[28.12.2002] Corriere del Ticino – Occorrerà una domanda di costruzione?
Secondo Sanvido, per realizzare questo progetto anche per un periodo provvisorio che in ogni caso va oltre i tre mesi, il Comune di Lugano non può sottrarsi alle procedure ed ai regolamenti comunali e, nel rispetto della Legge edilizia, deve presentare una domanda di costruzione.
La domanda dovrà inoltre essere pubblicata allalbo comunale e nel periodo di pubblicazione sarà data facoltà ad ogni vicino di presentare opposizione. Se questultima venisse respinta dal Municipio, gli oppositori avranno facoltà di presentare ricorso al Consiglio di Stato e questo ricorso avrà effetto sospensivo sulla decisione di assegnare questi nuovi spazi, sia pure in forma provvisoria, ai giovani dellautonomia. Secondo Sanvido, che è fra gli avversari più agguerriti dellaccordo raggiunto fra Città di Lugano e Cantone da una parte e autonomi dallaltra, « questa è lunica opportunità rimasta agli onesti cittadini di Lugano di opporsi democraticamente a questa operazione, rispettando leggi e regolamenti » . Nel frattempo è stato reso noto il testo integrale della convenzione fra Città/ Cantone e autonomi, che è fatta di sei articoli, in cui si precisa che la parte dellex- Macello data in utilizzo, lala ovest, viene concessa « in attesa che venga trovato uno spazio adeguato e definitivo per le attività del Molino » . Gli autonomi si impegnano tuttavia « a non svolgere attività di forte richiamo » allex- Macello e a non dormire in questi locali, salvo « le due persone incaricate della gestione » . Proprio questa concessione di dormire allinterno dellex- Macello, secondo Sanvido richiede il rilascio di un permesso di abitabilità e quindi una domanda di costruzione per cambiamento di destinazione.
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