Nov 302016
 

All’alba di martedì 29 novembre si è compiuta l’ennesima azione repressiva ordita dalla procura di Torino.
Gli sbirri sono penetrati all’interno dell’ asilo occupato di via Alessandria, del palazzo occupato di corso Giulio e di alcune abitazioni private.
Quattro compagni/e sono stati tratti in arresto, mentre ad altri nove è stato applicato il divieto di dimora da Torino e un altro è stato portato via perché senza documenti in regola e in seguito rilasciato.

Le contestazioni si rifanno ad un picchetto anti-sfratto, tenuto il 2 maggio 2016, durante il quale l’ufficiale giudiziario Giuseppe d’Angella, per la sola presenza dei/delle solidali, si sentiva impossibilitato a eseguire il provvedimento.
Si tratta del primo caso in cui delle persone vengono arrestate semplicemente per essere state presenti ad un picchetto anti-sfratto.
La presenza all’iniziativa configurerebbe quindi, per il giudice Loretta Bianco, il reato di violenza a pubblico ufficiale con l’aggravante del concorso in più di dieci persone.
Ancora una volta la procura di Torino utilizza massicciamente le misure preventive per impedire ai compagni e alle compagne di continuare la lotta. Ricordiamo che contro l’utilizzo sistematico delle misure preventive si sono verificati diversi casi di violazione.
I compagni e la compagna arrestati si trovano al carcere delle Vallette.

Libertà per Antonio, Daniele, Silvia, Stefano

Per scrivere ai compagni e alla compagna in carcere:
ALTOÈ DANIELE – MANGIONE STEFANO – PITTALIS ANTONIO – RUGGERI SILVIA
c/o CASA CIRCONDARIALE
Via Maria Adelaide Aglietta, 35 – 10151 Torino

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