2006.05.01



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#1

SABATO 6 MAGGIO BICICLETTATA REGIONALE CONTRO INCENERITORI E TURBOGAS

Sabato 6 Maggio 2006 gli Amici di Beppe Grillo di Bologna organizzano la critical mass "Riprendiamoci l'aria". Per l'occasione noi associazioni e comitati emiliano-romagnoli giungeremo da tutta la regione per dire no a inceneritori e centrali turbogas; chiedere una mobilita' sostenibile, una gestione razionale dei rifiuti e la promozione di fonti energetiche realmente rinnovabili.

Interverra' il dott. Stefano Montanari, Direttore Scientifico del laboratorio Nanodiagnostics di Modena (www.nanodiagnostics.it) esperto di nanopolveri, particolato che non e' trattenuto dai filtri, ma penetra nei polmoni, nel sangue e negli altri organi del nostro corpo, provocando diverse patologie. Le nanoparticelle si producono in abbondanza durante i processi di combustione ad alta temperatura: motori a scoppio e dunque traffico, fonderie, inceneritori.

L'Emilia Romagna e' tra le regioni che producono piu' rifiuti e con il maggior numero di inceneritori (9 impianti). E' parere delle ex municipalizzate ora S.p.A. gestrici del servizio, quali Hera ed Enia, che l'alta produzione di rifiuti richieda il ricorso all'incenerimento. Gli amministratori provinciali hanno per lo piu' sposato acriticamente tale tesi. Ma quella dell'incenerimento e' una scelta irrazionale:

  • Gli inceneritori non distruggono i rifiuti, li trasformano soltanto in prodotti altamente tossici: fumi, polveri, acque di scarto e ceneri che vanno smaltite in discariche speciali. Durante la combustione dei rifiuti si formano anche nuove sostanze organiche, inquinanti persistenti e cancerogeni, come diossine e furani. Anche questi non sono filtrabili, neanche dai piu' sofisticati sistemi di abbattimento: si accumulano nel terreno e nei vegetali che vi crescono e raggiungono le concentrazioni piu' elevate negli organismi ai vertici della catena alimentare (l'uomo!).
  • Gli inceneritori mandano in fumo un settore importante dell'economia regionale, mettendo a repentaglio i prodotti dell'agricoltura e dell'allevamento, prime fra tutte le nostre produzioni di qualita'.
  • Gli inceneritori bruciano principalmente la carta, la plastica, il legno, ecc., cioe' prevalentemente i materiali che potrebbero essere recuperati. Poiche', una volta avviati, hanno bisogno di bruciare a ritmo costante, disincentivano la raccolta differenziata finalizzata al riciclaggio di questi materiali.
  • L'alternativa all'incenerimento e all'attuale modello di produzione e consumo e' possibile: riduzione della produzione di rifiuti all'origine, riutilizzo dei prodotti, raccolta differenziata "spinta" al 70-80%, riciclaggio dei materiali raccolti in maniera differenziata. E' quanto stanno concretamente realizzando citta' e regioni in Canada, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda (vedi www.no-burn.org) ed alcune realta' italiane. Risultati importanti si sono avuti ad esempio nel Consorzio itercomunale Priula (TV), grazie alla raccolta domiciliare (il "porta a porta") con sistema di tariffa puntuale (www.consorziopriula.it/dynamic_downloads/86_Presentazione_27_06_2005.PDF).
  • Neppure i moderni inceneritori (i cosiddetti termovalorizzatori) producono energia, ma la consumano: per la produzione dei materiali, la selezione, l'essiccazione, la pressatura ed il trasporto dei rifiuti si consuma complessivamente piu' energia di quella ottenuta dalla loro combustione. Finanziariamente gli inceneritori rappresentano un affare - per le societa' che gestiscono il servizio, non per noi cittadini! - soltanto perche' godono di contributi statali: grazie all'assurda normativa italiana che permette di assimilare ad energia rinnovabile quella prodotta bruciando ogni tipologia di rifiuto, siamo noi cittadini a finanziarli con la nostra bolletta della luce (voce "costruzione impianti fonti rinnovabili")!

    Durante la manifestazione saranno raccolte firme per la petizione popolare contro i sussidi statali all'incenerimento dei rifiuti, lanciata da Greenpeace e dalla Rete Nazionale Rifiuti Zero lo scorso settembre:

    www.greenpeace.org/italy/campagne/inquinamento/rifiuti.

Ritrovo ore 15 in Piazza Maggiore a Bologna, anche senza bici.

Per adesioni e informazioni sul programma della manifestazione:

http://beppegrillo.meetup.com/14/boards/329/6523574

Per informazioni sull'incenerimento e le alternative esistenti:

sito della Rete Nazionale Rifiuti Zero

http://ambientefuturo.interfree.it

sito di Greenpeace Italia sui rifiuti

http://www.greenpeace.org/italy/inquinamento/rifiuti

sito di Gaia, l'Alleanza Globale per le Alternative all'Incenerimento

http://www.no-burn.org

ADERISCONO (aggiornato al 26 aprile):

Amici di Beppe Grillo Meet up di Bologna, Faenza, Ferrara, Forli, Modena, Rimini - Greenpeace Gruppi Locali di Bologna, Modena, Parma, Ravenna, Rimini, Reggio Emilia - Fiab di Bologna, Modena e Forli - Etica energetica (BO) - Clan-destino (FC) - Medicina Democratica Ferrara - Comitato FerrAria Pulita (FE) - Comitato Riccione per l'energia pulita - Comitato Salva Ambiente Alto Reno (BO) - Coordinamento Provinciale Rifiuti Zero Modena - Comitato Modena Salute Ambiente - Wwf Modena - Legambiente Modena - Comitato intercomunale Salute e Ambiente di Carpi-Novi-Soliera (MO) - Comitato Quale Energia di Finale Emilia (MO) - Coordinamento dei Comitati per la Tutela della Salute e dell'Ambiente (RE) - Ecoistituto dell'Emilia-Romagna (RE) - Lista civica "Ambiente per San Martino" (RE) - Lista civica "Gente di Reggio" (RE) - Comitati Salute e Ambiente di Correggio e San Martino in Rio (RE) - Collettivo Nonviolento Uomo Ambiente di Guastalla (RE) - Muoversi meglio (RE)


Silvia, 348/2220552, modena@greenpeace.it

Nei prossimi giorni metteremo a disposizione della stampa un quadro riassuntivo degli impianti di incenerimento e delle altre centrali altamente impattanti presenti in Emilia Romagna, a cura dei comitati e associazioni aderenti