Ott 092013
 

Roma

FRA LIBERO! LIBERI TUTTI!
In questi giorni è stato convalidato l’arresto in carcere del compagno Francesco, già agli arresti domiciliari da 9 mesi per la rivolta avvenuta il 15 ottobre 2011 a Roma. La motivazione di questo inasprimento detentivo sarebbe la presunta evasione da restrizioni che di fatto Francesco non ha.
Inutile dire come tale gesto non sia semplicemente frutto di un banale errore burocratico ma esprima la precisa volontà da parte di magistratura e polizia di punire chi critica in prima persona e senza mediazioni l’ipocrisia e l’arroganza di un potere autoreferenziale ed onnipervasivo. Si tratta di giudici e sbirri che lavorano ogni giorno spalla a spalla e che ci controllano ed ingabbiano in nome di una democrazia borghese che non si fa scrupolo di ritenere come proprie leggi varate nel ventennio fascista con l’intento di reprimere ogni espressione di libertà.

Il 15 ottobre è stata la prima giornata di lotta e rivendicazione a carattere globale contro gli effetti della crisi. Gli scontri di piazza costituiscono l’espressione immediata di una volontà di reagire allo stato di cose presenti e soprattutto mettono in discussione l’intero sistema capitalista molto più della sterile indignazione di chi scende in piazza a bassa voce elemosinando misere briciole che in ogni caso il capitalismo non è più in grado di offrire. Prendiamo le distanze da chi vede nella giornata del 15 ottobre ”una bella festa rovinata” perché da festeggiare non c’è proprio nulla. Sono anzi questi gli stessi che, con l’invito pubblico alla delazione rivolto ai manifestanti, hanno permesso che le luride mani della repressione colpissero tanti compagni.
Questi sedicenti pacifisti, rapidi a trasformarsi in sceriffi, non sono in grado minimamente di contrastare i colpi sferrati dal capitale. Alla misera logica del contentino contrapponiamo lo scontro reale; al sistema che ci vorrebbe chini e muti rispondiamo ad alta voce; alla repressione rispondiamo con la solidarietà.

Il 15 ottobre non è un punto di arrivo ma un inizio, per questo rilanciamo le giornate di mobilitazione dal 16 al 19 Ottobre a Roma.
Le loro condanne non ci intimoriscono e non ci fermeranno, rivendichiamo tutto senza rimorsi!
Scendiamo in piazza sempre al fianco di chi lotta, complici e solidali!
A FRANCESCO E A TUTTI/E LA NOSTRA SOLIDARIETA’