BOMBALIBERATUTTI
NESSUNO SPAZIO
PER I BISOGNI SOCIALI NEL
FUTURO DI BAGNO A RIPOLI
INSERITO NELL'AREA METROPOLITANA,
Nell'ambito
della riqualificazione del territorio e delle previsioni di inurbamento
metropolitano, torniamo a scontrarci radicalmente con i modi e
la politica della sinistra ds a Bagno a Ripoli.
Critichiamo i modi perche' ci sembra ipocrita e falso incarnarsi
a protettori di uno sviluppo giusto e sostenibile dopo aver dimostrato
la bassezza con cui il consiglio comunale ha liquidato istanze
sociali primarie, come quella sulla casa portata avanti da noi
( sia come "bombaliberatutti" che come oMMe) e da altre
realta'.
Per noi ciò che viene definito inserimento nel contesto
metropolitano non può avere nessuna accezione positiva
e può significare solo sbandamento verso una sempre piu'
forzata omologazione, appiattimento, volonta' cieca di far fruttare
il massimo possibile nel maggior numero di contesti urbani possibili.
L'inserimento nel contesto metropolitano non puo' essere integrato
in nessun modo con i bisogni sociali, ne' ci possono essere prospettive
di sviluppo armoniose e positive, come dimostrano i risultati
di quella globalizzazione a basso impatto tanto sponsorizzata
dalla giunta DS fiorentina (T.A.V, privatizzazioni, svendita delle
case popolari...). Siamo inoltre consapevoli che questa politica
della riqualificazione va tristemente di pari passo con un'altra
delle tematiche care ai nostri politici; parliamo della repressione,
del controllo, della capacita' di far crescere una necessita'
di sicurezza che inneschi una spirale di inebetimento e indebolimento
sociale che porta inevitabilmente ad atti di represssione gratuita.
Questo per premettere che non cadiamo nell'ormai acquisita mentalita'
comune per la quale SVILUPPO e AUMENTO DEL SISTEMA DI CONTROLLO
e sfruttamento globale vanno di pari passo.Bagno a Ripoli non
fa eccezione a questo quadro, quando abbiamo deciso di occupare
una proprieta' inutilizzata da decenni per rivendicare il diritto
primario alla casa e all'istruzione, ci siamo visti rispondere
con discorsi che abbassavano di molto il livello politico sminuendo
il problema reale e diffuso della casa con toni paternalistici.
Il sindaco ha messo addirittura in dubbio il fatto che fossimo
studenti (come se la casa fosse il privi
legio di alcune tipologie sociali), ha fatto di tutto per far
passare la nostra azione legittima come un'aggressione immotivata,
una turba violenta nella pace di queste colline.
L'apice della demenzialita' e dell'ipocrisia e' stato raggiunto
con le dichiarazioni uscite sulla Nazione del 12/05/02 in cui
il sindaco Lastrucci si chiede addirittura "perche' questi
presunti studenti vengano o a cercare casa a sud di Firenze quando
l'ateneo si sta sviluppando a nord".
Questo e' il livello!!!! la nostra esigenza e' liquidata, le nostre
mobilitazioni diventano pretestuose.
La metropolizzazione non e' una scelta ma un dato di fatto, ci
viene imposta dalla globalita' dei sistemi e sappiamo che le realta'
gestite dal centro sinistra non si tirano assolutamente indietro
nell'alimentarla e nel benedirla con splendide infrastrutture,
mastodontici centri commerciali,negozi, privatizzazioni e atomizzazione
sociale. Troviamo quindi estremamente avvilente che Lastrucci
si disimpegni di tutto affermando che veniamo a rivendicare un
diritto (che dovrebbe essere di tutti ) nel luogo sbagliato; che
Bagno a Ripoli ( "purtroppo" ) non e' ancora inquadrarta
nel modello di ampliamento e riqualificazione
del MOSTRO FIORENTINO in espansione. Allargando l'obiettivo la
gestione DS a Firenze segue la ricetta della "globalizzazione
a basso impatto" ricalcando in realta' le stesse pratiche
liberiste, prostituendo la campagna ad un turismo preconfezionato.
La citta' viene cosi' scompartizzata ( il centro storico "cartolina"
per turisti, il centro industriale dell'Osmannoro,il quartiere
dormitorio delle Piagge ); vengono
costruiti centri commerciali ovunque; viene devastata la citta'
dalla continua cementificazione, dalla galleria sotteranea per
il treno ad alta velocita'; svendendo e privatizzando la citta'.
In questo processo si inseriscono perfettamente i progetti in
atto a Bagno a Ripoli. La nuova bretella tanto voluta dal sindaco,
come daltronde il museo della civilta' contadina e l'ostello del
Bigallo, sono progetti asserviti all'esigenze di mercato, di fronte
alle quali il sindaco mette in secondo piano il problema abitativo
subordinando la costruzione di 200 appartamenti alla costruzione
di una strada.
La scelta di aprire le porte al turismo invece di risolvere il
problema abitativo, e' in perfetta linea con la politica di sfratti,
sgomberi e privatizzazioni. A chi a questa situazione ha risposto
occupando una casa, riappropri andosi di uno spazio per costruire
una socialita' alternativa, come i ragazzi del pettirosso, e'
stato risposto con la repressione. Il sindaco di Bagno a Ripoli
procede contradditoriamente progettando la costruzione
di nuove case mentre contemporaneamente si schiera contro chi
recupera tramite l'occupazione case inutilizzate. Crediamo che
nel futuro di Bagno a Ripoli inserito nell'aria metropolitana
fiorentina non c'e e non ci potra' essere spazio per i bisogni
sociali, ne e' prova il fatto che un problema di tipo sociale
e politico come quello del pettirosso (diritto alla casa) e' stato
risolto con un atto di forza. La prospettiva di sviluppo possibile
e' una sola: quella del modello liberista, delle logiche di mercato
che subordinano le necessita' primarie al profitto.
bombaliberatutti