Riceviamo e pubblichiamo per informare riguardo le iniziative intraprese nei 15 giorni di protesta nelle carceri italiane.
A questa iniziativa, lanciata a livello nazionale dal Coordinamento del detenuti, aderiranno a Ferrara sia l’associazione 34R che il laboratorio Sancho Panza.
L’azione simbolica, che comincerà mercoledì 16 e verrà condotta a staffetta fino a lunedì 23 aprile, fa parte di una più articolata mobilitazione organizzata sull’intero territorio italiano a partire dal 5 aprile, una mobilitazione finalizzata a rivendicare i diritti di chi è recluso, condotta sia all’interno che all’esterno degli istituti detentivi.
Essa comprende presidi informativi e solidali, come quello realizzato nel capoluogo estense domenica 30 marzo in via Arginone, al quale hanno partecipato circa 80 persone, cittadini emiliani ma anche provenienti da fuori Regione.
Il collettivo 34R e il laboratorio Sancho Panza intendono continuare questo impegno, sostenendo l’informazione e la battaglia per i diritti di chi è ristretto, anche attraverso la pubblica lettura e la divulgazione del comunicato redatto dal Coordinamento dei detenuti, favorendo la donazione di libri per la casa circondariale in occasione della giornata “Macero No” del 12 aprile. “Ho deciso di non alimentarmi per 48 ore per due motivi – racconta la sua scelta una delle ragazze che intraprenderà il digiuno: voglio avvicinarmi, a livello emotivo, all’esperienza di digiuno intrapresa da diversi detenuti, per sentirmi partecipe e vicina a livello viscerale; inoltre voglio sfruttare questa esperienza personale come veicolo per le importanti lotte che queste persone portano avanti all’interno delle carceri”.
Questo è l’appello che i soci di 34R e Sancho Panza rivolgono alla cittadinanza ferrarese: “Chiediamo alle persone di essere solidali, di diffondere il comunicato e mobilitarsi a loro volta, nella convinzione che il carcere non sia una soluzione ma un problema, in una società già piena di contraddizioni”.