[07.12.2002] La Regione – La Colonia, è ultimatum
Poche righe, una nota a protocollo del CdS firmata dal cancelliere dello Stato e consegnata per mano del capo Ufficio giovani al Gruppo occupanti segna il destino dellesperienza di autogestione varata dal Mattirolo il primo novembre scorso. Giorno in cui il Fantasma è riapparso, prendendo possesso dello stabile di proprietà del Cantone. I ragazzi del collettivo? Per loro, ammettono, la decisione è giunta come una « doccia fredda » , anzi « gelata »:« Tutto ciò che sembrava potesse sorgere viene stroncato sul nascere » .
Lincontro tra il Municipio di Mendrisio e rappresentanti dei servizi cantonali, prima, e lappello alle autorità sottoscritto da oltre 180 cittadini della regione ( cfr. laRegione Ticino di ieri), poi, li aveva fatti sperare nel dialogo. Il richiamo al rispetto delle regole li ha risvegliati bruscamente. La prima ingiunzione al Fantasma del Mattirolo, Bellinzona laveva già consegnata pochi giorni dopo loccupazione della Colonia. Preso atto, si indica nella nota a protocollo, che ledificio non è stato liberato, lordine di lasciare lo stabile viene rinnovato. Termine ultimo martedì prossimo. In caso di mancato rispetto, si precisa, il Consiglio di Stato « si riserva di sporgere denuncia penale per violazione di domicilio, subordinatamente lordine di sgombero » . Alla Colonia cè tristezza e delusione. « Tutto il lavoro che è stato fatto allinterno della Colonia e verso lesterno a Mendrisio da parte nostra, dopo loccupazione chiede il Fantasma del Mattirolo in un comunicato , cosè: polvere dispersa nel vento? » .
Eppure la settimana, si osserva, era iniziata bene. Prima, si spiega, « lapertura propositiva » dellEsecutivo del capoluogo. Con la sua posizione a favore della creazione di un Centro di attività giovanili ( sede individuata nellex Foft). Un progetto, osserva il Mattirolo, che « sebbene ancora in fase di germogliazione si presenta già articolato e portavoce di un reale bisogno » .
Bisogno che per il Mattirolo si traduce in un « centro socioculturale autogestito » ma che per il Municipio locale richiama innanzitutto al rispetto della legalità, invocata più volte per la Colonia. Poi era arrivata la dichiarazione rivolta alle autorità e condivisa da oltre 180 cittadini a sottolineare « limportanza dellesperienza » .
Due prese di posizione che alla casa rosa si pensava potessero portare « nuova linfa alla discussione ».E che sono state lette come un « riconoscimento del lavoro che è stato effettuato in questo mese ».« Il nostro impegno per garantire il funzionamento quotidiano di una cucina a base di prodotti biologici locali e di stagione, a prezzi popolari accessibili a tutti, le rassegne cinematografiche curate da registi locali, teatri e racconti rivolti agrandi e piccini, ateliers e altro prosegue il collettivo è stato riconosciuto e visibilmente apprezzato » . Un impegno rinnovato anche per questo fine settimana con incontri e iniziative. E tutto, si ribadisce, « faceva dunque sperare finalmente in un dialogo costruttivo al fine di raggiungere un obiettivo comune: la creazione di un centro di attività socioculturali a Mendrisio » . Martedì si scriverà il finale.
D. C.
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