo e parliamone”
LUGANO – “Se sarò in Municipio vorrei ridare l’area dell’ex Macello ai cittadini di tutte le età di Lugano”. Lo slogan arriva per bocca di Michele Bertini, candidato PLR deciso più che mai a prendere in mano uno dei dossier più scottanti della storia politica luganese. “La scelta di affidare l’ex Macello ai ragazzi dell’autogestione – ci dice Michele Bertini raggiunto al telefono – doveva essere provvisoria, e invece tale situazione dura da dieci anni. In tutto questo tempo il dossier non è mai stato preso in considerazione. Se dovessi venire eletto in Municipio vorrei affrontare la questione, e vorrei farlo senza preconcetti, con interlocutori disposti a dialogare e trovare assieme una soluzione”.
Dare l’ex Macello ai luganesi per farne cosa?
“Ci sono tante proposte sul tavolo. Se ne discute da anni. C’era il progetto di una casa per l’infanzia, legata alle scuole elementari di Lugano. Lì vicino ci sono anche le scuole medie, e so che sono alla ricerca di spazi. Anche la Compagnia Finzi Pasca sta cercando spazi per i suoi spettacoli. Personalmente ci vedrei bene un Centro Civico, una specie di casa delle associazioni, proposta che è contenuta tra l’altro in una mia recente mozione. So ad esempio che tante associazioni o fondazioni cercano uno spazio per le loro sedi e a Lugano manca un posto di incontro simile”.
E a quel punto che fine faranno i molinari?
“Non escludo che si possa anche riqualificare l’intera area pensando ai centri autogestiti o di cultura alternativa su modello di quelli che ci sono nella Svizzera tedesca. Non ho nessuna preclusione di tipo ideologico, l’importante è incontrarsi, dialogare a beneficio di tutti”.
Giudici pero’ aveva detto che l’ex macello non si tocca.
“In Municipio si è sempre tollerata la soluzione attuale, con la consapevolezza che prima o poi si doveva prendere in mano il dossier e affrontarlo. Bisogna anche dire che ci sono state anche altre priorità più urgenti per la città”.
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