riceviamo e pubblichiamo
Domenica 7 settembre, presidio al CIE di Ponte Galeria, in solidarietà con le recluse e i reclusi
La fortezza europa inaugura una nuova fase di controllo e regolamentazione delle frontiere marittime e terrestri: un nuovo muro separa il confine tra Bulgaria e Turchia, nuovi finanziamenti vengono stanziati per potenziare l’attività di Frontex nel Mediterraneo unendola all’operazione del governo italiano “mare nostrum”, le frontiere di Melilla (colonia spagnola in Marocco) e Calais (nord della Francia) sono sempre più militarizzate, per la prima volta un’imbarcazione privata salpa dalle coste maltesi per monitorare il mare avvalendosi di guardie di frontiera, ormai mercenari, e droni.
Continuano le espulsioni ma contemporaneamente aumentano gli ingressi nei CIE: sempre più persone arrivano dal mare direttamente nelle gabbie dei centri, le retate svuotano le strade della città (come nel caso del Pigneto) e il litorale romano. Nel CIE di Ponte Galeria sono attualmente prigioniere 120 persone – 90 uomini e 30 donne – che durante tutto il mese di agosto hanno portato avanti proteste, scioperi della fame, tentativi di fuga in alcuni casi riusciti e gesti estremi di autolesionismo come risposta all’inaccettabile detenzione nel CIE. Nonostante Frontex abbia sospeso le deportazioni verso la Nigeria per il rischio di contagio da ebola, i centri continuano a imprigionare persone che provengono da quel Paese.
Le deportazioni dall’europa, ultimo ingranaggio della macchina delle espulsioni, avvengono nel silenzio e nell’invisibilità tranne quando qualcuno viene ucciso: è questo il caso di Abdelhak Goradia, prigioniero del CIE francese di Vincennes, che dopo essere riuscito qualche giorno prima a resistere alla deportazione, è morto per asfissia il 21 agosto, mentre era nelle mani della polizia che lo stava trasportando nuovamente in aeroporto.
Per dimostrare la nostra solidarietà a chi ha lottato per conquistarsi la libertà durante quest’estate, domenica 7 settembre appuntamento a stazione Ostiense alle 16:30 per andare insieme davanti al CIE di Ponte Galeria.
Dalle 17:30 presidio in solidarietà con i reclusi e le recluse in lotta.