[24.08.2004] La Regione – E il Paguro squatta Casa Flaviana
Da domenica sera, nei locali di casa Flaviana ci sono le persone del collettivo Paguro Bernardo, il cui nome, si legge nel comunicato, rimanda « a quella specie di granchi irriverenti che squattano i gusci di conchiglia abbandonati dal proprietario » . Con questa azione si « vuole attirare lattenzione della popolazione ticinese e dei suoi rappresentanti politici sulle continue speculazioni edilizie, per cui si abbatte senza un progetto e si nega labitabilità di stabili in buone condizioni preferendo da una parte lasciarli deperire e dallaltra costruire moderne palazzine a prezzi daffitto esorbitanti » . Loccupazione è così stata decisa contro la « cementificazione omologante che riduce drasticamente spazi verdi e sociali di convivenza » .
Sfrattata qualche mese fa, la cooperativa Cornucopia che gestiva le attività della casa ( e che domenica sera ha peraltro riconsegnato le chiavi al proprietario), per scongiurare la perdita degli spazi aveva tra laltro raccolto e consegnato ad autorità cittadine e proprietario più di mille firme e parecchie lettere di protesta. In particolare in difesa dellesperienza di educazione libertaria, che ha coinvolto decine di bambini, impostata verso il rispetto delle diversità, della non- violenza e della solidarietà condotta in questi ultimi anni dal Laboratorio Inti. Perciò il collettivo Paguro Bernardo chiede « al proprietario e al comune che la casa non venga abbattuta e che si possa continuare a svolgere legalmente le proprie attività sociali assicurando uno spazio di libertà nella città fortezza Lugano » .
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