2006.04.24



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#2

Latte e piscio

[VogliadiTerra]

Visto che si discute ferocemente (come succede sempre nella blogosfera) su blog e aziende (agricole e no) che farebbero bene o meno di averne uno per comunicare con i clienti (comprate, forza!), se possono essere aperti e onesti o sarebbe meglio di non parlare della stagione che ha rovinato l'uva d'annata ecc. il contadino ha deciso di farci un post anche lui. Chi ha letto la sua autobiografia sa che 24 anni fa lui pascolava le mucche per un estate sulle alpi. Un giorno venne una amica con il suo bambino di 5 o 6 anni per passare un paio di giorni a 1900 metri che questo fa bene alla salute, il latte, l'aria e tutta la natura.

Una parte dello stipendio era il latte di una delle mucche. Quindi il contadino due volte al giorno la mungeva (cosa faceva con 10 litri dilatte al giorno sarebbe un tema per un altro post). Naturalmente il bimbo deve vedere come si munge.

Guarda bene, poi fa: "Mamma, guarda, la mucca piscia!"

La mamma subito: "No, questo è il latte, non è piscia, sai..." e così via. Solo che il bimbetto di seguito non l'ha più toccato, il latte nella brocca, voleva quella in scatola. Poi la mattina c'era anche quello strato strano sopra, giallo e spesso (com'era buona la panna eil burro giallo...). Fa scifo la roba che esce dal animale. Fanno schifo sangue e budelle. La gran parte dei consumatori non vogliono sapere delle mani del africano che hanno colto i loro pomodori o mele, l'idea di uno sconosciuto che suda a zappare il loro cibo li ripugna. Vogliono prodotti anonimi e non vogliono sapere i particolari della produzione, figurati leggere un blog dell'azienda , onesto o meno.

Pensa il contadino, ma forse si sbaglia e appare già all'orizzonte in massa il nuovo consumatore consapevole. Fatto è che qui le pagine sull'ulivo contano circa 45 visitatori al giorno, e finora è arrivata 1 (una) richiesta, che poi quando ha sentito il prezzo non si fatto più vivo.

#1

CERNOBYL CHI DIMENTICA E' COMPLICE

26 aprile 1986-26 aprile 2006

Nonostante il disastro di Cernobyl del 26 aprile 1986 abbia causato centinaia di migliaia di morti e di malattie connesse all'esposizione non solo in Biellorussia, e che il reattore di Prijat ha trasportato nel vento radioattività in tutta Europa. L' Italia ha detto NUCLEARE MAI PIU', grazie alle lotte del movimento contro il nucleare e al referendum popolare. Troppo spesso però continuiamo a sentiar parlare di energia nucleare, come soluzione alla crisi energetica, dimenticandosi che la crisi energetica attuale è il frutto di una guerra sporca ed ingiusta.

Milano 26 aprile 2006

giornata milanese contro il nucleare per non dimenticare Cernobyl

ore 10 presidio

contro la banda dell'atomo davanti agli uffici dell'ENEL Piazza Cordusio.

perchè l'ENEL nonostante che i cittadini Italiani siano contro il nucleare ha acquistato il 66% della compagnia elettrica SE della Slovacchia,comprese 2 centrali nucleari quella di Mochovce e quella di Bohunice.

Ore 18.00 mostra fotografica su Cernobyl

aperitivo con Afonso Pecoraro Scanio Presidente dei Verdi galleria d'arte Blancheart piazza S.Ambrogio 4 inaugurazione mostra di Elio Colavolpe (foto Emblema)

"A vent'anni quel che rimane"

Ore 18.30 dibattito

MILANO:QUALE ENERGIA PER IL XXI SECOLO?

intervengono:

  • Fabbrizio Fabbri: responsabile Verdi politiche sull'ambiente
  • Roberto Zaghen: amici di Beppe Grillo
  • Riccardo Germani: esecutivo dei Verdi milano e candidato al consiglio comunale